✖ FIFTY NINE ✖

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13 GIUGNO.
ORE 8:00.

Ieri notte sono rimasta sveglia fino alle quattro del mattino, ho riposato per due ore circa e mi sono svegliata alle sette per ripassare gli ultimi capitoli prima dell'esame, l'esame che mi darà il diploma e mi renderà finalmente libera dalla scuola.

É una sensazione strana quella che si prova prima di un esame del genere. Hai la consapevolezza di potercela fare, soprattutto perché si pensa che dopo questo esame finirà un lunghissimo ciclo scolastico durato piú di dieci anni...

«In bocca al lupo, Ser.» mi incita Isa, prima che io attraversi la porta della classe e inizi l'esame.

Tutti i professori sono seduti dietro ad un lungo tavolo, mentre il banco su cui mi siedo é occupato da dizionari, vocabolari, fogli e penne.

Si inizia con i compiti scritti, a mio parere molto facili, soprattutto per le materie classiche che sono state selezionate, poi il quizzone, ovvero una vasta scelta di domande a risposte multiple e infine l'orale.

Ho ripetuto tutto milioni di volte, posso farcela. Devo farcela.

L'esame orale va alla grande, anche se la tensione era molto alta.

Sentivo le mani sudare, le gambe tremare e le parole uscire flebili dalle mie labbra.

Per mia grande fortuna, i professori hanno notato la mia ansia e mi hanno aiutata a rilassarmi, per poi continuare con il mio discorso.

Esco dall'aula alle undici e mezza, quasi quattro ore piú tardi.

Adesso le professoresse daranno il voto, nel frattempo io preparo la mia valigia per partire, insieme a Rosalinda, con il volo delle 14:30, quello che mi porterà fino a New York, nella Grande Mela.

«Com'é andata?» mi chiede la mia migliore amica non appena varco la soglia della cabina.

«Non lo so. Spero bene. Il questionario piú difficile é stato senza dubbio il quizzone, l'orale é stata una cazzata.» le spiego iniziando a posare tutti i miei vestiti nella valigia.

Spero per Isabella che si trovi bene agli esami, i suoi genitori hanno grandi aspettative su di lei.

«Bé, io vado.» si dilegua ed esce dalla stanza con aria sospetta.

Siccome non ho tempo, non faccio domande e continuo a prepararmi, anche se una lieve curiosità mi passa per la mente.

Perché Isabella é uscita di corsa? Cosa mi nasconde? Sono sicura che sta pianificando qualcosa, ha un comportamento davvero troppo sospetto...

Ma adesso non c'é tempo per questo! Preparati, che é meglio.

É mezzogiorno, il sole picchia alto nel cielo e io continuo a fare avanti e indietro dietro la porta dell'aula, finché la Cowell non esce con in mano dei fogli e un sorriso smagliante.

«Congratulazioni, signorina Giglia. É stata promossa con il massimo dei voti.» e cosí dicendo mi porge il diploma.

Rimango a bocca aperta e istintivamente abbraccio la donna, che ride divertita.

Devo ammettere che nel corso dei tre mesi lei é stata l'insegnante migliore.

FINALMENTE SONO DIPLOMATA!

«Buon viaggio e in bocca al lupo.» mi sorride la professoressa prima di lasciarmi andare verso la mia cabina.

La valigia é quasi pronta. Devo solo riporre tutti i miei poster, i miei oggetti e cazzate varie nelle borse e ho finito.

L'armadio é completamente vuoto, mentre la stanza inizia a spogliarsi sempre di piú.

Fa tristezza vedere la mia parte della cabina completamente spoglia e all'improvviso mi sale addosso una malinconia mai sentita prima...

Odiami e baciami || The CrookidsOù les histoires vivent. Découvrez maintenant