✖ THIRTY ONE ✖

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La Francia non é mai stato il mio Paese preferito, nonostante le belle attrazioni e i magnifici monumenti che si trovano in questa città dall'aria cosí romantica.

Non appena scendiamo dalla nave, inizio a scrutare ogni angolo intorno a me, rimanendo a bocca aperta per la troppa bellezza di Parigi.

«Ragazzi, noi andiamo a girare per qualche negozio, venite con noi?» chiede Isa, distogliendomi dai pensieri su quella bella città francese.

«No, io e Serena andiamo a visitare la Torre Eiffel.» risponde per me Matteo, trascinandomi verso la direzione opposta a quella di Isa e Lorenzo.

Sorrido per tutto il tragitto verso la Torre, illuminata da alcune luci che rendono l'aria parigina romantica ancora piú romantica. É il posto perfetto per una dichiarazione d'amore, o una proposta di matrimonio, o qualsiasi altra azione romantica, insomma.

Stai pensando a qualcosa con Matteo?

Non sono cosí pervertita!

Il cielo é ormai buio, illuminato solo dalla luna e dalle tante piccole stelle del grande firmamento.

Iniziamo a salire sulla Torre Eiffel, fino a trovarci ad uno dei piani piú alti dell'intera struttura.

Un leggero venticello scompiglia i nostri capelli, facendomi venire i brividi di freddo.

Matteo, accorto di ció, mette un braccio intorno alla mia spalla, stringendomi contro il suo petto e riscaldandomi.

Insieme scrutiamo la città illuminata e piena di vita, che vista dall'alto é davvero mozzafiato.

Rimango sbalordita e accarezzo la mano di Matteo, che tiene ben salda la mia.

«Avevamo un conto in sospeso io e te, o sbaglio?» chiedo sorridendo maliziosa, staccandomi dall'abbraccio, a malincuore.

«Uhm... No, che io ricordi.» risponde con aria confusa lui, passandosi una mano dietro la nuca.

«Devo rinfrescarti la memoria?» chiedo ridendo. Lui annuisce e io mi avvicino sempre di piú a lui, fino a far sfiorare i nostri nasi.

Matteo sorride, segno che ha capito a cosa voglio arrivare.

Senza pensarci due volte si fionda sulle mia labbra, baciandomi e facendo in modo che la passione dentro di me si infiammi.

Le sue mani scivolano sul mio ventre, per poi passare sui fianchi, cosí da attirarmi ancora piú a sé.

Sento il cuore battere all'impazzata, quasi volesse uscire dal mio petto.

Le mie mani, invece, fanno un giro turistico tra i suoi capelli e spingo la sua testa sempre piú a me, per arrivare ad avere un contatto ancora piú stretto.

Le sue labbre sono come sempre calde e morbide e sanno di cappuccino, bevuto poco dopo aver finito le prove con la band.

Le nostre lingue, nel frattempo, si incontrano e si allontanano ritmicamente, facendomi impazzire ancora di piú.

Entro l'inizio dell'estate diventerai una pazza da rinchiudere in manicomio.

Lascio andare un gemito strozzato e sussurrato e dopo qualche minuto entrambi ci allontaniamo dall'altro, forse per la carenza di fiato.

«Sei la cosa piú bella che mi sia mai capitata, Serena.» sussurra lui al mio orecchio, baciando il lobo per poi iniziare a mordicchiarlo lievemente.

Mordo il mio labbro inferiore e mi lascio sfuggire un "Ti amo".

Non ho mai detto queste parole a nessuno dei ragazzi con cui sono stata in precedenza.
Non ne ho mai sentito il bisogno di dichiarare i miei sentimenti, forse perché non li ho mai provati veramente fino ad adesso.

Odiami e baciami || The CrookidsWhere stories live. Discover now