Capitolo 6- First non-date

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BAILEY POV

Dato che stamattina Michelle è ridotta uno straccio e ha vomitato tutto l'alcol che ha bevuto, prendo la saggia idea di preparare la colazione. Se posso chiamarla così.

La vedo arrivare in cucina e trascinarsi peggio di uno zombie.

«Cavolo Chelle, ma cosa avete fatto ieri sera?» dico sinceramente preoccupata.

«Sta zitta. Deni mi ha abbandonata per stare con Dane, Cole, o come si chiama parlava con Thomas e io sono una cogliona.» biascica tutto questo con un filo di voce.

«Perché saresti una cogliona?» devo trattenere una risata.

«Mi sono ubriacata con Brian e siamo finiti nei bagni a scopare.»

La guardo con un misto di sorpresa e shock «CHE COSA?» urlo.

«Non urlare sei scema! Che mal di testa.»

«Sei andata a letto con Brian!» esclamo e poi scoppio a ridere.

«E non è il peggio, ma non ne voglio parlare.»

Eh no, non posso sorvolare. La curiosità mi ucciderà prima o poi.

La guardo supplichevole di raccontare il resto.

Sbuffa ma poi cede. «Sono stata presa di peso e portata in macchina da...»

«Da?» la sprono a continuare.

Assume uno sguardo cupo e abbastanza incazzato. «Da quella specie di delinquente, era l'unico abbastanza sobrio.»

Quella specie di delinquente? Ma chi?

«Chi Michelle?»

«Il tatuato fino al culo presumo.»

Eliot?

Scoppio a ridere per quello che ha detto, ma poi torno seria, più o meno. «Eliot ti ha trascinata fuori dalla discoteca come un sacco di patate? Mi devo immaginare la scena un momento.» la prendo in giro e lei si alza e si butta sul divano. Rido ancora e poi vado a prepararmi per la lezione.

Finito di prepararmi torno in soggiorno, trovandola ancora stesa sul divano.

«Chelle, faremo ritardo.» le dico per spronarla a prepararsi.

«Bay scusami ma non ce la faccio.»

«Ma è una lezione straordinaria, hanno detto che è importante per il programma.» ed è vero, mettono delle lezioni di domenica solo quando ci sono persone esterne, in questo caso oggi dovrebbe esserci un avvocato molto prestigioso.

«Non sto proprio bene, però se vuoi ti accompagno, o potresti prendere la mia macchina.»

Per un attimo l'idea di prendere la macchina e guidare mi passa per la testa, ma una morsa allo stomaco mi impedisce di pensarci ancora.

«Non importa camminerò, è solo mezz'ora e arriverò in tempo.» mi avvicino per darle un bacio sulla guancia «ci vediamo per mezzogiorno.»

Scendo le scale del palazzo e mi avvio verso l'università. L'unico inconveniente? Un'idiota che correndo mi viene addosso e mi fa cadere a terra.

«Guarda dove vai razza di imbecille!» sbraito infervorita mentre il mio sedere tocca l'asfalto.

«Come sei cattiva appena sveglia Bay.»

Alzo lo sguardo e vedo Reed trattenere una risata mentre mi porge una mano per alzarmi.

In quel momento mi prendo un attimo per guardarlo bene. È alto, molto. In confronto io sembro un nano da giardino. Fisico atletico, nessun tatuaggio da quel che vedo, solo un piercing al sopracciglio. Sul viso ha un accenno di barba che contorna la mascella ben delineata, che gli conferisce un aspetto sexy, il naso dritto e gli occhi di un blu molto intenso. Non mi ero resa conto fosse così bello. E sono sicura che se sto ancora un po' a fissarlo mi cadrà la bava dalla bocca.

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