Teardrop

1K 95 46
                                    


Passavano le settimane senza che me ne accorgessi e, nonostante chiunque avesse preferito un aggettivo come 'tragica,' io avevo valutato la situazione generale come 'buona'.

Il litigio con Cecily non aveva ancora visto né vinti né vincitori, dato che non osavamo rivolgerci la parola e, quando una delle due si trovava in camera, l'altra aspettava pazientemente il suo turno per entrare, eppure nel frattempo ero riuscita a scusarmi con Bryan.

"Non potete continuare in questo modo.
O risolvete o mi faccio cambiare stanza!" aveva esclamato Mary un pomeriggio rivolgendosi a entrambe, ottenendo solo qualche sbuffo infastidito e cenni di dissenso in risposta.

Al faceva di tutto per mantenersi in una posizione neutra e gli ero infinitamente grata per questo, mentre Charlie mi tartassava ripetendomi quanta negatività emanesse Cecily con un semplice sguardo e quanto si fosse comportata in modo egoista e terribilmente ingiusto con me.

Dal canto suo, il professor Neville non aveva potuto non notare un mio drastico cambio d'umore e, come giusto che fosse, aveva fatto le sue ricerche ed era venuto prontamente a parlarmi e consigliarmi, finendo per annullarmi la metà degli esami visto che "sei davvero molto giù, rilassati Rosie e prenditi tutto il tempo necessario. Qualche voto in meno non diminuirà di certo la tua bravura e intelligenza."

Naturalmente avevo obiettato con tutta la forza che avevo in corpo: come potevo solamente pensare di non avere abbastanza valutazioni nella sua materia? Dopotutto si parlava di me, di Rose Weasley!

Fortuna o sfortuna che fosse, Neville non si rimangiò le parole e non mi lasciò altra scelta se non quella di obbedire, seppur controvoglia.

In tutto ciò, i tre pomeriggi settimanali dedicati alle prove di canto con Malfoy, risultavano addirittura "piacevoli", se si escludevano i quasi quotidiani bisticci che affrontavamo o la sua testardaggine acuta in quanto si opponeva a ogni mia scelta riguardante l'esibizione a fine
anno.

Continuavo imperterrita a detestarlo.

«Non riesco a crederci.»

Camminavo per il corridoio quasi deserto del secondo piano, quando fui costretta a fermarmi di botto.

«Cosa è successo?» domandò una voce che conoscevo fin troppo bene.

«Guarda qua!» esclamò l'altra, la quale mi era altrettanto familiare. «Guarda cosa hanno ricevuto i miei genitori ieri sera!»

Ci fu un attimo di silenzio, nel quale io mi nascosi meglio e tesi ancora di più l'orecchio.

«Ne sei assolutamente sicura?»

«Mary, ti sembra che io stia architettando tutto, forse?»

«Non so Cecily, sembra che tu voglia gettare altra benzina sul fuoco..» azzardò la mia migliore amica.

«Mi credi davvero così cattiva? Io ero pronta a scusarmi con lei per tutto quello di cui mi ha accusato e anche per ciò che ha detto di Bryan in vista delle vacanze di pasqua, dato che non ci saremmo viste per due settimane, ma adesso se la vedrà con me..
Non pensavo fosse capace di una cosa simile nei miei confronti e di quelli della mia famiglia! Quella ragazza è una vipera!»

«No, Rose non è affatto una vipera! Non si sarebbe mai abbassata a tanto! Certo, è ancora molto arrabbiata, ma non scriverebbe mai una lettera piena di insulti verso di te per poi indirizzarla ai tuoi genitori! Questo te lo garantisco.»

«Certo, difendila pure.. ma questa è la sua scrittura, non c'è dubbio. E ora ha firmato la sua condanna..»

«Ma, aspetta! Cerca di ragionare..»

EchoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora