Capitolo 3

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Shinso è alquanto agitato.
Cammina a testa bassa ancora con la mano appoggiata davanti alla bocca nel vano tentativo di cercare di nascondere le zanne che sono uscite e che non vogliono saperne di rientrare.

Inoltre la testa gli gira e le mani gli tremano visibilmente.

Cosa diavolo gli sta succedendo?
Possibile che abbia seriamente provato l'imprinting di cui tutti parlano e proprio con quel cane rabbioso di Bakugou?

Prima quella visione strana, poi quel senso di distaccamento dalla realtà ed infine l'immagine di lui e Katsuki a letto insieme.

Merda.
Con " non so ancora che cosa sono ma sarò comunque il migliore " Bakugou...
Si è letteralmente fottuto l'esistenza da solo.

Arriva davanti alla sua stanza facendo vari tentativi per inserire la chiave nella serratura: è sudato, nervoso, l'acciaio lucido gli scivola dalle dita e cade per terra. Con uno sbuffo infastidito la riprende e ci riprova senza raggiungere nuovamente il successo.

Appoggia la fronte alla porta chiusa cercando di prendere poderosi respiri.
Deve tranquillizzarsi, inspirare piano e recuperare la calma.

Quando finalmente il cuore inizia a battere ad un ritmo normale, riprende la chiave inserendola senza sforzo nella toppa.

Ma poco prima di entrare si immobilizza preoccupato quando sente una mano appoggiarsi prepotente al suo braccio. Non serve voltarsi per riconoscere chi è la persona dall'odore speziato di miele e cannella situata dietro di lui.

Merda. Impreca mentalmente.
Il suo odore lo sta già facendo impazzire.

-Devi cambiare tipo di bagnoschiuma.- Dichiara secco rimanendo di spalle.

-Che cazzo era quello che hai fatto prima, meh?-

Shinso percepisce i ferormoni nervosi dell'altro vibrare ed alzarsi liberi dietro di lui ed un enorme rivolo di saliva gudoriosa gli scende fino sul mento.
Si pulisce la bocca con il braccio ringhiando piano prima di girarsi e guardarlo in volto con espressione atona.

-Cosa avrei fatto io?- Domanda con tono innocente alzando un sopracciglio sfrontato.

-Come cosa avrei fatto!?
Hai avuto il coraggio di ringhiare nella mia direzione!- urla Katsuki adirato.

-Te lo sei sognato... io non ho fatto proprio nulla.- Ribatte veloce prima di stringere le gambe tra di loro con un lamento soffocato quando un'altra zaffata di cannella gli arriva pungente al naso.

Sta andando fuori di testa.
Lo sente, succederà...
Possibile che nessuno si sia accorto che oggi Bakugou sta sparando ferormoni impazziti in ogni angolo libero dell'accademia?

Senza pensare rilascia anche lui un forte odore di mora che porta però l'altro ad imbestialirsi ancora di più.

-SMETTILA DI DIRE CAZZATE A ME! TU HAI RINGHIATO! E TI SEI AZZARDATO A FARLO NELLA MIA DIREZIONE!-

Shinso si passa una mano veloce sugli occhi massaggiandosi piano le palpebre sempre leggermente gonfie dall'insonnia perenne.
Con Bakugou...?! Ma che scherzo di merda del destino... sarà veramente un gioco al massacro.

-E se anche fosse?- Domanda ancora ad occhi chiusi prima di riaprirli e cacciare le iridi lilla in quelle dell'altro che sfugge subito allo sguardo.

-Mi stai seriamente chiedendo... Se anche fosse?
Ma vuoi spiegarmi qual'è oggi il tuo dannato problema? Sei... strano.-

-Io? E tu? Non mi degni mai di una sola parola da anni, a parte quando ci scontriamo nelle prove, e oggi vieni qui a pretendere che io ti racconti di cose mie personali che non ho nessuna intenzione di farti conoscere. -

-Vattene a fanculo stronzo che non sei altro.-
Ribatte acido Katsuki aprendo una mano e facendola sfrigolare con i primi scoppietti di esplosioni.

Con un ringhio infastidito Shinso lo afferra dalla maglietta e lo trascina vicino a lui.
La differenza di altezza obbliga Bakugou ad alzare la testa per guardarlo meglio e Shinso rimane di nuovo alcuni minuti senza parole a fissarlo ammaliato.
La mossa di averlo così tanto vicino e' stata totalmente sbagliata...

