Ritorno alla realtà...o quasi

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Strinse con forza il pugno sul bancone mentre sentiva il suo battito accelerare sempre di più, doveva calmarsi, doveva imparare a controllare quella forza ma più ci provava più non riuscivo. Vide gli altri rimanere li a guardarla, alcuni di loro si stavano avvicinando per cercare di aiutarla, così prese l'iniziativa ed iniziò a correre verso l'uscita della stanza, mentre altri flash si stagliavano nella sua mente

-"Non va bene... non va bene così troppa potenza non riuscirà mai a controllarsi"
Senti le parole di un uomo poco lontano da se mentre lei urlava disperatamente, era legata, mani e piedi era lì da un po lo sentiva, aveva i muscoli intorpiditi e i polsi insieme alle caviglie erano pieni di segni. Stava  cercando anche li di controllare il potere, cercò di ricordare, di inquadrare il volto degli uomini che aveva vicino ma era tutto troppo oscurato, non riusciva a mettere a fuoco nulla,

Tornò alla realtà stava correndo verso il lungo corridoio deserto, per sua fortuna, iniziò a rallentare stremata da quella corsa e le sembrava quasi un deja vù come se qualcosa di simile le fosse già successo. Posò la mano sulla parete mentre il fumo azzurro iniziò ad espandersi attorno a lei, i suoi occhi diventarono di un azzurro intenso, il petto si gonfiava su e giù sempre più velocemente, l'ansia che aveva nel corpo ormai era incontrollabile.
Cercò di calmarsi pensando che ce la poteva fare,doveva solo crederci, strinse i primi con forza iniziando a respirare più lentamente e per fortuna dopo qualche minuto l' attacco finì, dando così tregua ai suoi muscoli tesi. Si ritrovò in ginocchio a terra la vista doveva ancora riprendersi del tutto, sbattè perciò gli occhi più volte non voleva svenire, non di nuovo, perciò cercò di rialzarsi facendo in modo di trattenere il più possibile la nube tossica che fuoriusciva dal suo corpo.
Lentamente e con molto sforzo ci riuscì perciò si diresse verso l'ascensore di fronte quando sentì qualcuno arrivare alle sue spalle, non fece in tempo a girarsi che Stark l'aveva già presa sotto braccio, tenendola ben stretta a  sé
-"Lasciami..."
Sussurrò lei cercando di spostarlo mentre lo guardava male
-"Senti bellezza non mi da ordini nessuno tanto meno te"
Rispose lui freddo mentre tornavano dagli altri all' interno del salone, Stark la fece sdraiare su un divano, mentre lei scuoteva leggermente la testa odiava quella situazione, si sentiva così debole ed inferiore, lo odiava con tutto il suo cuore, avrebbe voluto ricordare almeno il nome visto che non ne aveva ancora uno. Avrebbe dovuto crearsi un nuovo appellativo, doveva fare qualcosa, non poteva rimanere così per sempre, sentì poi una mano delicata posarsi sulla sua spalla e sussultò leggermente girandosi di scatto verso la persona in questione
-"Ti va di venire con me? Una doccia ti farebbe sicuramente bene"
Natasha le stava sorridendo tranquilla, lei non ricambiò ma si limitò ad annuire alzandosi sentendo lo sguardo glaciale del capitano su di sé, si girò appena e i loro sguardi si Incrociarono sembrava davvero preoccupato ma lui gli fece un mezzo sorriso che ovviamente lei non ricambiò,si limitò semplicemente a fare un cenno con la testa di rimando. Seguì Natasha in silenzio senza dire nulla, poi dopo qualche minuto raggiunsero la sua stanza ed entrò guardandosi intorno incuriosita.
Vide lei porgergli un asciugamano per il corpo ed uno per i capelli, lei li prese per poi seguirla ancora verso quello che doveva essere il bagno
-"fai con comodo tranquilla!"
-"Grazie"
Rispose lei con voce roca mentre entrava nella stanza, era abbastanza grande e comoda, al centro era posta una grande vasca di quelle interrate nel pavimento,  si avvicinò  ed aprì l'acqua per riempire la vasca, posò le sue cose su un armadietto, mentre si spogliava lentamente.

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-"Credo di avere qualche ipotesi su questo fenomeno. Penso che la troppa concentrazione di raggi gamma presenti nel suo corpo la portino... a questi attacchi diciamo di sovraccarica di potenza, perciò essendo che non riesce a controllarla la deve gettare fuori. Anche se ancora non capisco come sia possibile che ne possieda così tanta, ci servirebbe la sua memoria e qualche test"
Il Capitano era a braccia conserte di fronte a Bruce che stava parlando,iniziò a fare avanti e indietro lentamente soppesando le sue parole
-"Io continuo a pensare che possa essere un esperimento dell' Hydra credo che dovremmo aiutarla a ricordare, sempre se ce lo permetterà e cercare di chiarire la situazione"
Disse il Capitano guardando gli altri
-"Sì credo sia l'unica soluzione credi che potrebbe provenire dalla tua stessa epoca?"
-"Perché no? Pensandoci bene l'Hydra in quel momento era più potente che mai. Perciò potrebbe essere benissimo della mia stessa epoca"
Bruce annuì di rimando mentre Stark porgeva ad entrambi un' altro bicchiere, il Capitano rifiutò, mentre Bruce lo prese
-"Penso anche che dovremmo trovargli un nome, se la chiamo bella addormentata di nuovo potrebbe uccidermi con un pugno"
Ridacchiò Stark mentre Bruce scuoteva la testa, Clint impegnato a fare altrettante mentre  il Capitano lo guardava semplicemente male
-"Che musi lunghi"
Sbuffò per poi bere il drink
-"Dovrò preparare una festa un giorno di questi"
Il Capitano lo fulminò con lo sguardo come poteva pensare a divertirsi in un momento come quello? Alcune volte non lo capiva proprio
-"Stark non credo sia il momento adatto"
-"Perché no? Magari aiuterà la ragazza a rilassarsi un po che ne sai?"
Il Capitano sbuffò sonoramente per poi scuotere la testa, era inutile continuare a discutere con lui tanto non l'avrebbe avuta vita, sopratutto se si trattava di feste a casa Stark.
Ritornò poi a pensare alla ragazza che ancora era con Natasha, non doveva davvero essere facile non ricordare nulla del passato, però sicuramente avrebbe cercato di fare di tutto per aiutarla. E  magari avrebbero scoperto qualcosa in più sull' Hydra, qualcosa che potesse essere utile anche a loro per le ricerche che stavano tenendo in quel periodo.

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