Capitolo 13

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ZOE'S POV

Rimasi a fissarlo per qualche secondo, incredula.
Sebbene lo avessi visto solo una volta, ricordavo ogni particolare del suo viso perfetto. I suoi capelli erano posti alla rinfusa,come se li avesse torturati fino a quel momento con le mani.
Gli occhi erano luminosissimi, seri, e contenevano una serietà che non avevo visto in lui la volta precedente.
-Cosa diavolo ci fai qui? Maria non ti ha detto...-non potei finire la frase perché mi interruppe.
-Sono qui proprio per quello che mi ha detto Maria.-la sua voce era roca e bassa, ma sembrava controllata a stento.
-Posso entrare?-chiese.
Mi guardai intorno come se potessi trovare la risposta chissà dove e per qualche ragione, arrossii.
-Sono sola.-spiegai. Era notte, la casa deserta e non conoscevo Ethan.
Ethan alzò le sopracciglia,poi assunse un'espressione estremamente ferita.
-Non ti fidi di me.-sussurrò, tra una domanda e un'affermazione.
Perché avevo perso ogni fermezza di fronte a lui? Volevo solo che entrasse e che parlasse con me,ma dovevo essere impazzita. Fino a poco prima avevo deciso di non vederlo più: non era stato granchè con me, o almeno così mi era stato detto.
Ethan mi guardò intensamente.-Ascoltami, Zoe. Per favore, fidati di me. Voglio solo parlarti, non ti metterò in difficoltà,non mi avvicinerò se non vuoi. Voglio solo una spiegazione.-i suoi occhi erano limpidi,chiari come il sole. Potevo vedere che era sincero, qualsiasi cosa avesse fatto in passato, in quel momento non mentiva.
Presi un profondo respiro e annuii, aprendo di più la porta per farlo entrare.
Conosceva la casa perché si diresse in salone senza che gli dicessi dove fosse. Aspettò di fronte al divano che gli dicessi di sedersi.
Quando lo feci, si mise a sedere lentamente, e io lo imitai, rimanendo però a debita distanza da lui. La cosa non gli sfuggì perché la sua espressione si tese.
-Voglio sapere perché non vuoi più vedermi.-domandò, fissandomi come se ne dipendesse la sua vita.
-Cosa ti hanno detto?-continuò.
Aggrottai le sopracciglia.-Perché, c'è forse qualcosa che mi potrebbero dire che mi allontanerebbe da te?-domandai, cercando risposte.
Inaspettatamente, dopo qualche secondo, sorrise.-Sei sempre la solita.-disse,scuotendo la testa.
Arrossii, per qualche ragione i miei pensieri non erano coerenti. Di nuovo, quando ero con lui, mi sentivo più inquieta e confusa del solito.
-Te lo chiedo perché mi eri sembrata disposta a rivedermi,poi però Maria mi dice in quel modo...non capisco.-
Non lo guardavo,perchè si era fatto più vicino sul divano. Perché il cuore batteva come per uscirmi dal petto?
-Mio padre non era contento di sapere che eri venuto.-mormorai.
Passò qualche secondo.-Teme solo per te, per la tua memoria.- ribattè.
Fui costretta a guardarlo,ma mi sorpresi quando vidi che ormai era a pochi centimetri da me.
Sussultai stupita, ma non riuscii a distogliere lo sguardo dal suo: era come una calamita.
-E poi...-ripresi,ma mi interruppi,incerta se continuare o meno.-Poi...-
-Per favore, dimmelo.-pregò.
Sospirai, persuasa dal suo tono pulito.-Anche Luke mi ha detto che non ti sei comportato bene.-sussurrai. Sapevo che non gli avrebbe fatto piacere,ma non mi aspettavo la sua reazione.
Scattò in piedi come una furia, la mascella tesa e i pugni serrati.- Quel bastardo!-esclamò.
Cominciò a camminare avanti e indietro,forse per calmarsi,ma non capivo tanta rabbia.
Sia Luke che Ethan erano bei ragazzi,perciò mi sembrava una domanda fuori luogo considerando che la ragazza ero io, eppure la chiesi ugualmente.
-Eravamo in una specie di triangolo amoroso,noi tre?-non appena le parole mi uscirono di bocca, me ne pentii. Era la domanda più stupida del mondo: uno come Ethan, il ragazzo più bello che avessi mai visto...che si interessava a me?
Ethan si bloccò sui suoi passi e mi guardò col fuoco nello sguardo. Fece per avvicinarsi,ma io mi alzai di scatto mettendo una distanza tra noi. Il mio comportamento lo sorprese.
-Hai paura di me?-domandò, incredulo e ferito.
La sua espressione seria e addolorata mi fece cingere il cuore.
Non avevo paura di lui, o meglio, sì, ma non nel senso che credeva lui.
Scossi la testa, indietreggiando.
-Perché ti allontani?-mi chiese dunque, avvicinandosi ancora.
-Vattene.-mormorai,non riuscendo più a sostenere il ritmo impazzito del mio cuore.
Si arrestò sui suoi passi,così feci io. Ci guardammo per minuti,lui sembrava scioccato. C'era troppo dolore nei suoi occhi,un dolore che non potevo gestire.
-Io...-continuai,sempre più emozionata. I miei occhi si riempirono di lacrime.-Io non posso vederti più,da quando sei venuto, io...-mi bloccai per la millesima volta, sempre più in difficoltà.
-Non...-cominciai, le lacrime scesero sulle guance.-Non riesco a smettere di sentirmi inquieta, quando ti vedo. Mi sento...agitata, il cuore batte troppo forte e io...non so chi sei.-continuai, sempre più scossa.
Dovetti tacere, però, quando Ethan si fece deciso verso di me. Di riflesso indietreggiai,ma mi fermai quando sentii il muro dietro la mia schiena.
Ero in trappola, ma era la prigione migliore del mondo. Lui fu su di me, assolutamente troppo, troppo vicino.
Guardai a terra, imbarazzata,incapace di controllare le mie emozioni.
-Zoe.-mi chiamò,io scossi la testa.
-Zoe,ti prego,guardami.-pregò,ma io tenni gli occhi bassi.
Con la mano mi prese il mento e una scossa di elettricità mi attraversò da capo a piedi.
Quando i miei occhi entrarono nei suoi, sentii un brivido lungo la schiena. Lui mi osservava come se fossi un'opera d'arte, mi persi del tutto nei suoi occhi caramellati.
Lentamente, mi asciugò le lacrime.-Non piangere, ti prego.Non devi piangere.-sussurrò al mio viso, il suo profumo era dappertutto,la mia testa vorticò.
-Non eravamo in nessun triangolo amoroso.-continuò,cercando di mantenere il suo tono pacato.
-Niente del genere.-concluse,più deciso.
Continuai ad osservarlo,non lessi traccia di bugie sul suo viso delineato, nei suoi occhi meravigliosi: osservai ciglia lunghissime contornare quelle gemme come fossero due quadri splendidi.
-E tra noi? C'è stato niente tra noi?-ebbi il coraggio di mormorare.
I suoi lineamenti si tirarono, torturò il suo labbro inferiore poi chiuse per un momento gli occhi,portando le mani ai lati della mia testa. Il mio cuore stava letteralmente impazzendo mentre osservavo le sue labbra piene e bellissime a pochi centimetri dalle mie.

