「 ✦ Amore Grazie A Una Scomessa✦ 」 SaneGiyuu

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TOMIOKA POV;

Mi senti come una volata di vento che mi viene contro quando senti quelle sue ultime parole... 'ti amo'...

Le uniche due parole che messe insieme non mi sarei mai aspettato di sentire da lui, dopo tutto quello che è successo.. non so più se credergli.. sta dicendo la verità? O è un'altra bugia? Non lo so.. non lo guardato neanche per un secondo.. non volevo mettermi a piangere, perché io so che se lo guardavo, lo guardavo negli occhi, mi sarei ricordato tutto e sarei scopiatto.. ormai quei occhi viola sono macchiati di dolore..

Non potei fare nulla ormai era troppo lontano.. rimasi li impalato non sapendo come reagire... non ci sto capendo nulla... e se fosse sincero? O sta ancora fingendo per quella scommessa?.. I-io n-
I miei pensieri furono fermati dal rumore di una notifica proveniente dal mio cellulare, cazzo Sabito e Makomo.. corsi fuori dall'aula e andai da Sabito e Makomo che mi stanno aspettando fuori da scuola, Makomo era leggermente preoccupata mentre Sabito sembra più seccato e impaziente

Tomioka: scusate...

Dissi tra respiri pesanti, presto ripresi il mio respiro ed alzai il mio sguardo verso di loro, Makomo mi guardava con uno sguardo dolce e comprensivo... mentre Sabito sempre seccato ma più calmo..

Makomo: tranquillo
Sabito: dai andiamo!

Disse mentre inzio a incamminarsi così io e Makomo lo seguiamo da dietro.

...
Sabato 16 novembre*
Ore 21:43*

Si certo c'è la faccio a prendermi cura di me stesso! Conosco la zona perfettamente! Esco solo per una passeggiata! Si certo! Mica mi sono perso in una zona di questa città che manco sapevo che esisteva!

Pensai tra me e me mentre giravo per i vicoli di questo quartiere, da quello che sembra è malfamato.. perfetto! Sono ufficialmente fottuto se non ne esco da qui entrò mezz'ora

Pensai ancora, strinsi di più le braccia attorno al mio stomaco.. si sente che è inverno.. usci ancora una volta da un vicolo trovandomi sempre la stessa scena, tre vicoli, uno a destra, una a sinistra e l'altro avanti, il vicolo a sinistro dove c'è la luce, il vicolo a destra dove c'è l'oscurità e il vicolo in avanti con le luci che mal funzionano... sospirai ancora una volta, ormai la scena è sempre la stessa... sembra un loop... presi il mio cellulare dalla tasca dei pantaloni, non c'è ancora segnale... non riesco a chiamare nessuno... feci un altro sospiro e poi decisi di andare nel vicolo di sinistra, verso la luce...    

Ah! Finalmente! Riuscì ad uscire da quel loop dei vicoli! Finalmente arrivai in una piazza! Ah! Le luci! I bar! La gente! Gli edifici! 

Feci un altro passo sentendomi finalmente libero da quell'inferno e libero di poter andarmene a casa mia ma proprio quando feci quel passo senti delle forti risate di uomini, i classici uomini che stanno svegli fino a tardi all'interno di un bar per bersi una birra, che a volte li vedi cacciati fuori dai bar o che dormono sul ciglio della strada per colpa della troppa birra. 
Girai il mio sguardo per dare un'occhiata e li proprio nel tavolo di fuori vidi quattro omoni, tutti e quattro con un bicchiere pieno di birra, l'aspetto è lo stesso, pancia da birra e camicetta con i primi bottoni sbottonati mostrando i loro peli del petto.. che schifo. 
Spero che non diventerò mai cosi... be' nessuno merita di diventare così... loro sono dei falliti, infelici di quello che hanno... non voglio che nessuno che conosco diventa cosi, tutti devono essere felici. 

Feci un altro passo avanti ma a malincuore uno di quei omoni mi noto e disse qualcosa che non capì, alzò il suo bicchiere di birra indirizzandolo a me facendo si che anche gli altri mi notarono... cazzo.. mi impalai un attimo, non sapendo cosa fare.. senti il rumore delle sedie che si spostavano e poi delle cupe risate interrotte da dei singhiozzi, avvicinarsi sempre di più a me... provai a camminare via per sfuggire da quella situazione ma qualcosa, quelle parole, mi fermarono...