61. Peluche

107 6 2
                                    

Sia Medvedev che Sinner ricevono i rispettivi trofei, nonché le mascotte del torneo. Jannik è il primo a piazzare il suo peluche nella coppa, affinché quello sgorbio rosso e bianco non gli rovini le foto, al che Daniil lo segue a ruota ma le telecamere se li perdono e sembra che, al termine degli scatti, il russo rubi a Jannik la mascotte, ripescandola dal trofeo, perché la faccia dell'altoatesino è, come spesso accade, quella di uno che non c'è con la testa.

La Gazzetta dello Sport, intanto, non si smentisce: dopo aver scritto che il match sarebbe cominciato alle 14:30 invece che alle 13:30 perché, ogni volta che parla di Sinner, sbaglia, pubblica qualsiasi articolo fuorché le notizie riguardanti la finale pechinese, tanto da suscitare l'ilarità del web. Gli utenti sottolineano l'errore e gli sfottò si sprecano, tra gente che sollecita la pubblicazione dell'articolo sulla vittoria e gente che, per tutto il pomeriggio, incalza il SMM del quotidiano, chiedendo come mai l'incontro non sia ancora finito con gif di Fantozzi che domanda chi abbia vinto e gif di Sinner che sbadiglia.

L'annuncio del passaggio di Marc Márquez in Ducati si prende la scena con ben quattro post sul profilo X della Gazzetta, mentre gli utenti scrivono che ormai Ducati è tedesca, che non importa quante ore passeranno prima della pubblicazione della notizia, loro saranno lì a ricordare quanto facciano schifo, che le partite di briscola dell'ospizio del paese hanno dato risultati che, data la pochezza dei giornalisti, meritano di essere utilizzati come tappabuchi per evitare di scrivere di Jannik.

I giornalai, intanto, scrivono del pareggio tra Lazio e Celtic in Youth League, del motivo per cui Bellingham sarebbe il centrocampista più forte del pianeta, dell'Aston Martin che torna alla 24 Ore di Le Mans, del calendario dell'IndyCar, dell'assegnazione dei mondiali di calcio del 2030, del Rally di Sardegna, delle date di EICMA 2023, delle affermazioni di Gasperini, delle dichiarazioni di Márquez in merito al suo addio a Honda, delle qualificazioni olimpiche della pallavolo, della doppietta di Morata per l'Atlético Madrid, del nuovo suv della Skoda, di Varese-Pistoia di basket.

«Gretchen.» soffia Jannik, ore dopo, quando finalmente riesce a liberarsi di interviste, fotografie, conferenze stampa. La ragazza è sul retro della casetta, se prima era riuscita a trattenere le lacrime, adesso non ci prova neanche più. Si limita a scuotere la testa, con un sorriso che semplicemente le tira le labbra, senza mostrare i denti. «Davvero? Amore.» Jannik molla per un istante il cellulare sul letto, per andare a prendere il trofeo, poi torna a inquadrarsi.

«È stato tutto bellissimo, dal primo all'ultimo punto di questo torneo, sto circumnavigando Titano e Plutone a bordo del carro del Sole con un t-rex a farmi da copilota. Abbiamo vinto, Vivi!» esclama, facendola ridere mentre si asciuga le lacrime.
«Ti amo da morire, Schatz.» sussurra lei, passandosi un indice sotto gli occhi.

«Sei felice?» domanda il più piccolo, allontanandosi i capelli dalla fronte. «Non sai quanto vorrei poterti abbracciare, l'idea che starai lì dentro ancora un sacco di tempo mi uccide.»
«Per Capodanno torno, lo sai.»
«Sì, lo so.» Jannik annuisce, lisciando il lenzuolo. «È andata bene la puntata?»
«Laura Pausini non mi piace tanto, credo che si sia notato durante l'esibizione.»

«In più Rudy ha avuto da ridire dal momento che ho "corretto" i congiuntivi e abbiamo più o meno discusso... sai quando chiedi di ripetere perché non capisci? Fuori ridi, dentro, un po', ci stai male.»
«Certo, l'italiano dovrebbe essere la mia lingua, secondo chi mi intervista...»
«Ecco. Poi abbiamo fatto una sfida a tre sugli inediti e Takagi & Ketra mi produrranno il pezzo sul torneo del triceratopo

«Quello del nostro primo bacio.» Jannik sorride. «Hai scelto con quale ritornello registrarlo?»
«No, però ho scelto che si intitolerà Filo. E poi ho passato il compito di Rudy.»
«Lo sport?»
«Secondo te?» la ragazza si morde la lingua e lui ride.«Comunque passo le mie giornate a lavare i piatti e pulire la cucina, sembra di stare in un porcile.»

Zweisamkeit | Jannik SinnerWhere stories live. Discover now