Capitolo 32

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ZOE
Mi accasciai sul letto, distrutta.
Non potevo credere che tutto quello stesse succedendo proprio a me.
Non avevo vie d'uscita e ne ero consapevole, l'unica cosa che potevo fare era assecondare Luke. Diceva di amarmi; il pensiero mi faceva venire la nausea, ma forse, se lo avessi pregato, se avessi cercato di parlargli col cuore in mano...mi avrebbe ascoltato. Dovevo dirgli la verità  sul bambino; era l'ultima carta che avevo da giocarmi.
Gli mandai un messaggio, lo invitai ad un bar vicino casa mia, avevo bisogno di un       posto neutro per parlare in tranquillità. La sua risposta fu secca ma affermativa perciò mi preparai per incontrarlo. Mi osservai allo specchio, decisa. Dovevo essere forte per me, il bambino... Ed Ethan.
Lo stavo salvando, dovevo, perché lo amavo più di chiunque altro.
Quel bacio mi aveva distrutto, ero certa del fatto che mai avrei potuto dimenticare il mio amore per lui. Anche quando lo avevo effettivamente dimenticato, era tornato, più intenso di prima. Lui era semplicemente l'amore della mia vita.
Luke già mi aspettava sulla porta.
-Ciao, bellissima.- disse, facendomi rabbrividire. Finsi un sorriso ed entrammo nel bar, sedendoci.
-Il tuo messaggio mi ha fatto un immenso piacere.-
Sorrisi di nuovo e lo guardai con un'espressione attenta.
-Devo chiederti un favore.- presi un lungo respiro.
-Io...-lo guardai con le lacrime agli occhi.-Sono incinta, Luke. Dunque, per favore...-
Ma non mi diede il tempo di continuare.
-Cosa?-il suo viso era livido.
Immediatamente percepii di aver fatto un errore madornale. Avrei dovuto mantenere il segreto,ma  nel giro di qualche mese sarebbe stato comunque ovvio a tutti. Per questo non avrei più potuto vedere Ethan, mai più.
Luke aveva la mascella serrata.-Non voglio che tuo figlio sia di quello lì. Voglio che sia nostro.-
Il mio cuore sprofondò nel petto, lo stomaco si chiuse in una morsa.
Era completamente pazzo. I suoi occhi erano glaciali, lucidi, senza vita.
Era una persona disturbata, e io, non ricordando nulla, lo avevo lasciato avvicinare.
Ma non gli avrei mai permesso di far male a mio figlio.
-È mio figlio. E con te, non voglio avere niente a che fare.- misi in chiaro. Era palese che la carta della compassione non avrebbe funzionato. Era rimasto impassibile di fronte alle mie lacrime e preghiere.
Aggrottò le sopracciglia, poi rise amareggiato.
-Sono quasi stufo di ricordarti cosa farò se non starai con me.-
Serrai la mascella.-Se sei umano, non puoi minacciare un bambino.- gli feci notare.
-Ma posso minacciare il padre. Che vuoi fare, tenere il bambino? Pensi che Ethan non lo scoprirà?-
Aveva ragione, lo avrebbe scoperto.
In quel momento mi venne un'idea.
-Glielo dirò. Non staremo insieme,ma lui ha il diritto di crescere suo figlio.-
-Scordatelo.Non voglio niente che possa rendere felice quello lì.-
Sbattei una mano sul tavolo frustrata.
-Dimmi cosa vuoi,allora, una volta per tutte, bastardo.-
Alzò un sopracciglio, sembrava divertito.
-Wow, spero fortemente che tu sia così aggressiva anche a letto.-
Arrossii di rabbia.- Non verrò mai a letto con te, o dovrai sopportare le mie grida e i miei calci perché mi ribellerei con ogni frammento di forza che ho. Che sei un pezzo di merda lo avevo capito, ma vuoi addirittura arrivare a violentarmi?-
Non era più divertito. Il suo viso ora emanava solo rabbia.
-Non esagerare,Zoe.-minacciò.
-Ti ho chiesto che vuoi, una volta per tutte.-
Mi guardò a fondo.-Voglio che vieni a vivere con me. Tra qualche mese diremo che sei incinta...di mio figlio.-
-No!- gridai, qualcuno si voltò a guardarmi stupito. Non me ne curai.
-Questo mai.-
-L'alternativa la conosci.-mi ricordò.
Tenevo i pugni così stretti che mi facevano male le mani. Non avevo mai desiderato la morte di qualcuno come in quel momento.
-Dici di amarmi..-sussurrai, la voce rotta.-Non ti vergogni nemmeno un po'?-
Per la prima volta, la sua maschera di freddezza si scalfì, perciò continuai.
-Mi stai rovinando la vita. Mi stai togliendo la voglia di vivere e io non posso fare altro che odiarti, con tutta me stessa, così come amo Ethan con tutta me stessa. Lui ha fatto molti errori, ma è la persona migliore che conosca.  E tu? Ti fai coprire dai tuoi amici poliziotti, ma sei solo un bastardo. Sei la persona peggiore che abbia mai incontrato. Eppure sono pronta a sacrificarmi per Ethan perché lo amo così tanto. Dunque, non mi avrai mai. Sarà sempre e solo Ethan.-conclusi.
Luke era allibito, ma i suoi occhi erano di nuovo gelidi.
-Ti avrò, invece.-disse semplicemente.-È una promessa.-concluse, alzandosi.
Mi guardò un'ultima volta poi uscì dal locale, lasciandomi distrutta sul tavolo.

ETHAN

Non avrei smesso di lottare per lei. Del resto non era esattamente quello che mi aveva insegnato? È difficile, sembra impossibile, ma bisogna farlo.
Zoe mi amava e io avrei scoperto cosa mi nascondeva con tanta cura.
Bussarono distraendomi dai miei pensieri.
-Avanti!-
Ad entrare fu Vera. Per poco non alzai gli occhi al cielo.
Si sedette senza dire una parola e mi guardò. Era arrivato il momento di finirla.
-Vera, non voglio che tu venga più.-le dissi categorico, osservando i suoi occhi truccatissimi.
La sua espressione si fece confusa e indispettita.-Cosa?-
Presi un respiro profondo.
- Non provo niente per te, il nulla più totale.-ammisi.
Sembrava che l'avessi colpita.-È solo sesso, Ethan, non devi provare niente.-mi fece notare.
Scossi la testa.-Si invece. Non posso fare sesso con qualcuno che...-
Non mi fece finire.-Fino ad oggi non hai avuto problemi.-
Sospirai.-Ho sempre pensato a lei, anche quando ero con te.Ecco perché ci riuscivo.- confessai. Sapevo che le mie parole erano crude, ma era la verità.
Arrossì di rabbia.-Non mentire,Ethan.-
Mi venne da sorridere.-Non è colpa tua ma è la verità. Amo Zoe, mi dispiace. Solo lei. Sempre lei.- ammisi finalmente.
Alzò un sopracciglio.-Quella non ha niente di speciale.- ribattè. -È ordinaria, scialba.Non ha nulla più di me.-
La guardai attentamente.-Per me ha tutto. Per me è tutto. Tu, le altre... Non esistete più. C'è solo lei.-
La sua espressione era offesa.
-Perciò ti prego, vai. Mi dispiace averti usato.-
Scattò in piedi, furiosa.
-Se credi che finisca qui non mi conosci bene.- afferrò la borsa e corse fuori, sbattendo con forza la porta dietro di sè.

Enchained (Sequel di Abduction)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin