FRAGMENTS - F.E.A.R.

ɪx - ꜱᴏᴍᴇᴏɴᴇ ᴡʜᴏ ʟᴏᴠᴇꜱ ʏᴏᴜ ᴡᴏᴜʟᴅɴ'ᴛ ᴅᴏ ᴛʜɪꜱ?

Quello che vedo mi lascia senza fiato.

Addison avvinghiata a un uomo, il loro abbraccio è un groviglio di carne e desiderio che non ha nulla di platonico. Lui è a torso nudo, muscoli tesi e pelle liscia che brilla sotto la luce fioca.In quel momento, capisco quanto sia grave la situazione.

Lei rischia grosso e lui, beh, lui rischia ancora di più.

Gli occhi verdi di Addie spalancati dal terrore e dalla colpa.
Io non conosco Addison.
Non so come avessi anche solo pensato di poterlo fare.
Le parole di River mi rimbombano nella testa come echi lontani.
"Qui tutti abbiamo dei segreti."
E io ne avevo appena scoperto uno involontariamente.

«Flame...» sussurra Addison con voce tremante. «Non è come sembra.»
«Addison non sono cazzi miei ok ma...» rispondo, cercando di mantenere la calma. «Hai la più pallida idea di quanto sia pericoloso quello che stai facendo? No... quello che state facendo, tutti e due.»

Lei abbassa lo sguardo, le guance rosse di vergogna.
«Tu non puoi capire...» mi dice evitando il contatto con i miei occhi.
Rimango in silenzio ponderando bene quelle parole.
Io non posso capire.
Le mie dita si stringono in un pugno e deglutisco.

«Poteva esserci la Worley al posto mio, Addie!» ribatto cercando di farmi scivolare via il colpo ricevuto.
Se da parte di T.T.T. non fa male, da parte di Addison, qualcuno che stavo iniziando a vedere in modo diverso e che in qualche strana maniera stavo reputando qualcosa vicino ad un'amicizia, non è così facile.

La figura accanto a lei rimane immobile, osservandomi con uno sguardo attento.
È evidente che non vuole mettersi in mezzo alla nostra conversazione, ma la sua presenza è impossibile da ignorare.
La tensione è palpabile e l'aria sembra farsi più pesante.

Addie scuote la testa, le lacrime che iniziano a brillare nei suoi occhi.
«Lui è l'unica cosa che mi fa sentire viva qui dentro.» ammette.
Prima che possa rispondere, lui fa un passo avanti, finalmente rompendo il suo silenzio.

«Addison» dice, la voce profonda e ferma «dobbiamo smetterla. Flame ha ragione.»
Noto la serietà nel suo sguardo, il fatto che anche lui stia combattendo internamente fra la ragione e il sentimento.

«Abbiamo già rischiato una volta con River, questa è la seconda... non è sano né per me e soprattutto non lo è per te.» la mano di Nick si poggia sulla spalla della bionda.
Lo stupore mi pervade.
«River lo sa?» domando unendo i puntini.
Una risata nervosa e silenziosa mi esce dalla bocca mentre alzo gli occhi al soffitto.

«È così che si procura le sigarette vero? Mantenendo il vostro segreto e tenendo lontana sua madre.» scuoto la testa incredula.
Ci sarei potuta arrivare molto prima, effettivamente, al fatto che fosse Nick lo "spacciatore" di quel cretino.

Ma a quanto pare non ero l'unica a non averlo capito prima di ora dato che Addison si volta verso l'infermiere con lo sguardo di chi non si aspettava niente di tutto questo.
«È vero Nick? Quando cazzo avevi intenzione di dirmelo? Porca puttana!» il suo tono cambia.
Il suo urletto isterico riempie la stanza, tirando indietro le quasi lacrime che stavano uscendo.
«Non è questo il punto Addie...» cerco di dire.
«Fatti i cazzi tuoi Flame!» la rabbia percorre le sue espressioni.
Non l'ho mai vista così.

Priva del sorriso che le riempie sempre il volto, che le da quella luce speciale che fa dimenticare quanto anche lei stia combattendo come tutti noi.
A volte lo dimentico, distratta dalla sua energia che maschera ogni sua debolezza, la malattia che le mangia l'anima e il corpo ogni giorno che passa, nonostante la sua forza.

«Dobbiamo chiuderla qui Addie. Io rischio il lavoro, tu rischi di essere trasferita... non c'è niente di giusto in tutto questo.» continua Nick rimettendosi la maglietta velocemente.
«Quindi adesso sono un errore?» controbatte lei.
«Non ho detto questo Addison. Ho detto che questo è un errore. Me e te insieme. Tu sei una paziente e io sono il tuo infermiere. Sei qui per guarire, non per... questo.» lui muove le mani, gesticola in modo nervoso.