Introduzione

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Il mondo dei supereroi è come un magnete. Almeno per me.

Da bambino ero affascinato dalla sua continuità in quelle che mi sembravano saghe infinite, ricche di colpi di scena e piene zeppe di poteri assurdi. Vedevo quelle pagine come qualcosa di inarrivabile per la mia immaginazione infantile e, vignetta dopo vignetta, scoprivo di conoscere sempre meglio questo o quel personaggio.

Il mio preferito era Capitan America, ci credereste?

Il suo essere un esempio virtuoso da seguire nel marasma di eroi che troppo spesso facevano fatica ad emergere, era una vera e propria mosca bianca. Amavo il suo scudo, l'uniforme, il fatto che odiasse le parolacce e la maniera in cui pestava gli avversari.

Tempo dopo mi ritrovai a leggere Watchmen di Alan Moore, realizzando che il mio io adolescente si trovava molto più vicino a Rorschach che a Cap. Ero un ragazzino, abbiate un po' di pietà, e identificarmi in una figura fuori dai ranghi mi rendeva orgoglioso.

Parlavo della rivoluzione fumettistica di Alan Moore con chiunque: le ragazze nella mia scuola, i miei compagni di classe, mia madre, i miei amici e così via. Non so perché ma avevo abbracciato la filosofia del "rompere le palle al prossimo il più possibile".

Ero un giovane metallaro con la passione per i libri, per i fumetti e per la musica del diavolo. La mia popolarità era appunto ai minimi storici.

In ogni caso, la mia passione per il mondo dei fumetti e dei supereroi, nasce spontanea e sopravvive in maniera altrettanto spontanea, nonostante il piattume raggiunto negli ultimi anni.

Una grande dimostrazione me la diede Wild Cards di George Martin, già pienamente apprezzato per il suo fantasy cupo e dalle mille tinte di grigio. Con la sua opera corale fece fare un grosso passo in avanti al mondo delle calzamaglie sgargianti nel mondo della letteratura e, in sintesi, mi folgorò.

Fu in quel momento che decisi di lavorare ad un'opera simile ma basata su un altro presupposto. L'avrei ambientata in Italia, sarebbe stata biografica e ucronica. Ci sarei andato giù pesante, usando nomi reali in faccende fittizie ma coerenti ... e non avrei lesinato sul sangue.

Quindi ecco UNA VOLGARE DIMOSTRAZIONE DI POTERE, la prima saga sui supereroi mai partorita in Sardegna ma specialmente nello stivale.

Perché qualcuno non ci ha pensato prima? Non lo so ma immagino che lo scoprirò presto.

Spero che possiate divertirvi a leggere questo primo libro, SOLDATO, e che spargiate la voce con i vostri amici appassionati e/o ossessionati tanto quanto me medesimo.

Buon lettura, ci vediamo dall'altra parte ... e fate attenzione ai laser!

Una Volgare Dimostrazione di Potere: SoldatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora