Una notte di silenzi e poche informazioni non bastarono a Kondo, voleva sapere che cosa fosse successo. Perciò il mattino successivo, dopo che la sua dolce sorellina aveva lasciato la Shinsengumi alle prime luci dell'alba, decise di seguirla senza interpellare Hijikata e Sougo.
Forse per la preoccupazione o per pura ricerche di prove, si nascose dietro ogni siepe che incontrava pur di non farsi scoprire dalla sua dolce scimmietta. Sapeva che lei si sarebbe infuriata se lo avesse visto sbucare all'improvviso, perciò rimase a debita distanza quando entrò a casa della sua amica Otae.
<<Allora?>> la sentì dire prima ancora di entrare dentro. <<Come sta lui?>>
L'amica fece spallucce, facendole poi largo senza aggiungere altro, piuttosto ci pensò il suo raffreddore a rispondere un forte starnuto.
Preso da un momento di gelosia improvvisa, Kondo iniziò a domandarsi per quale motivo sua sorella aveva parlato al maschile. Chi era lui di cui aveva chiesto? Era lui che l'aveva ridotta in quel modo? E perchè si trovava a casa di Otae?
Le continue domande lo fecero distrasse, così quando si risvegliò dai pensieri, pensò a saltare oltre il muro del giardino e nascondersi come meglio poteva per non farsi vedere dalle persone presenti in casa.
La porta era spalancata, lasciando arieggiare la sala e il corpo dell'uomo in questione. Una chioma argentata spuntava da sotto le coperte e le bende che gli ricoprivano metà della testa. Perciò quando si rese conto che la sua dolce sorellina si era seduta davanti a lui, cacciando gli strumenti per potergli curare le ferite, qualcosa lo bloccò da urlare e farla andare via.
Quello era il tipo dei tutto fare? Gintoki Sakata? Proprio quell'uomo che adesso si era messo faticosamente seduto, macchiato da una scia rossa che si intravedeva da sotto le bende della schiena?
Per qualche strana ragione l'agitazione e la gelosia da fratello maggiore di Kondo, iniziò a scemare per via della curiosità. A mano a mano che Kosaru si avvicinava di più a Gintoki, il cuore pareva voler scoppiare.
Poi fu la fine. La mano dell'argentato accarezzò delicatamente la spalla bendata di sua sorella e quest'ultima, con sguardo cupo dalla tristezza si lasciò cullare dalla mano, fino a quando non appoggiò la guancia sul suo palmo.
Kosaru chiuse gli occhi per un po', poi si ritrovò ad osservare lo sguardo di Gintoki, che dopo un po' la rapì in un abbraccio, stringendola contro il suo petto.
E come se il mondo gli fosse crollato addosso, Kondo si alzò lentamente in piedi, allontanandosi senza riuscire a formulare un pensiero decente.
Una volta tornato alla Shinsengumi, senza rendersi conto di dove lo stesse portando la testa, le sue gambe si fermarono davanti alla porta dell'infermeria. Lì dove la sua sorellina lavorava e studiava, adesso c'era una porta chiusa da due giorni.
<<Si é messa un bel guaio eh?>> il fumo della sigaretta di Hijikata lo raggiunse immediatamente e solo allora si accorse che il suo compagno era rimasto lì ad aspettarlo chissà da quanto tempo. <<Vi ho sentiti discutere ieri sera>>
Kondo gli rivolse uno sguardo preoccupato e grattò la testa nervosamente. <<Credo di averla persa per sempre la mia sorellina. L'ho vista innamorarsi del Tutto Fare davanti ai miei occhi>>
Hijikata annuì aspirando ancora una volta l'aria della sua sigaretta. <E così lo hai scoperto>>
<<TU LO SAPEVI?>>
<<L'ho visto con i miei occhi>> continuo a borbottare, mentre si allontanava. <<Faresti meglio a parlargliene con calma, se non vuoi perderla sul serio>>

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Daylight ✲ |Gintoki x reader|
FanfictionKosaru Kondo, sorella del comandante della Shinsengumi, ha deciso di cambiare aria e vita, trasferendosi da fratello e dai suoi amici storici Hijikata e Sougo. Qui inizierà la carriera come medico della polizia, incappando di tanto in tanto nelle lo...