CHAPTER 106- Sergente infernale (Chriss Smith)

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<<Luis a sinistra>> Dissi mentre quella bestia a tentacoli ci stava dietro. <<Chriss a ore tredici>> Urlò Nicole dall'altro lato del campo, un essere non nominato mi stava venendo addosso senza che io me ne accorgessi. Materializzai dal palmo una lama in direzione Philipe che stava correndo furtivamente verso Ben per salvarlo, questo balzò in aria e con lo scudo reindirizzò la mia lama verso quell'essere a zampe veloci uccidendolo. Vidi che un orda di alieni di secondo livello ci stavano venendo addosso, lanciai un'occhiata a Luis e Nicole. <<Tecnica del Mosè lamato>> Dissi e questi si divisero nella mia rispettiva destra e sinistra. Quell'orda adesso non era più davanti a me ma stava creando una spartizione seguendo i miei amici. Proprio quando l'orda fu divisa in due parti e Nicole con Luisa stavano avvicinando verso di me, Ben mi lanciò un coltello alla schiena facendomi infuocare il corpo dal dolore. Un aura di fuoco bollente si creò attorno alla mia pelle e una miriade di lame andavano spuntando a raffica nei miei palmi uno apposto all'altro. Nicole e Luis balzarono fuori dalla scena mentre io uccidevo tutti quegli esseri con le lame che continuavano a procrearsi da me; finì di emettere fuoco e mi accasciai a terra per lo sfinimento. <<Fosse stato così facile sul pianeta Terra...>> Disse Luis porgendomi i vestiti, ne avevo bruciati fin troppi in queste due settimane. <<Sergente infernale, sta dimostrando molto potenziale, anche voi ragazzi>> Disse Sheda aprendo lo sportello che ci bloccava in quell'ambiente finto. <<Abbiamo finito con questa beffa per oggi? O la prossima da uccidere sei tu?>> Disse Luis, il solito scontroso. <<Per oggi avete finito, ma il sergente ha un incontro con il Signore>> Disse Sheda, quella sua treccia rosa non la smetteva di penzolare. Mi rivestì e rimarginai la ferita, stavo assumendo troppi poteri per i miei gusti. <<Non mi piace questo compito>> Disse Ben passandomi accanto. Qualcuno doveva pur incendiarmi in qualche modo. Ancora non avevo ben capito quali erano le mie abilità, sapevo solo generare a stento delle lame dai miei palmi e infuocarmi quando qualcuno mi faceva male. <<Ben viene con me>> Dissi seguendo Sheda nella sala del Signore, altra pagliacciata in corso. <<Sergente, ho visto che tu e il tuo gruppetto state facendo tanti progressi e quasi non posso fare a meno di voi. Mi devo complimentare con te, gestisci molto bene i tuoi poteri; ma cosa mi dici dell'uomo più vecchio del tuo gruppo? Quello con il giubbotto di pelle?>> Disse. <<Mio fratello, cosa vuoi da lui>> Dissi. <<Non essere così scontroso, come ho conosciuto te, vorrei conoscere anche lui>> Disse. <<A lui non farai niente, non lo devi toccare, i patti erano che lavoravi su di me>> Dissi. <<Hai ragione, voglio soltanto studiarlo per adesso, parlami di lui>> Disse. <<è mio fratello, credo che sia abbastanza>> Dissi. <<Sei proprio duro, mi piace; il ragazzino può allenarsi in sala 789 insieme agli altri se ci tieni>> Disse. <<Lui sta con me>> Dissi. <<Ti sto offrendo la possibilità di addestrarlo come sergente difensore e preferisci allenartelo per conto tuo?>> Disse il Signore alzandosi dalla sua poltrona. <<Il mio allenamento è migliore di bastoni e ragazzini mutati>> Dissi. <<Lo credi?>> Disse avvicinandosi a me, poi prendendo con la forza del pensiero Ben e trascinandolo al centro della stanza. Delle sbarre si alzarono bloccandolo. <<Ti conviene liberarlo>> Dissi prepotente, tra poco gli avrei infilzato una lama dritta in gola. <<Non ti preoccupare>> Disse poi bloccandomi nella bolla. <<Fammi vedere quello che sai fare ragazzino>> Urlò prima di far sbucare un essere soprannaturale dal suolo. Un classico bambino, perché troppo classico. Gli diede un coltello alle mani e lo incitò a combattere. Ben mi guardò un attimo, era impaurito ma decise comunque di immettersi nella mischia. Sferrò il primo colpo e lavorò con quella lama così come gli avevo insegnato, potevo solo essere fiero del ragazzino guerriero che stavo crescendo. Colpo dopo colpo quell'essere era già finito a terra e Ben era come sorpreso dal suo potenziale, non lo avevo mai lasciato combattere da solo e il motivo era perché avevo paura che non potesse farcela e perdere lui era come perdere me stesso. <<Visto? Non gli è successo niente e mi hai dimostrato che sa cavarsela quel ragazzino>> Disse il Signore, quanto volevo caricargli un colpo dritto nel naso; mi mandava fuori di testa quell'acquaman fasullo. <<Addestro persone meritevoli non mostri>> Dissi facendo riferimento ai suoi seguaci. <<Questa è bella, e mantengo la mia parola, ma se ha bisogno di interagire con altri ragazzi allora sai dove portarlo>> Disse liberandomi dalla bolla. <<Ci vorrà di più per farmi cambiare idea>> Dissi. <<Preparati sergente che stasera sei in missione>> Disse il Signore abbandonando la stanza. Successivamente eravamo tutti fuori nel classico cortile dove ci mettiamo sempre per discutere su possibili vie di fuga o mosse azzardate che avevamo in mente; ma stavolta io stavo provando a capire i miei poteri. <<Prova a colpire il centro>> Disse Luis sostenendo un pezzo di legno molto spesso. Generai una lama dall'arco palmare che andò a raffica verso quel pezzo di legno. <<Mi sa che dobbiamo lavorare sulla mira>> Disse notando che quella lama si era conficcata allo spigolo della forma. <<Faccio fatica anche a generarli>> Dissi, non era tanto facile controllarli. <<Pa!>> Disse Ben dall'altra parte della visuale e un coltello stava per piantarsi sul mio viso se non fosse stato per il mio riflesso che fece generare due lame dai miei occhi. <<Ben ma sei impazzito?>> Disse Nicole, era stato lui a lanciarmi quel coltello. <<Le lame si generano per impulso nervoso, quindi se si agita è quasi impossibile colpirlo>> Disse. <<Non ha tutti i torti>> Disse Luis. <<Questo l'avevo già capito, adesso però devo capire qual è il mio livello di fuoco>> Dissi, sapevo che potevo fare di più, quello che stavo facendo adesso era solo difesa dello stimolo nervoso. <<Come ti infiammi?>> Disse Ben avvicinandosi. <<Quando sono incazzato o serro il corpo>> Dissi. <<E alla incazzati di più>> Disse Ben. <<Non è così facile>> Dissi. <<Avanti sforza quel tuo piccolo cervello>> Disse Luis. <<Se non riesci a controllarti difficilmente possiamo attenuare il piano di fuga>> Disse Nicole. Da quel momento cercai di concentrarmi, un'aura fiammeggiante si stava già creando attorno alle mie braccia. Più cercavo di serrare il corpo, più sentivo la mia pelle bruciare, segno che stavo già avampando ma non come volevo io, non come bastava. <<Di più, avanti fratello, infiammati di più>> Disse Luis. Cercai di fare ancora più forza ma oltre a un'aura rossa non riuscivo a creare. <<Sai fare solo questo? Che razza di rammollito sei?>> Disse Luis, stava fortemente cercando di farmi arrabbiare. <<Luis così mi sembra troppo>> Disse Nicole. <<Ti faresti vedere così dai nostri amici? Da nostra sorella? Cosa penserebbe di te?>> Disse ancora, nostra sorella non la doveva menzionare, è stato un suo grosso sbaglio, poiché ripensavo a quei coglioni sul pianeta terra che le hanno tolto la vita e la mia mente era come ferma alla parola vendetta che ancora non è arrivata. Sentivo il mio corpo bruciare, e la rabbia aumentare così tanto forte che ormai ero arrivato al limite. Mi alzai di scatto e una fiammata dalle mie braccia prese spazio come uno sfogo ai brutti ricordi. <<Merda, questa è nuova>> Disse Luis. Avevo solo sferrato delle scariche di fuoco non controllate, niente di che, ma grandi passi per la mia gestione del corpo.

C.S.(3)- Death's CicatrixWhere stories live. Discover now