Un ghigno ribelle nasce sul volto del più basso che si umetta le labbra seriamente compiaciuto.

-Mi guardi in un modo diverso da stamattina...
Ti sei per caso invaghito di me e non riesci più a starmi lontano?-
Domanda avvicinandosi maggiormente al suo viso e sorridendo soddisfatto di fronte al terrore che legge negli occhi lilla di Shinso.
L'Alpha lascia di scatto la maglietta trattenendo il respiro e facendo alcuni passi indietro fino a sbattere con le spalle contro la porta.

Bakugou non molla il colpo di un millimetro, sa bene che qualcosa di vero in quello che ha detto è evidente: si avvicina suadente strusciando il corpo contro quello dell'altro e toccandolo dolcemente con i polpastrelli sulle guance.

-L'ho sentito durante la lotta come ti è diventato duro, come ti piaceva avermi addosso... come ti sarebbe piaciuto sbattermelo dentro.
Ma non ti devi vergognare di questo... io non ti giudico.
Anche a me verrebbe un'erezione se mi trovassi me stesso sopra.-
Sghignazza divertito prima di appoggiare entrambi le mani sul petto possente dell'altro e scendere lentamente fino alla vita.

-Anche a me è diventato duro stamattina... ma ragazzo! Poi è finita lì.
Io non sento ancora le vostre cazzo di robe strane, questi odori che fanno venire voglia di scopare all'istante...
io mi so dominare benissimo.
E tu Shinso? Tu ci riesci?- Domanda mellifluo spostandosi con le mani e andando ad accarezzargli la patta dei pantaloni completamente piena.

L'odore di more esce a fiotti dalla ghiandola dell'Alpha che ha gli occhi sbarrati in preda al panico.

-Allora, perché non mi rispondi?
Riesci a controllarti o no?
Perché a me sembra proprio di no.-

-Bakugou?-
Lo chiama Shinso con voce ferma.

-Dimmi tutto.- Risponde l'altro alzando un sopracciglio sfacciato senza smettere di toccarlo.

-Lavaggio del cervello.-

Shinso osserva lo sguardo vuoto del ragazzo prima di chiudere gli occhi qualche istante deglutendo a fatica la saliva.
Ha dovuto farlo, per forza, non poteva fare diversamente. Si dice mentalmente.

Per qualche ragione a lui sconosciuta, riesce a percepire il genere di Bakugou ancora prima che si sia mostrato, ed inoltre il fatto che sia sicuramente il suo mate...
è un enorme cazzo di problema.

Si prende qualche istante per avvicinarsi ed osservarlo da vicino, per capire se ci sono differenze dal solito.
Gli guarda le iridi cremisi adesso sbarrate e perse in un mondo a parte, osserva le lunghe ciglia chiare che sbattono lente, esamina la pelle chiarissima ed il naso perfetto.

Si affossa curioso alla ghiandola sul collo scrutandola attentamente e socchiudendo gli occhi beato nel sentire il leggero odore di cannella e miele che emana.

Non ha nessuna caratteristica di questo genere, eppure Bakugou è un omega.
Cazzo... il suo omega.
Sottometterlo e farlo suo sarà un maledetto tormento.

A vederlo così mansueto, non riesce a resistere oltre e si attacca con il naso sulla sua ghiandola portandosi la mano sul cuore come a calmare il battito fortissimo, ci si struscia sopra con la guancia respirando i suoi ferormoni speziati e rilasciando i propri, umettandosi le labbra rapito dalla situazione surreale prima di spalancare gli occhi e allontanarsi di botto.

Prrrrr.

Non è possibile.

Prrrrr.

Ha sentito un rumore, un raschiare di gola prodotto dall'altro, un suono inarticolato.
Appoggia l'orecchio vicino al collo di Bakugou trasalendo nel sentire il ragazzo emettere di rimando delle leggera fusa.

———

Ci siamo quasi.
Sta arrivando il "rilascio" dell'Omega.

Non ancora, nel prossimo Bakugo fa incavolare ancora un pochino quel poveretto di Shinso.

Ma ci sarà una frase, o meglio una domanda, non detta da loro due, profetica...


Exciting - OmegaWhere stories live. Discover now