Devo mantenere la calma, ce la posso fare.Devo credere in me: posso resistere alla tentazione di colpire il suo bel faccino.
Apro gli occhi e mi ritrovo un paio di occhi verdi a fissarmi, con la bocca piegata in un ghigno.
"Sai, continuando così dovresti farcela... tra due anni potresti riuscire a controllare due gocce d'acqua." commenta, guardandomi dal divano su cui è comodamente sdraiato.
Questa situazione è nuova per me. L'elemento dell'aria mi è venuto facile, come se lo conoscessi da sempre, ma l'elemento dell'acqua è tutt'altra storia: è come se mi resistesse, è come se non volesse piegarsi al mio volere.
"Sai, se tu la smettessi di guardarmi e mi lasciassi in pace, ci riuscirei." scatto, guardandolo male.
Okay, è esagerato reagire così ma... quella specie di litigio di tre giorni fa mi brucia ancora. Mi sono fatta fregare come una bambina di cinque anni.
"Quindi ti distraggo..." commenta, ampliando il ghigno.
Perché con lui va sempre a finire che ogni cosa che io dico è una specie di complimento? Non è giusto.
Sbuffo e lascio perdere, concentrandomi sul bicchiere colmo d'acqua limpida. Per controllare l'elemento dell'acqua bisogna trovare la calma, oppure trovare il punto d'incontro tra due emozioni forti, come la rabbia e la paura.
Chiudo gli occhi e mi immagino l'acqua raccogliersi in una piccola sfera. Apro leggermente l'occhio destro, ma l'acqua non si è mossa di un millimetro. Con uno scatto della mano, il bicchiere vola in aria, andando verso la parete.Ovviamente non arriva a destinazione, visto che Logan riesce a prenderlo al volo.
L'acqua ora è tutta sul pavimento, in una piccola pozzanghera.
"Sai, trovo davvero strano il fatto che riesci come niente a creare delle barriere magiche, ma non riesci a muovere di un millimetro l'acqua di un bicchiere" commenta Logan con le sopracciglia aggrottate. Il ghigno di prima è sparito e sembra davvero interessato.
"È che... quando uso la magia, la maggior parte è qualcosa di istintivo. Tranne per l'elemento dell'aria, che mi viene facile." Replico guardandolo.
"Quindi teoricamente ti servirebbe provare paura per usare l'elemento dell'acqua...?" Dice con una strana luce negli occhi.
Fantastico, ho firmato la mia condanna.
"Se osi provare a farmi paura, giuro che..." inizio,ma vengo immediatamente interrotta.
"Che mi picchi come l'altra volta? Credo di avere ancora i lividi... vuoi dare un'occhiata?" Chiede sarcastico.
Quanto lo odio quando fa così.
"Logan, smettila." dico, cercando di trattenermi.
Lui mi guarda, ma sceglie di accettare il mio consiglio e non ribatte, preferendo tornare a giocare con il suo pugnale: lo lancia in aria e poco prima che si impianti sul suo viso, lo afferra. 'Come perdere un occhio facendo lo stupido con un coltello' una storia vera raccontata da Logan Hunt.
Mi butto di nuovo sulla sedia e mi lascio andare in un sospiro.
"Haley... dai, non volevo farti arrabbiare..." inizia incerto.
"Ma ci sei riuscito!" lo interrompo seccata.
Lui sbuffa e si alza, lasciando perdere il suo gioco pericoloso e sedendosi accanto a me, guardandomi negli occhi.
"Scusa." sussurra.
Spalanco gli occhi dalla sorpresa: non l'ho mai sentito dire scusa ad una persona. Mai.
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Compagni Di Guerra
Science FictionSTORIA CHE DOVREBBE ESSERE REVISIONATA (Alla fine migliora) VOLUME PRIMO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Haley mai e poi mai si sarebbe aspettata di risultare essere idonea per diventare una maga. E non si sarebbe aspettata neanche di diventare...