𝟐𝟗. 𝑰′𝒗𝒆 𝒂𝒍𝒘𝒂𝒚𝒔 𝒍𝒊𝒌𝒆𝒅 𝒕𝒐 𝒑𝒍𝒂𝒚 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒇𝒊𝒓𝒆

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Insane, inside
The danger gets me high
Can′t help myself
Got secrets I can't tell
I love the smell of gasoline
I light the match to taste the heat
I′ve always liked to play with fire
~Play with fire, Sam Tinnes

☆☆

Venerdì 24 novembre

Venerdì 24 novembre

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Allison si sta facendo il bagno in questo momento.

Oppure no, si sta spogliando adesso per iniziarlo.

Potrebbe anche essere nuda.

Nono, molto probabilmente è nuda in questo momento mentre io sono steso sul letto a pensare a lei che si sta facendo il bagno.

Santo cielo.

Non avrei dovuto iniziare a pensare a lei in questo modo, ma pensare ad Allison in generale è il mio passatempo preferito.

Ho provato a fare altro per distrarmi - tipo chiamare quel coglione di Nick che non mi risponde o andare giù in palestra - ma dopo 3 ore che ci provo sono comunque tornato a pensare a lei mentre mi facevo la doccia.

Cosa che, ovviamente, non mi ha per niente aiutato visto gli effetti che lei procura sul mio corpo.

Adesso con indosso solo un paio di pantaloni della tuta osservo il soffitto della mia camera cercando un modo per cancellare Allison dalla mia mente ma più ci provo, più ci resta dentro.

«Jay?»

Trattenendo un mugolio, sollevo solo il busto per poter guardare la porta dove c'è Jake che tiene per mano James.

Lui, però, lascia subito la presa e camminando goffamente raggiunge il mio letto.

«Che fai?» mi chiede Jake rimanendo fermo vicino alla porta.

«Niente» gli rispondo, allungandomi per far salire James.

«Allora posso disturbarti.» Jake saltella, raggiungendoci e poi si butta a pancia in giú vicino alla mia testa.

«Che avete fatto di bello oggi?» gli chiedo, mentre James si siede sulla mia pancia a giocare con il suo peluche a forma di coniglietto.

«Oggi abbiamo imparato le addizioni a due cifre,» sorride, mostrandomi il suo sorriso con un buccino nero proprio in mezzo, lí dove gli è caduto un dente qualche giorno fa.

«Woah…» esclamo, «E ti piacciono?»

«Boh» si stringe nelle spalle, «La maestra le ha spiegate oggi, non so ancora se mi piacciono». Inizia a dondolare le gambe e il suo volto compare davanti ai miei occhi. «Il tuo numero di maglia è il 68» dice indicando la maglietta appesa al muro con tutte le firme dei miei compagni di tre anni fa.

𝐂𝐇𝐀𝐍𝐆𝐄𝐎𝐕𝐄𝐑Место, где живут истории. Откройте их для себя