LA PACCHIA E' FINITA

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La luce mi picchiettò sul viso e le mie plpebre si aprirono lenttamente per lasciare spazio alla vista offuscata dal sonno, che proiettava sulla finestra d'inanzi a me.

Sentii una presenza dietro di me ma non riconobbi subito chi fosse. Mi girai e riscontrai il viso di tom a un palmo dal mio "tom..." bisbigliai nel tentativo di ricevere almeno un mugolio, ma fu vano, così ritentai "tom..." alzai leggermente la voce, ma ancora nulla.

Cercai di alzarmi, ora mai rassegniata all'idea che tom fosse rimasto a letto, ma una mano mi prese il polso "rimani..." biascicò con la voce impastata dal sonno "c...come?" ero assai scioccata dalla sua richiesta "rimani...perfavore, solo 5 minuti".

Tom finalmente spalancò lievemente le palpebre e i suoi occhi color nocciola si appiccicarono ai miei "m...ma io devo..." "solo 5" mi interruppe lui.

Mi sdraia al suo fianco e sentii le sue braccia cingermi la vita, come un bambino a cui serve il proprio peluche e mi addormentai al suo fianco.

Riaprii gli occhi per la seconda volta però non trovai Tom al mio fianco ma un bigliettino: 'sono andato da Bill, ci vediamo oggi pomeriggio per l'organizzazione del matrimonio'
Mi alzai rapidamente e mi recai in cucina , preparai una tazza di latte e mi abbuffai di biscotti, non so dire quanto rimasi in cucina a crogiolarmi per non aver detto di no alla proposta di bill di sposarci, ma ora mai era fatta, io e tom... al solo pensiero mi vennero i brividi.

Mi feci una doccia rapida e mi vestii, riordinai la casa e feci una passeggiata, era bel tempo e quindi perchè non sfruttarlo?.

Una volta rientrata a casa, vidi tom spaparanzato sul divano come una vongola, o forse dovrei dire come un mongolo, dipende dalle prospettive "mis 'sono da bill'  ti pregerei di levassi dal dicvano, sai com'è l'ho fatto meno di 30 minuti fa" tom mi guardò di sbieco "Tommy, chi è questa gallinella" mi voltai in direzione di quella voce da racchia, stridula e insopportabile, proprio come Tom, ma dal tronde, come dice il detto 'chi si somiglia, si piglia', qui ne abbiamo la dimostrazione carnale "come prego? si da il caso che questa sia casa mia, quindi o te ne vai con le buone o te ne vai con le cattive, a te la scielta" trucidai con lo sguardo quella specie di calamaro vivente che se ne stava avinghiata a tom come una vongola. Ho fame, forse si nota, tutti questi riferimenti al cibo mi ingolosiscono ancora di più.

"senti principessa, so che questa e la tua amata casa, ma da ora è anche la mia, quindi farai bene ad abbituartici" che cosa hanno appena udito le mie orecchie? abbituarmi ad avere prostitute in casa? mi sa proprio che il nostro caro 'tommy' non ha capito niente "se io devo abbituarmi ad avere poco di buono in casa, tu devi abbituarti a dormire sullo zerbino... e ora fuori, prima che chiami le guardie, e fidati barbie, loro non sono clementi come me" la biondina si alzò alterata dal divano e in meno di dieci secondi era fuori di casa "si può sapere che cazzo di problemi hai?!" le parole di tom rieccheggiarono in tutta la casa, cosa pretendeva, che una volta sposato sarebbe stato comunque libero di sbattersi qualche sgualdrina, magari anche in casa mia?! "il mio solo ed unico problema sei tu, imprimiti bene nella testa le mie parole Kaulitz: la pacchia è finita. Stai per sposarti e avrai delle responsabilità" lo freddai con queste parole e poi mi diressi verso la mia stanza dove sbattei la porta e i rifugiai , per un tempo indefinito, nel profondo mondo dei libri, amore e odio, i miei amati libri Romance, la mia unica fonte di salvezza.



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