⇨ Capitolo 2.

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Terminata l'ultima messa in piega della giornata, mi appresto a ripulire il locale e abbassare la saracinesca. Il sole pallido che al mattino mi aveva dolcemente svegliata non c'è più; è sparito dietro alcuni nuvoloni cupi che si stanno velocemente avvicinando. Prima di tornare a casa decido di passare al supermercato a prendere un paio di cose. La città è più viva che mai all'ora di punta. Una volta recuperato un cesto da una delle casse più vicine, mi addentro fra gli innumerevoli scaffali alla ricerca di qualcosa che stuzzichi il mio appetito. Il supermercato è pieno di gente e sono costretta ad appiattirmi contro le confezioni di cereali per riuscire a passare oltre. Non sapendo esattamente cosa voler mangiare, perlustro più e più volte gli stessi corridoi. Tra i frigoriferi dei latticini fa davvero molto freddo e ringrazio di aver scelto una felpa di cotone che mi possa scaldare a sufficienza. Davanti a me, un ragazzo ben vestito sta prendendo un paio di yogurt da un ripiano abbastanza alto. L'altezza non gli manca, ma uno degli yogurt cade e rotola per una manciata di secondi. Mi offro di raccoglierlo e riportarglielo.

"Grazie mil... tu?"

Confusa, mi chiedo dove possa averlo mai visto. Al salone curiamo solo i capelli delle donne, perciò è da escludere.

"I-io?"

Non mi sembra un amico di vecchia data e nemmeno un conoscente delle mie amiche.

"Mi sei venuta addosso mentre facevo jogging, stamattina."

"Oh cavolo, ti chiedo scusa, davvero... Stavo cercando di schivare gli scatoloni sul marciapiede..."

"Si, erano un po' invadenti. Sono stata costretta a schivarli anch'io."

- 'sono stata costretta'? Ma non era un... -

"Comunque ti ringrazio. Buona serata."

Mentre ripone lo yogurt nel proprio cesto noto che ha tantissimi tatuaggi sui dorsi delle mani e, sotto forma di flash, mi vengono in mente Amber e Ashley al salone, seguite da una ragazza che balla in penombra al Trash.

- Ma quella è Rachel Kinney! - e prima che me ne possa rendere conto è già svanita nel nulla. Mi dirigo verso il corridoio principale, sperando ingenuamente di trovarla lì.

- Quella ragazza ha fascino, adesso capisco perché mezza città è ai suoi piedi... -

Esco dal supermercato e la pioggia mi travolge. Non voglio utilizzare il cappuccio della felpa perché ho sempre adorato la sensazione delle gocce che mi scivolano sul viso. Prima di arrivare a casa do un'occhiata all'abitazione rimasta invenduta sino a poco tempo fa. Voglio verificare se le mie supposizioni sono vere. Le luci della villetta sembrano essere tutte spente e il parcheggio davanti al marciapiede non ospita nessuna macchina. Scuoto la testa.

- È stato semplicemente un incontro casuale. -

Una volta rientrata a casa poso la borsa della spesa sul tavolo della cucina. Ho comprato degli affettati e un po' di pasta da tenere nella dispensa. Credo proprio che mi cucinerò due penne all'arrabbiata questa sera! Proprio mentre sto preparando un po' di sugo ricevo una telefonata da Taylor.

"Tay, tesoro, come stai?"

"Bene piccola, tu come te la passi?"

"Oh bene, mi sto preparando un bel piattone di pasta!"

"Stasera che si fa?" Domanda.

"Io non me la sento di andare al Trash..."

"A dir la verità nemmeno io. Me ne starò a casa a guardarmi un film."

"Perché non vieni a cena da me Tay? Passiamo un po' di tempo assieme, solo io e te."

"Si, è un'ottima idea! Ti raggiungo tra poco."

𝐈'𝐯𝐞 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧 𝐟𝐨𝐫 𝐲𝐨𝐮 ¦ Ruby Rose x Cara DelevingneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora