«Devo ucciderti Agape»
La mia permalosità non si arresta neanche in punto di morte,se il mio assassino non sa qual è il mio nome glielo dico con piacere.
Tutto pur di farlo smettere di chiamarmi così.
Ma poi che diamine significa ᴀɢᴀᴘᴇ?
Paige Forest...
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Summer
"Sabato sera c'è una festa, che ne dite se andiamo tutti insieme, Summer puoi portare anche Poppy se vuoi, più siamo meglio è"
Era quello che mercoledì ci aveva detto Paige.
Non so se trovavo più strano che lei fosse così esaltata per una festa o che avesse invitato mia sorella, è risaputo che il mio gruppo , escludendo Gilbert,non la vede di buon occhio.
"Meglio per tua sorella che non si presenti se non vuole che a suon di schiaffi le faccia la pelle rossa in tinta con i capelli" era stato ciò che aveva ribattuto Kendall, in modo molto prevedibile.Ancora tutt'oggi non ho ben chiara questa disputa che c'è tra le due.
Al suo tempo era Poppy la ragazza più popolare e invidiata del Lincoln,ha lasciato il segno a tal punto che spesso molta gente si ricorda di me solo per essere sua sorella.
Ma ora le cose sono cambiate, l'attuale regina è Kendall che sembra essere molto infastidita dal ritorno della vecchia monarca.
"Kendall smettila,Poppy deve integrarsi e sappiamo bene che una festa è il modo migliore" aveva continuato Paige con la sua solita convinzione,quando si impunta su qualcosa poi è la fine.
"Chica cos'è questa voglia di essere attiva e avere una vita? Mi stai facendo venire voglia di limonarti" ricordo ancora le parole che esclamava Bastian abbracciando Paige e interrompendo la sua lotta con Kendall.
Ed eccoci qui,arrivati all'attesissimo sabato,nonostante per noi festini e feste non sono occasioni speciali ma rappresentano la nostra quotidianità.
Avevo trascorso tutto il pomeriggio a casa in videochiamata con Kendall e Paige per poi iniziarmi a preparare con largo anticipo.
Prima di andare alla festa ho bisogno di fare un'altra tappa,di visitare un luogo che sto frequentando sempre maggiormente nell'ultimo periodo.
Quando entro nella clinica dei miei genitori vengo accolta da un ragazzo con dei pantaloni larghi e un capello in testa che stava uscendo,o almeno lo stava facendo prima di avermi notata. Forse venire qui tutta truccata,con i glitter in faccia e il vestitino per dopo non era il caso...
Al suo seguito ci sono altre due figure che sinceramente non avevo mai visto prima all'interno dello studio psicologico dei miei.
Ju Hashimoto cammina con uno sguardo basso in fila indiana dietro al ragazzo con il cappello e si ritrova a doversi fermare quando lui si blocca osservandomi.
«Ju ma che diavol..» esclama l'altra figura,quella nascosta dietro alle altre due.
Archie Hashimoto fa un passo lateralmente palesandosi,guarda la sorella confuso mentre con una mano regge il telefono con il quale evidentemente sta avendo una conversazione con qualcuno.
