𝟷𝟸

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MARCUS
🌙

|domenica 14 novembre|

Mi guardo intorno, scendo lentamente gli spalti. Sorpasso diverse persone e passo davanti a loro.

Riconosco subito la chioma bionda.
Le tirerei sempre quei capelli.

Alcuni mi insultano, me ne frego.

« anche tu qui? » domanda guardando dritta verso il campo. Mi metto seduto accanto a lei.

« anche io qui... » affermo in tono piatto. Non si volta a guardarmi nemmeno per sbaglio.

È forse un'altra sfida? A chi ceda prima? Lunedì ci siamo solo provocati, senza fare nulla.

« sei da sola? » chiedo per pura curiosità. Si limita ad annuire ed esulta quando la squadra del college, fa canestro.

Chino il capo e la trucido con lo sguardo.

Mi guardo intorno, sono tutti troppo presi dalla partita, potremmo farlo adesso. Nessuno se ne accorgerebbe.

Prendo il telefono dalla tasca e invio un semplice messaggio.

Digito in fretta, la guardo di sbieco, sta guardando quello che sto scrivendo.

Un mezzo sorriso appare sul mio volto.

Stasera?

« sei interessata? » le mostro il telefono.

Lo posiziono proprio davanti ai suoi occhi.

Si limita a fare spallucce.
Osserva la chat e me.

« ti ha risposto... » indica il telefono. Lo volto verso di me e leggo quello che mi ha scritto.

A stasera.

Riposo il telefono in tasca.

« ci sta per un threesome? » domanda.

Mi schiarisco la gola e mi avvicino al suo volto.

« sono geloso Diaz » dico sincero.

« di lei? È forse la tua fidanzata? »

Non sembra ingelosita o infastidita.

Solo curiosa, « perché dovresti informarla che ti diverti a scopare le studentesse contro una porta oppure su una scrivania » dice divertita.

Sostengo il suo sguardo.

Rhea le ha detto di noi.

Di quello che è successo più di un anno fa, in un locale squallido. Ci siamo divertiti, abbiamo scopato, fine.

« sono geloso di te » affermo sincero.

Si volta a guardare verso il campo e rimane impassibile.

Indossa una gonna, nera.
Fin troppo corta.

Spero che indossi l'intimo, anche se sarebbe molto più semplice scoparla. Basterebbe che si mettesse sopra di me adesso.

Dovrebbero saltare sul mio cazzo.
Sono una giostra, posso essere la sua.

Vorrei però assaporarla, lunedì non mi ha permesso di affondare la faccia sulla sua figa. Potrebbe sedersi sulla mia cazzo di faccia, non mi dispiacerebbe per niente.

Una camicia bianca, lasciata sbottonata al punto giusto. Smuove una ciocca di cappelli, all'indietro.

Esattamente al punto giusto.

Le sue tette sono in bella vista.

Mi avvicino al suo orecchio, prima però mi guardo intorno. Non vorrei che nessuno ci sentisse o vedesse in questo modo.

I Hate Me And YouOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz