L'allenamento

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-"Allora come procede con Capitan Giacchiolo?"
Maeve spostò il suo sguardo gelido sugli occhi marroni di Stark, era un bell' uomo su quello non c'erano dubbi, però era tanto bello quanto irritante
-"Come dovrebbe andare?"
Lui alzò le mani come in segno di resa sentendo la sua risposta brusca, lei scosse la testa continuando a seguirlo per il corridoio, Stark gli diede una piccola gomitata
-"Sai dovresti essere meno scorbutica "
-"Non sono scorbutico okay? Sono semplicemente... stanca va bene?"
Disse quasi ringhiandogli contro
-"Posso capire come ti senti, però devi anche capire che la gente che ti ritrovi intorno è gente con dei sentimenti e che sta cercando di aiutarti. Noi siamo i buoni, noi siamo gli amici, siamo quelli che dovresti trattare in un altro modo. Scusa la franchezza ma è inutile che ti atteggi così prima o poi tutto questo finirà. Fidati di me capirai molto presto che fidarsi delle persone è meglio che tenerle lontane"
Maeve rimase sorpresa dalle parole di Stark, forse era la prima volta che parlava in modo serio mettendo da parte il suo umorismo, le sue parole gli rimbombavano nella testa. Eppure in cuor suo sapeva che lui aveva ragione, aveva ragione su tutto, prima o poi si sarebbe dovuta aprire con loro imparare a conoscerli ed imparare a fidarsi di ognuno di loro. Era tutto vero loro erano i buoni.
Si limitò ad annuire lentamente facendogli capire almeno che lo aveva ascoltato, dopo aver passato qualche porta arrivarono a quella che probabilmente era la sua stanza perché Stark ci si fermò di fronte.
-"Prego si accomodi pure la aspetto qui miss senza parole"
Lei gli fece una piccola smorfia per poi entrare nella stanza, che a parer suo era davvero enorme. Il salotto era immenso e di fronte a lei c'era una grande vetrata che si affacciava sulla città, i mobili erano neri opachi, c'era un grande divano, una TV e la cucina attacca alla sala. Le pareti erano bordeaux ed era un colore che le piaceva davvero molto, camminò verso un piccolo corridoio che portava alla sua stanza. Era grande anch'essa però aveva le pareti nere, l' arredamento bordeaux comprese le coperte del suo letto, il bagno era nella camera e comprendeva una comoda vasca da bagno.
Lentamente aprì l' armadio dove erano già riposti i suoi vestiti, iniziò a spogliarsi per poi mettersi un paio di leggins neri sportivi, una canottiera azzurra e si legò i capelli con una coda alta. Si guardò allo specchio trovandosi di fronte una figura alta e slanciata, forse fin troppo magra per la sua statura, doveva mangiare assolutamente e riprendersi, sospirò per poi dirigersi fuori dalla camera e dal suo appartamento.
Stark non appena la vide fece uno strano sorriso che quasi le sembrò malizioso, però fece finta di nulla, chissà a quante rivolgeva quello sguardo
-"Pronta possiamo andare"
-"Va bene miss serietà"
-"Ma guarda che il mio nome me lo sono ricordato adesso puoi chiamarmi Maeve eh. Non capisco come passi dall' essere così serio all' essere così fastidioso"
Disse lei scuotendo la testa
-"Sono uno Stark Maeve sono capace di tutto io."

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Steve si era preparato mettendosi la tuta da Capitan America ovviamente senza casco, quella sera aveva deciso di aiutarla nel combattimento ma sopratutto a fargli mantenere la calma in quelle situazioni. Sapeva che non sarebbe stato facile e che c'erano molti rischi, però doveva ammettere che avere Stark con lui in quel caso gli faceva comodo, almeno non era da solo se succedeva qualcosa.
Dopo qualche minuto vide arrivare Maeve insieme a Stark, lei era vestita in modo semplice e sportivo, anche se quegli abiti mettevano ancora di più in risalto la magrezza della ragazza.
-"Uh Capitan America in abiti ufficiali oggi"
-"Almeno io non ho bisogno di un' armatura per combattere lo so già fare di mio"
Stark ridacchiò divertito poi Maeve spostò lo sguardo su di lui
-"Da dove cominciamo?"
-"Proporrei di iniziare a combattere di vedere le tue potenzialità e di vedere anche qual' è il tuo limite. Quanto riesci a mantenere la calma in momenti dove la calma non esiste. Comunque sei sicura di volerlo fare?"
-"Sì che lo sono sennò non sarei qui"
-"Bene allora inizieremo con una simulazione di combattimento, tra poco non saremo più soli alcuni ologrammi ci aiuteranno in questa simulazione io combatterò insieme a te. Non appena vedrò che arrivi ad un limiti o sei nel panico ti aiuterò. Stark invece ti spronerà ad arrivare ad un limite, sia a voce che combattendo contro di te"
Lei annuì anche se sembrava essere meno convinta, guardò Stark che iniziava ad indossare l' armatura che si attaccava al corpo come per magia.
Non appena ebbe finito di mettersi l' armatura, Steve posizionò il proprio scudo sul braccio per poi guardare Maeve
-"Pronta?"
-"Sì"
-"Jarvis attiva la sequenza di allenamento tre"
-"Subito"
Rispose la voce robotica di Jarvis a Stark e dopo qualche secondo la stanza che poco prima era grigia iniziò a cambiare aspetto. Intorno a loro iniziò ad ergersi una città a tutti gli effetti, vide lo sguardo incantato di Maeve guardarsi intorno quasi senza capacitarsi di quello che stava succedendo. Dopo qualche secondo vide Stark posizionarsi di fronte a loro di li a poco lo scontro sarebbe iniziato
-"Bene Maeve questo è il luogo dello scontro, tra poco i nemici ci attaccheranno e tu dovrai essere..."
Il capitano non riuscì a finire la frase che un lampo azzurro colpi lo spazio che c'era tra il suo corpo e quello di Maeve, lei aveva fatto un agile balzo verso destra mentre lui si era parato con lo scudo
-"Dovrai essere sempre pronta Maeve"
Disse Iron Man guardando lei che parve leggermente infastidita però cercò di mantenere la calma, fino a che non iniziò a sentire degli spari, vide Maeve iniziare a correre vicino al primo riparo. Lui corse dalla parte opposta nascondendosi dietro un palazzo.

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