NOTTE...

21 2 2
                                    

Ed eccoci qui... ero impiedi d'avanti a tutta la mia famiglia e quelladi tom.

Sentivo gli occhi di tutti che mi bruciavano la pelle come se avessi compiuto qualche crimine "Allora kora, per quale motivo ci avete radunati tutti qui?" le parole di mio padre mi rimbombarono nelle tempie.

Avvertii una forte stretta alla mia mano, guardai in basso sul puto di unione fra le mie dita e quelle di tom "possiamo farcela" mi bisbigliò nell'orecchio con la sua voce baritona. Mi diede un leggero conforto, ma non abbastanza da far declassare completamente la mia ansia, che mi premeva con un groppo in gola.

"i...io..." le parole mi morirono in bocca e ebbi un improvvisa sete "abbiamo deciso di sposarci".

La voce di tom mi irruppe nelle orecchie con decisione  "s..si" riuscì a balbettare.

"E' un'ottima notizia cara... figlio mio siamo così orgogliosi" la madre di tom lo strinse forte al petto e in quel momento, un soffio calco mi si avventò sul cuore, facendomi sorgere un sorriso spontaneo e dolce "kora, figlia mia, devo dire che ci hai resi molto fieri" mio padre mi posò un dolce bacio sulla fronte, poi si avvicinò a tom "per quanto riguarda a te giovanotto...vi auguro il meglio".

Una volta seduti in tavola mangiammo a sazietà. 

Proprio quando era il momento di tornare ogniuno nelle proprie abitazioni, la voce di mio padre irruppe nella sala "buonanotte miei cari, tom nella casa di mia figlia ho appena fatto portare degli indumenti per la notte e domani andrete a prendere tutte le tue cose".

A quelle parole il mio cuore perse un battito e sentii le guance pizzicare "c...come?" balbetta in preda al panico "c'è qualcosa che no va amore?" mi chiese tom.

"n...no tesoro, sono solo sorpresa ed emozionata, perchè trascorreremo la prima notte insieme" deglutii rumorosamente e il groppo, che precedentemente era sparito, si increspò ancora di più e la mia lingua divenne arida come un deserto "allora potete andare".

Una volta giunti d'avanti alla porta sfilai le chiavi dalla borsa e le infilai nella serratura, che dopo un rumore metallico, si aprì "benvenuto" dissi timidamente accendendo le luci "questa casa è stupenda" pronunciò lui accennando un sorrisetto.

Andai in bagnio e mi feci una doccia rinfrescante, per levare tutto lo stres della giornata. Una volta uscita mi misi il pigiama e andai in camera.

giunta alla porta la spalancai ritrovandomi tom, sdraiato sul materasso mentre smanettava con il telefono "eih! che ci fai in camera mia?" mi avvicinai al letto infuriata, nel tentativo che tom capisse il mio, evidente, nervosismo "calmati principessa, da ora è anche camera mia quindi...dovrai farci l'abitudine" mi guardò  dritto negli occhi e potei percepire il suo scherno nei miei confronti "diamine! mi fai uscire di testa... sei così infantile e...e... idiota, perchè mai ho accettato una cosa simile?!" tom si irrigidì e le sue pupille si dilatarono notevolmante, a quella vista mi accigliai e una scossa mi percorse tutta la spina dorsale "bada a come parli". La sua voce mi perforò i timpani e ,dallo spavento, chiusi le palpebre in segnio di protezione....

"s..scusa io non volevo spaventarti", queste furono le parole ,dolci e soavi, che arrivarono alle mie orecchie "i...io non so cosa mi sia preso" tom si alzò bruscamente dal letto "è meglio se vedo a fare un giro", volevo fermarlo ma non ne capivo la necessità, se voleva andarsene era affar suo, di certo non mio, eppure... "no!" quelle due piccole letterine mi uscirono dalla bocca senza che il mio cervello ragionasse.

Tom si rigirò verso di me, con un'espressione scioccata sul volto "v...volevo dire, non uscire ora oppure ti ammalerai" le parole quasi mi morirono in bocca, tom però mi diede ascolto e tornò a sdraiarsi sul materasso, senza dire una parola.

Mi avvicinai al letto titubante, con un rapido gesto mi infilai sotto le coperte dando le spalle a tom "notte..." mormorai timidamente "notte principessa".

doese destiny need us?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora