9. Come in una stupida romcom

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Quanto dobbiamo soffrire prima di un po' d'amore?
Prima di sorridere un po'?
Odio quando mi volti le spalle e te ne vai via di corsa
🌻🌻🌻🌻

Simone era paralizzato.

Manuel. Gay.

"Cosa..." si schiarì la gola "E perché?"

La ragazza portò una ciocca di capelli ramati dietro l'orecchio, abbassando la voce con aria complice "Tu e lui avete fatto roba?"

"Assolutamente no."
Era un pessimo bugiardo ma sperò di essere convincente.

"Ah. Menomale, dalla foto ci assomigliava..."

Smise di respirare.

Gli sembrava che tutto ciò che avesse costruito per se stesso, tutti i pezzi di lui che aveva scomposto e non ancora del tutto riuscito a reincastrare, fossero stati sparsi ovunque come quelli di un puzzle per nulla.

La sofferenza, l'amore che per mesi aveva tentato di estirpare come un'erbaccia, la rabbia e la rassegnazione che aveva provato; l'andare a dormire ogni notte scrutandolo nella penombra e sapere di non poterlo avere, di non essere ricambiato e apparire miserabile.
E per cosa? Per questo? Un outing in piena regola messo in atto da chissà chi?

Però.
Però non poteva cancellare quello che avevano vissuto.
Ma non credeva che Manuel sarebbe mai arrivato a farci i conti.

Fino ad oggi.

Manuel.
Doveva trovare Manuel.

Il caffè venne dimenticato al distributore dopo che Simone partì spedito giù per il corridoio.

"È un sì?" gli urlò dietro la primina rimasta lì.

Simone la ignorò, girando l'angolo.

Manuel stava uscendo dal bagno in quel momento.
Intercettò immediatamente lo sguardo del minore, che iniziò a dire: "Manuel hai sent-" ma lui gli mise una mano sul petto, scuotendo la testa, e lo spinse in un'aula vuota assicurandosi di non essere osservati da nessuno.

Chiuse la porta dandogli le spalle, restando in ascolto un paio di secondi per accertarsi di non essere ascoltati.

L'ambiente era polveroso e usato come un ripostiglio di costumi teatrali e utensili antiquati.

Il corvino provò a sondare il terreno.
"Allora... hmm... c'è una cosa che..."

"Che succede, Simò?" si voltò.

Quanto sapeva?

Non esisteva un modo carino per addolcire la pillola.

Simone non aveva il coraggio di guardarlo "Pare girino delle voci... tu hai sentito qualcosa?"

Il moro scrollò le spalle "Mah, niente. Du' scemi de 4°C m'hanno fatto 'na battutina su de te."

Nulla di nuovo. Da quando Simone aveva fatto coming out ed era rimasto suo amico, Manuel s'era fatto la pelle a furia di ricevere commentini di ogni tipo, riuscendo sempre a cavarsela grazie alla sua lingua affilata.

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