CHAPTER 110- Occhi gialli

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Mi sentivo come stordito ma la rigenerazione dei tessuti stava avvenendo. <<Pazzesco! Un combattimento così mai visto>> Disse il Signore entrando nella cupola insieme a una miriade di guardie, con lui c'era anche Luis e quelli del mio gruppo. Preso dalla rabbia, ancora mi si erano generate solo gli avambracci, feci uscire da me un filamento di fuoco che intrappolò il Signore e lo fece balzare in aria. Questo cercò di dimenarsi ma non poteva, anche con tutti suoi poteri, oppure non voleva. Delle guardie cercarono di fermarmi ma io fui più svelto a fermare loro. <<Chriss, lasciali>> Disse Luis avvicinandosi ma per me non c'era distinzione, lo feci rotolare a sinistra togliendolo dalla mia zona. <<Papà!>> Disse Ben, a quella voce i miei poteri si fermarono facendo cadere il Signore a terra. Cazzo, ero uno scheletro, Ben non doveva vedere suo padre in quelle condizioni, non doveva vedermi come un mostro. La rigenerazione fu sempre più veloce col passare dei secondi. <<Fermi!>> Disse il Signore alle sue guardie che stavano già avanzando verso di me. <<Ha avuto una perdita di controllo>> Disse nel mentre la mia rigenerazione ebbe giunto quasi al termine: mi mancavano solo i dettagli nella mia pelle. <<Volevi questo, quanto altro vuoi scassarci ancora?>> Dissi, il mio corpo era tornato completamente umano e la ferita della radice si era rimarginata automaticamente. <<Non ho mai visto dei miti così intriganti, hai un potere eccezionale; come promesso adesso sei comandante di prima fascia, sempre se tu e il tuo gruppo collaboriate, però adesso copriti>> Disse facendo apparire magicamente dei vestiti davanti a me. <<Questa non te la perdono>> Disse Luis venendo verso di me. <<Scusa, però secondo me te lo meritavi>> Dissi mentre mi rimettevo i vestiti. <<Mi è piaciuta la mossa Ghost Rider, sai fare spettacolo>> Disse Nicole. <<Non era prevista>> Dissi. <<Il tuo cranio è fin troppo piccolo, adesso mi spiego perché sei così deficiente>> Disse Luis. <<Divertente>> Dissi. <<Dovrei controllarti>> Disse Will. <<Lascia stare, dormo e passa tutto>> Dissi uscendo da quella arena, non ci volevo più tornare là dentro. <<Non c'è bisogno che ti avvicini>> Dissi vedendo che Ben era entrato nella stanza dopo il match. <<Perché non dovrei?>> Disse. <<Non è da tutti i ragazzini vedere lo scheletro del padre dal vivo>> Dissi. <<Non mi interessa; se pensi che io ti definisca un mostro ti sbagli: non potrei mai definirti uno di loro solo perché ti hanno mutato>> Disse abbracciandomi il collo. <<Non volevo che vedessi questo>> Dissi. <<Fa niente, ormai ho capito che sarò costretto a vedere atrocità in giro>> Disse. <<Prima o poi vi porterò fuori da questo pianeta, è una promessa>> Dissi. <<Per fare cosa? Papà la terra è troppo pericolosa e di sicuro non ci saranno pianeti simili a quella. Non vale la pena rischiare di viaggiare, può essere che ci capita anche di peggio. A me basta solo che viviamo, e credo che la pensano tutti come me>> Disse. <<Da grande vuoi fare il governatore? Secondo me ci staresti>> Dissi, i suoi occhi mi ricordavano quelli di Clara, era così uguali che mi sembrava di parlare con lei avvolte. <<Stronzo>> Disse, si, stava proprio prendendo da suo padre. Sentimmo la porta battere, qualcuno stava cercando di serrare la porta e non credo che fossero le guardie dato che potevano aprire con la chiave e a quell'ora nessuno era sveglio: almeno che questi esseri non dormono. I botti erano sempre più forti e quando la porta fu giù si intravidero due uomini corazzati con tanto di catene e un'arma tipo palla d'acciaio con spuntoni. Erano bocciatori? Proprio in questo pianeta non la smettono di fare i pagliacci. <<Eccolo l'uccisore del leader, la pagherai cara>> Disse uno dei due venendomi addosso con quella sua arma. Ma che cazzo volevano da me? Ma dormire non è meglio per loro? <<Che cosa ho fatto adesso?>> Cercai di dire ma quel bocciatore stava correndo verso di me e non credo che voglia giocare a bowling con quella palla d'acciaio. Nascosi Ben dietro di me e subito avvampai di calore: di certo delle lame o coltelli non potevano fermare quell'acciaio in rotazione. Lui rallentò vedendo la mia aura arancione espandersi sempre più. <<Avete finito?>> Dissi e il bocciatore di dietro con la telecinesi mi buttò fuori dalla stanza facendomi sbattere contro la parete. Che dolore! Cazzo Ben, era dentro la stanza: mi alzai di scatto e sorpassai il primo per giungere al secondo che stava provando a mitigare Ben. <<Intanto non ti devi avvicinare con quella palla>> Dissi prendendogli la testa con le mie mani bollenti e facendolo scottare un po'. <<Dannazione, non ne vuoi sapere di morire>> Disse. Sapevo che il primo stadio non sarebbe bastato, ecco perché già stavo provando a passare al secondo, provando a far diventare la mia aura verde ma non era facile. <<Papà attento!>> Disse Ben facendomi accorgere che il secondo stava venendo prepotentemente verso di me: sferrai una lunga fiammata di fuoco per tenerli lontani, cosa potevo fare? Non avevo neanche tanto spazio sennò avrei reso in cenere Ben. Il bocciatore indietreggiò ma non potevo continuare a tenerli lontani da noi per tutta la serata. <<Ben vedi se riesci a metterti sotto il letto>> Dissi, se dovevo infuocarmi allora avrei preferito farlo senza la preoccupazione di renderlo una polvere nera. Ben provò ma <<Troppo stretto>> Dannazione, ci mancava solo questa. Lanciai due lame che si conficcarono nelle gambe di quest'ultimi e avanzai verso di loro cercando di colpirli al meglio ma nonostante tutto loro erano più forti e sapevano coordinarsi. Alla fine ero riuscito a portarli fuori dalla stanza ma non era poi così tanto vantaggioso poiché uno caricò una boccia e me la lanciò contro alla quale bloccai con una fiammata di fuoco ma era così forte che a stento riuscivo a tenerla lontano da me. Dall'altra parte, suo fratello fece lo stesso e io fui costretto a generare due fiammate di fuoco a destra e sinistra per difendermi da quelle bocce che mi stavano per schiacciare vivo. Madonna quanto erano pesanti, sentivo di mollare ma non potevo sennò mi avrebbero schiacciato e non sarebbe stato molto comico se io fossi morto in quel modo. Avevo creato anche un solco per terra per quanta forza stavo mettendo per difendere quelle bocce. La mi aura divenne subito verde e tra poco sentivo che stava cambiando colore. <<Papà!>> Disse Ben, era lì davanti a me che non poteva fare niente; dovevo trovare un modo per mandarlo via sennò avrebbe visto la morte di suo padre. Quelle bocce continuavano a tenere forza su di me e io stavo per cessare: mancavano pochi centimetri e avrebbero colpito i miei muscoli facciali. La mia aura divenne viola, la vista argentea e i muscoli mi si sciolsero per il calore. Forse ero di nuovo diventato uno scheletro ma poco importava poiché quelle cazzo di bocce non ne volevano sapere di cessare la forza: questa che io stavo adempiendo era così immensa che le mie articolazioni si stavano delineando. <<Chriss! Cazzo>> Luis era entrando in scena ma anch'esso non poteva fare niente. I miei occhi improvvisamente divennero gialli e presero il controllo del mio corpo: prima guardai quello a sinistra poi quello a destra e caricai l'ultima forza che li respinse in dietro. Quelle bocce si erano frantumate; andai dal primo e con la telecinesi lo innalzai in aria stringendo qualsiasi organo del suo corpo fino a farlo esplodere per poi passare al secondo. Quei corpi disintegrati in mille pezzi pian piano erano attratti dal mio scheletro che assorbiva fluttuando in aria. <<Signore cosa facciamo?>> Disse una guardia osservandomi. <<Fermatelo!>> Disse il Signore caricando un orda verso il mio scheletro che stava risucchiando tutti gli escrementi.

C.S.(3)- Death's CicatrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora