38.

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"Oh mio dio! Adoro questa canzone!" esclamo appena alle casse inizia a suonare "el farsante" di Ozuna.

"È la mia preferita" sorride Hector.

"Vieni a ballare allora, no?" rido e tirandolo per un braccio lo porto in pista con me.

Questo ragazzo è ogni giorno più bello, sono senza parole.

"Che c'è?" mi chiese ridendo.

"Niente, non posso guardarti?

"Certo che puoi, anzi tu puoi"

Mi poggia le mani sopra i fianchi per avvicinarmi a lui.

Lo lascio fare, non mi da fastidio, ma tutti i miei sensi sono all'erta perché più di così non gli avrei lasciato fare.

"João mi ha raccontato che ti sei lasciata" mi dice.

"Si, ma preferirei non parlare. Sono qui proprio per non pensarci, non è facile per niente. Sopratutto il motivo per cui mi ha lasciata"

"Hai ragione scusa, non parliamone"

Annuisco.

"Sei bellissima stasera, comunque" mi sussurra avvicinandosi al mio orecchio.

"Solo stasera?" scherzo.

"No hai ragione, sempre. Per quel poco che ti vedo, ovvio"

Okaaaaay adesso sei troppo vicino.

I suoi occhi sono incastrati nei miei mentre continua ad avvicinarsi al mio viso, sfiora il mio naso con il suo e...

"Hector, basta" mi allontano.

Oddio che stupida.

"No hai ragione, perdonami non dovrei approfittarmi di te mentre sei in questa situazione. Scusa" si giustifica subito.

"È...tutto ok. Non ti preoccupare. Vado a cercare gli altri"

Lo lascio lì e torno dai miei amici.

Mi dispiace, non ce la posso fare, io sono innamorata di Kenan. Nonostante sia terribilmente sbagliato.

"Ei! Tutto bene?" sorride Alyssa appena torno da loro.

Non posso fare a meno di notare che sia praticamente abbracciata ad Andrea e sorrido.

"Sisi, tutto apposto"

Mi avvicino a João e lo abbraccio.

"Cos'è questo affetto?" ride.

"Mi sei mancato, stupido" sorrido.

*

"Direi che è l'ora di andare"

Qualche oretta dopo siamo tutti stanchi morti, quindi si, è  decisamente l'ora di andare a casa.

"Ovviamente voi venite da me" dico a Hector e João.

"Ma no tranquilla, possiamo stare in hotel" mi disse il portoghese.

"Non ci pensare nemmeno, andiamo a casa dai"

"Sissignora" mi prende in giro Hector.

Saluto Dusan, Andrea e Alyssa (che evidentemente si sono trovati molto bene visto che stanno andando via insieme) e mi avvio a casa accompagnata da João e Hector.

"Allora, vi preparo alcune cose per dormire. Gli asciugamani sono nel mobiletto nel bagno. Ditemi se vi serve qualcosa"

"Grazie, princesa" mi ringraziò il mio migliore amico.

"Sistematevi, io vado a fare una doccia veloce"

Lascio i ragazzi alle loro cose e mi chiudo in bagno per lavarmi e indossare il pigiama.

Poi esco e vado a dare loro la buonanotte.

"Sono stanchissima, a domani ragazzi. Buonanotte"

Dò un bacio sulla guancia ad entrambi.

Si, mi sento terribilmente in imbarazzo per quello che è successo con Hector. Ma in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri.

Pensavo di essere stanca, ma dopo 2 ore a rigirarmi nel letto, proprio non riesco ad addormentarmi.

Quindi mi alzo per andare a prendere un bicchiere d'acqua.

"Neanche tu riesci a dormire?"

Per poco non urlo e sobbalzo dallo spavento.

"Hector...vuoi farmi morire"

"Scusa, non volevo spaventarti" ride.

"C'è poco da ridere, ho rischiato l'infarto. Perché non sei a letto?"

Lui fa spallucce.

"Non riesco a dormire, tu?"

"Idem" rispondo.

"Mi dispiace per prima, non avrei dovuto provare a baciarti" mi disse.

"Sta tranquillo, sul serio, non è stato nulla"

Annuisce silenzioso.

"È che mi piaci Raquel, davvero. Non ti vedo mai, ma ogni volta che venivi a trovare João me ne rendevo conto sempre di più. Non solo sei bella, ma sei pura, sei sensibile, hai tutto quello che amo in una ragazza e mi sono quasi illuso che anche io potessi piacerti..."

Sorrido.

"In realtà mi piacevi l'anno scorso, chiedi a João, ero ossessionata da te. Solo che poi mi sono innamorata di Kenan, e adesso non so che fare perché so che tra di noi è finita per sempre stavolta"

"Ti piacevo?!"

Annuisco e rido per la sua espressione.

"Cazzo era così facile...dovevo solo arrivare prima del biondino!" scherza.

"Hector!" rido.

Lui si blocca guardandomi ridere.

"Perché devi abitare così lontana? Non mi vuoi, ma se potessi vederti tutti i giorni sicuramente riuscirei a conquistarti con il mio fascino e la mia baby face"

"Sei un cretino, davvero"

"Se continuiamo così svegliamo João, andiamo in camera e parliamo un po' visto che non riusciamo a dormire"

"Si, ok"

Ma si dai, magari riesco a conoscere qualcosa in più su di lui.

Senza te, non è abbastanza || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora