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<<Un brindisi alla mia adorata e coraggiosa sorellina!>> urlò felicemente Kondo, mentrei suoi uomini alzavano i bicchieri e urlavano felicemente

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<<Un brindisi alla mia adorata e coraggiosa sorellina!>> urlò felicemente Kondo, mentrei suoi uomini alzavano i bicchieri e urlavano felicemente.

Alla sera, dopo che tutto tornò alla normalità, Kondo decise di dare una festa e pagare l'agenzia tutto fare invitandoli a cena insieme alla Shinsengumi.

<<Tuo fratello ha intenzione di farti diventare la prima donna della Shinsengumi>> le disse Hijikata, mentre versava un'imbarazzante quantità di maionese nel suo piatto.

<<E farla diventare il nuovo membro dei ladri delle entrate fiscali?>> esclamò ironicamente Gintoki, seduto alla destra di Kosaru.

Kosaru ridacchiò a quella battuta, sopratutto dopo aver notato gli sguardi infastiditi dei suoi adorati fratelli. <<Credo che non toccherò una katana per un po'...>>

<<Quindi rifiuti?>> le disse Kondo, che sembrava stranamente deluso. <<Ed io che ero pronto a farti diventare il mio nuovo braccio destro!>>

<<Nah... non sono portata alla vita da samurai, non voglio diventare come voi>>

<<Gli uomini che abbiamo arrestato hanno detto il contrario>> si intromise Sougo. <<Hanno persino detto che il tuo stile di combattimento era simile a quello di Hijikata. Silenzioso e micidiale>>

Il diretto interessato sputò un po' d'acqua e ridacchiò nervosamente. <<MA FALLA FINITA!>> sbraitò <<È stata solo fortuna la sua...>>

<<Che c'è Mayo-Boy? Hai paura che possa batterti?>> sorrise mettendosi a braccia conserte.

<<Uhh!>> ridacchiò Sougo <<Se fosse così allora la tua carriera è finita, Hijikata!>>

<<Oggi è la volta buona che ti faccio chiudere quel becco!>> lo minacciò nuovamente il fumatore incallito.

E come si aspettava ricominciarono a litigare, come ogni giorno. A dire il vero questo la rassicurò un po'. Finalmente non sarebbero stati più con fiato sul collo e forse poteva dire di aver ritrovato la tranquillità che tanto desiderava.

Più tardi decise di lasciare quella sala, oramai erano quasi tutti troppo brilli per esprimere paroli decenti senza buttare la testa sul tavolo. Aveva bisogno di un po' d'aria e così si ritrovò nel giardino della Shinsengumi a contemplare l'acqua del laghetto, appoggiandosi alla colonna di legno.

<<Ahh... il gorilla ne ha combinata un'altra delle sue>> annunciò Gintoki raggiungendola. Si sedette sulla staccionata ed appoggiò la schiena contro la colonna.

<<Mmh... vediamo. Si è avvicinato troppo a Otae?>> ridacchiò immaginando la scena.

<<Già, quella squilibrata...>>

Kosaru si abbassò alla sua altezza e sorrise divertita quando notò che le sue gote rosse dovute all'alcol. <<Credo che dovrei prendere un po' da lei, sai? È così forte...>>

<<Ah, risparmiatelo. Abbiamo già due personaggi femminili così, almeno tu...>>

<<Cosa?>> corrugò le sopracciglia, cercando di essere seria nonostante si stesse divertendo molto <<Ti- ti piacerebbe se non lo fossi?>>

Gintoki si voltò lentamente versò di lei, sbatté i suoi occhi da pesce lesso senza aprir bocca. E fu allora che Kosaru si sentì incredibilmente in imbarazzo. Perchè le era venuto in mente un pensiero del genere? <<Sto scherzando...>> si schiarì la voce <<Non deve mica interessarti cosa voglio diventare, no? Anche se dovrei prendere un po' di lezioni da Kagura sulla difesa personale...>> sorrise toccandosi la gamba destra.

Iniziò ad alzare lentamente la gonna lunga e scoprire un po' di pelle. <<No, ferma! Ferma!>> le disse Gintoki strappandole via le mani di dosso, per poterla ricoprire di nuovo. <<Cosa fai? Vuoi farci uccidere per caso? Se avevi così tanta voglia di farlo, potevamo->>

Kosaru gli tirò un pugno in testa per la vergogna e si allontanò un po' da lui sconvolta.<<Sei un vero pervertito! Non era questo quello che volevo fare!>> sbraitò mostrandogli una cicatrice e Gintoki abbassò lentamente lo sguardo. <<Se loro sapessero che mi hanno fatto del male quella notte, ucciderebbero quei due anziani. Perciò credo che la custodirò come un segreto e imparerò a difendermi per bene, prima o poi>>

<<Mhh>> annuì Gintoki appoggiando la testa contro la colonna di legno e rimase in silenzio per qualche minuto.

<<Però non era male quello che stavi per->>

<<GIURO CHE SE DICI UN'ALTRA PAROLA, TI SOFFOCO NELL'ACQUA!>>

E la serata terminò presto. Gintoki tornò a casa con un bernoccolo in testa e Kondo andò a dormire con il volto quasi completamente sfigurato.

Daylight ✲ |Gintoki x reader|Donde viven las historias. Descúbrelo ahora