Un compleanno indimenticabile

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"Touch me ,It is so easy to leave me all alone with the memory of my days in the sun, If you touch me you'll understand what happiness is. Look, a new day has begun!" Ignazio concluse la canzone quasi sussurrando, per tutto il tempo non aveva smesso di guardare Maria che si era affacciata alla finestra e aveva le mani davanti alla bocca per coprire lo stupore, o i singhiozzi visto che non la smetteva di piangere. Era passato un anno dall'ultima volta che l'aveva vista e adesso la trovava più bella di sempre. 

"Picciridda mia...scendi che ti canto tanti auguri" Disse lui mentre le sorrideva e continuava a guardarla. Maria appena sentì quelle parole rise e di corsa si staccò dal cornicione della finestra e iniziò a scendere le scale, non ci poteva credere che lui era li, solo per lei. Si sentiva una stupida per aver dubitato del suo Ignazio, si perchè nonostante tutto quello che era successo in quell'anno lui era ancora il suo Ignazio. Infondo un anno non può cambiare le persone cosi tanto e lui era ancora quello di una volta, almeno cosi sembrava. Arrivò in cucina in un batter d'occhio, aveva il fiatone perchè aveva fatto le scale di corsa ma poco le importava. 

"Mammaaaa!" urlò a pieni polmoni "Io devo andare..." non riuscì neanche a terminare la frase che la madre la spinse verso la porta che dava al giardino.

"Va..e divertiti" le sorrise lei per poi spingerla fuori, lasciandole capire che lei ormai sapeva tutto. Una volta fuori la corsa di Maria riprese finchè non lo vide, finalmente erano vicino dopo un anno di distanza ora erano distanti solo pochi metri. Maria si bloccò, non riusciva a muoversi, guardava Ignazio con una faccia da ebete, non riusciva a non sorridere guardando il suo migliore amico, era più bello di quando se lo ricordava, era cambiato, era diventato un pò più alto, ma era sempre il suo dolce Ignazio, il suo orso coccolone. Ignazio da sua parte non smetteva di guardare lei anche lui con un sorrisino stampato sulle labbra, guardava la sua migliore amica che come di abitudine in estate aveva una sua maglia addosso, la ricordava ancora quella maglia, se l'era comprata una settimana prima di partire e l'aveva indossata già in negozio, sapeva già che quella maglia l'avrebbe poi regalata a Maria per questo l'aveva subito indossata, lei adorava prendere le sue maglie però che erano state già indossate, poichè diceva che così portavano il suo profumo. Infatti Ignazio prima di partire l'aveva riempita del suo profumo per poi regalargliela, ma ora a distanza di un anno quel profumo era solo un ricordo. Guardava lei che in un anno era cambiata tantissimo, ora aveva i capelli corti, li aveva tagliati, prima le arrivavano quasi sopra al sedere ora invece sulle spalle, ma erano sempre di un castano castano chiaro e ricci e lui li adorava comunque perchè erano i suoi, era dimagrita anche dall'ultima volta che l'aveva vista e stava iniziando ad avere delle forme più simili ad una donna che ad una bambina, e lui già l'adorava. La sua piccolina stava crescendo.

Maria sentiva le sue gambe molli non riusciva a muoversi le emozioni erano troppe, eppure pensava che appena lo avesse visto gli avrebbe rinfacciato tutto quello che aveva passato in quest'anno durante la sua assenza, ma in quel momento la tristezza, la delusione, la rabbia scomparvero lasciando solo un senso di benessere, dato solo dalla sua presenza. Era come se solo guardandolo avesse ripreso a respirare dopo un anno, i suoi polmoni riprendevano fiato.

"Ignà....abbracciami che non riesco a muovermi" disse lei dopo un tempo che sembrava infinito che avevano passato entrambi a guardarsi. Ignazio non se lo fece ripetere due volte e corse dalla sua migliore amica prendendola in braccio e abbracciandola finalmente dopo tutto quel tempo. Maria legò le gambe intorno al bacino di Ignazio e le braccia intorno al suo collo e lo strinse forse nascondendo il viso nell'incavo del collo di lui e respirando a pieni polmoni il suo profumo che non era per niente cambiato. 

"Tanti auguri a te...tanti auguri a te....tanti auguri bedda mia...tanti auguri a te" sussurrò Ignazio al suo orecchio mentre lei rise e lo strinse ancora più forte a se, anche se era tipo impossibilie visto che erano completamente appiccicati, sembravano una cosa sola.

Dimmi che mai, che non mi lascerai mai!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora