✖ TWENTY ONE ✖

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Serena.

In cabina si respira un'aria... "strana".

I ragazzi hanno deciso di giocare al gioco della bottiglia, anche se non vado pazza per questo tipo di gioco.

Comunque accetto di giocare, tanto per non annoiarmi.

Ci sediamo in cerchio sul pavimento freddo della cabina e iniziamo a far girare una bottiglietta d'acqua vuota presa al bar stamattina.

Primo turno: ci sono io.

«Verità.» dico.

La bottiglia gira nuovamente e capita proprio Matteo.

La mia sfiga é praticamente unica.

«Ti piace Juàn?» chiede abbastanza seriamente.

Ecco. Sapevo che mi avrebbe posto questa domanda o una cosa simile.

Adesso vedi di rispondere in modo buono, non commettere qualche tua solita cazzata.

«No. Siamo solo amici.» rispondo scrollando le spalle.

Questa é la pura verità. Almeno per ora. Insomma, non riesco a capire cosa provo per quel ragazzo, non lo conosco nemmeno!

Appunto, vedi di non pensare piú a lui e concentrarti su chi ti merita veramente.

Io faccio finta di non sentirti.


Secondo giro: tocca a Isabella, che sceglie 'verità'.

Il gioco continua e tra tante risate é di nuovo il mio turno.

Sono sicura che se pronuncio la parola 'verità' qualcuno inizierà a fare domande personali e non mi va di rispondere a ció.

«Obbligo!» esclamo poco convinta.

La bottiglia gira ancora e tocca a Lorenzo scegliere l'obbligo per me.

«Uhm... Fammi pensare...» il rosso inizia a guardarsi in giro per la stanza, strofinandosi il mento, come se stesse pensando a chissà che cosa.

«Bacia Matteo!» se ne esce Lorenzo facendomi affogare con la mia stessa saliva.

«Cosaaa? No.» rispondo secca, iniziando a preoccuparmi.

«É un obbligo, Ser. Devi farlo!» esclama Isabella rimproverandomi con uno sguardo.

In questo momento vorrei ucciderla e lasciarla soffrire lentamente.

Si sono sicuramente messi d'accordo, é chiaro come l'acqua.

«Guarda che non mordo mica, eh.» sbuffa Matteo, leggermente offeso dalla mia affermazione di non volermi avvicinare a lui.

Lo guardo con aria seccata, poi volgo lo sguardo verso Lorenzo che mi incita a baciare il suo amico.

«Solo un bacio a stampo!» esclamo «E non azzardarti a infilare la lingua perché te la taglio e la do in pasto agli squali, chiaro?» continuo puntandogli un dito contro.

Matteo ride divertito e annuisce.

Quando voglio so essere molto esplicita e convincente.

Mi avvicino a lui lentamente e chiudo gli occhi, sperando che quel momento passi subito.

Le nostre labbra si sfiorano e schioccano in un lieve bacio a stampo.
Le sue labbra sono morbide e calde, fatta eccezione per il suo labret.

Matteo si allontana e io lo seguo anche se mi sarebbe piaciuto che durasse un pochino di piú. Giusto il tempo di assaporare meglio quel bacio.
Non fraintendete! Non sono innamorata di Tiberia.

Odiami e baciami || The CrookidsWhere stories live. Discover now