10. Attivitá paranormali

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Dovrò soltanto reimparare a camminare
🌻🌻🌻🌻

Le celebrità che scivolano via come bisce alle domande dei paparazzi non potevano competere con Simone Balestra.

Affetto da un mutismo selettivo rigidissimo, volò a casa sull'orlo di una crisi di nervi.
Suo padre era accomodato sul divano con gli occhiali inforcati sulla punta del naso e leggeva uno dei suoi libri.

"Oggi a scuola ho sentito-"

A Simone stavano per cadere le palle.

"Qualsiasi cosa tu abbia sentito non è vera."

Ci fu una lunga pausa durante la quale credette -per una volta- di averla fatta franca.

Purtroppo il professore proseguì.

"Vorrei darti un consiglio: da padre a figlio. Mi puoi ascoltare un momento?"

Non sopportava quando Dante provava a dispensare consigli in veste di genitore responsabile, però a volte diceva anche cose sensate.
Purtroppo.

Annuì, incrociando le braccia.

"Io so che sei... o almeno, che eri innamorato di Manuel."

Strabuzzò gli occhi "Non-"

"Fammi finire. Lui sta vivendo un periodo di grandissima confusione.
È tormentato -persino durante le mie lezioni- e Anita dice che si è chiuso a riccio anche con lei.
So che vorresti stargli vicino, perché ha bisogno di qualcuno che gli stia accanto. Ma quella persona non sei tu.
Ti sta trascinando in un vortice dal quale non penso tu possa risalire, Simone, proprio perché sei parte della causa..."

"Della causa? Che avrei fatto io?"

Era da ottobre che l'altro gli stava tacendo qualcosa —Simone riusciva a percepirlo—; che poi avessero discusso per altri motivi gli sembrava un fattore secondario, una conseguenza dell'angoscia che Manuel si teneva per se.

La benzina non l'aveva buttata lui.

Giusto?


L'uomo portò le mani sui fianchi, scrutandolo come se stesse guardando un bimbo ingenuo.

"Devi lasciargli spazio. E lo dico soprattutto per te.
Non voglio che torni a stare male."

Il ragazzo si guardò le scarpe, mordendo irrequieto un angolo della bocca "Già, nemmeno io", pigolò.

Dante cedette a quella vista pietosa di suo figlio, così alto e forte eppure così fragile.
Annullò ogni distanza tirandolo in un abbraccio che un po' lo imbarazzò.
"Papà non ti ha mollato, okay?"

Simone deglutì a fatica, annuendo col naso premuto sulla sua spalla.


La sua salute mentale aveva bisogno di una tregua.
Desiderava ardentemente di possedere un telecomando che mettesse in pausa la propria vita, solo per riprendere fiato un istante.

E se lo spazio era ciò di cui anche Manuel aveva davvero bisogno, lo avrebbe accontentato.

🌻🌻🌻

GirasoliWhere stories live. Discover now