ETHAN'S POV

Tenni gli occhi chiusi per qualche secondo nel tentativo di controllarmi,ma non ero certo di poterci riuscire. Quando li riaprii, Zoe stava fissando le mie labbra.
Non rendere tutto più difficile,amore mio, pensai.
Come se mi avesse sentito,mi guardò negli occhi, quel blu profondissimo mi scrutava in cerca di risposte. Il suo odore incantevole era ovunque intorno a me, la sua bocca vicinissima alla mia.
Troppo vicina: non avrei voluto far altro che togliere quella piccola distanza e baciarla, baciarla con tutto il mio amore,con tutto il desiderio che sentivo.
-Da quello che mi hai detto che senti quando mi vedi, forse puoi intuire la risposta.-
Ciò che aveva detto aveva riempito il mio cuore di speranza, ma sapevo di non poterle dire di più.
La sua espressione si fece consapevole,ma lessi tanta paura nei suoi occhi. Senza pensare, portai una mano ad accarezzarle il viso: non potevo credere che era lì,tra le mie mani. Non dissi nulla, la tirai a me e la abbracciai con decisione,eppure con gentilezza. Portai le labbra al suo orecchio.
-Per favore, Zoe, impara a conoscermi.-le mie stesse parole mi ferivano,ma cercai di non dar loro peso.
-Per favore,non credere a nessuno e senti solo il tuo cuore.- pregai.
Zoe rimase immobile per un secondo, poi, colmandomi il cuore di gioia, portò le braccia intorno a me, stringendomi con decisione.

Eccolo!!!!
Spero vi piaccia fatemi sapere! :) :)
Un bacio!

Enchained (Sequel di Abduction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora