✖ SEVENTEEN ✖

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Serena.

«Isa, non posso accettare!» esclamo senza distogliere lo sguardo dai miei libri.

«Ma perché no? Pensaci bene... Tu hai una gran voce, noi tre suoniamo strumenti differenti... é perfetto!» continua a convincermi la bionda.

«Ho già due corsi extra da frequentare e dobbiamo impegnarci a studiare. Abbiamo gli esami a giugno!» spiego con razionalità.

«Oh andiamo! Quando ti ricapiteranno situazioni del genere? Mai.» chiede Isabella, rispondendosi da sola.

«Lo so, ma..» inizio, venendo interrotta dalla mia migliore amica.

«Abbiamo diciotto anni, la nostra adolescenza é quasi terminata... Non puoi sprecarla stando solo sui libri, soprattutto se ti trovi su una nave come questa!»

Sbuffo, socchiudo gli occhi e poi esclamo «Va bene, mi hai convinta!»

«Evviva!!!» urla Isabella saltandomi addosso e iniziando a ridere.

La sua risata contagia anche me e non ci fermiamo fin quando sentiamo bussare alla porta.

«Allora, fai parte della nostra band?» chiede Tiberia, entrando insieme a Paggi.

«Si.» rispondo cercando di non incontrare il suo sguardo.

E perché?

Non lo so, mi fa uno strano effetto...

Sei innamorata? Sinceramente.

Si. Ma non di Tiberia.

Ne sei cosí convinta, cara?

Bé... veramente...

Lo sapevo.

Cala il silenzio, poi sussurro qualcosa all'orecchio di Isabella che, con una scusa, fa uscire i due ragazzi dalla nostra cabina.

«Devi prepararti! Su, vieni con me!» esclama lei trascinandomi in bagno e iniziando a sistemarmi per l'uscita con Juàn.

«Posso farti una domanda?» mi chiede Isa, intenta a passarmi del fondotinta sul viso.

«Certo.» rispondo cercando di muovere il meno possibile la faccia.

«Juàn ti piace?» mi sorprende con questa domanda.

«Non lo so. Perché?» mi acciglio, fissando il suo volto malizioso.

«Cosí, per sapere.» scrolla le spalle la ragazza, ricominciando a truccarmi.

Lascio perdere tutto e mi concentro sul mio aspetto per fare bella figura con lo spagnolo.

Alle otto arrivo zoppicando sul ponte. Le scarpe che mi ha prestato Isabella sono scomode e anche strette.

E io odio i tacchi, non riesco a camminarci!

Per fortuna non ci vuole molto a individuare Juàn, che mi attende seduto ad un tavolo con in mano una rosa rossa.

«Che eleganza!» esclamo sorridendo e avvicinandomi al tavolo.

«Sei tu quella splendida.» risponde Juàn baciandomi sulla guancia e porgendomi la rosa.

«Grazie.» sorrido e mi siedo di fronte a lui, iniziando a leggere il menú.

«Allora, abbiamo una quindicina di minuti prima che arrivi la nostra cena, perció voglio conoscerti meglio.» mi dice Juàn con il solito accento spagnolo.

«Bé, cosa vuoi sapere?» chiedo senza smettere di sorridere.

«Tutto. Voglio conoscere tutto di te.» risponde lui, guardandomi dritto negli occhi.

Odiami e baciami || The CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora