Lost than found

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Mi addormento con le parole di Luke che rimbombano nella mente e mi risveglio con un suono strillante nelle mie orecchie che non aiuta per niente il mio risveglio. Vengo addirittura catapultata giù dal mio letto.

''Queeeennnnnn!!! TI DEVI ALZARE SIAMO IN RITARDOOOOOO!!'' apro gli occhi e mi vedo una Samantha correre per tutta la stanza infilandosi goffamente la gonna con la camica ancora aperta e la cravatta legata in qualche modo.... tra i capelli? Ma che....?

Sposto le coperte, vado in bagno, mi faccio una doccia iper veloce e quando esco indosso la mia divisa poco contenta di osservarmi allo specchio. Raccolgo i capelli ancora umidi in una crocchia sopra la testa. Controllo l'orario e ho lezione di musica. Che bello! Raccolto il mio libro, il quaderno gli spartiti e mi dirigo verso l'aula.

Quando arrivo alcuni posti sono già stati occupati, decido di sedermi verso metà in modo da non essere troppo in alto, in questa aula non conosco nessuno.

''E' libero questo posto?''

Smetto di cercare la penna nella borsa per spostare il mio sguardo su due occhi chiari e capelli scuri. Il ragazzo mi sta osservando in attesa di una risposta.

''Oh... Ehm sì, certo.''

Il ragazzo sorride e si siede sistemando cautamente la sua custodia di violino.

''Piacere, sono Timoty, ma tu puoi chiamarmi Tim.''

Gli stringo la mano che mi porge, ''Io sono Bianca, piacere mio.''

Entra finalmente il professore, un ambiguo uomo dagli occhialini tondi alla Harry Potter e un sorriso simpatico. Indossa una strana cravatta con le sfumature dal rosso al giallo, una giacca verde e scarpe.... blu. Ok, questo è strano forte.

''Buongiorno ragazzi e buon inizio lezioni. Io sono il professor Baltimor Alaric, ma potete chiamarmi Alaric se vi riesce più facile. Allora, prima di inizare completamente la lezione vorrei che mi scriveste su questo foglio che ora passerò il vostro nome e con affianco lo strumento che suonate e se cantate e basta.''

Fa passare un foglio bianco e con calma arriva a me, me lo passa Tim e leggo che lui suona diversi strumenti tra cui: violino, batteria, basso, violincello e flauto di traverso, e canta. Però ha tante doti...
Scrivo il mio nome, annuncio che so solo cantare e passo il foglio.
La lezione procede tranquillamente mentre ci mostra a grandi linee il programma che svolgeremo quest'anno e come insegna, quasi alla fine della prima ora la porta si spalanca e una chioma bionda e spettina ansima sulla soglia chiedendo scusa per il ritardo.

''Hemmings, non mi sorprende che sia arrivato in ritardo. Si vada a sedere, e non c'è bisogno che lei firmi il foglio, so già quello che fa.''

Luke, ancora ansimante si guarda intorno per poi incrociare il mio sguardo, così si incammina e viene a sedersi vicino a me.

''Pensavo che lezione di musica fosse divisa in anni.''

''No, i primi due anni collaborano insieme perché sono le 'basi' diciamo. Buongiorno anche a te comunque.'' appoggia la chitarra tra le ginocchia poi si concentra sul prof.

''Giorno.''

All'inizio della seconda ora il prof prende il foglio e lo legge velocemente.

''Hemmings! Venga qua!'' Tutta l'aula punta lo sguardo su di lui, che puntualmente stava smanettando al telefono, lo rimette in tasta e scende dalle scale per raggiungere la postazione del prof.

''Mi dica.''

'' Primo, mi dia il telefono. Quest'anno, ogni volta che entra nella mia aula lo lascerà qui sopra... Secondo: scelga un nome tra questi, lei suona la persona scelta canta.''

Blue eyes ~Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora