Capitolo trentasette.

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È passata una settimana,la più difficile della mia vita,ma allo stesso tempo la più bella essendo l'ho passata interamente con mia madre.

Lily continua a dirmi che Anron mi sta cercando in ogni dove.
Mi sorprende che ancora non ha pensato che io possa essere da mia madre.

Molto probabilmente si è scordato pure di lei.

Poco male. Deve capire che non sono io la persona giusta per lui. Insomma,guardatemi !

"Non possono..."

Dettagli.

Mi guardo allo specchio e vedo Anron,o almeno,il "segno" di Anron che ha lasciato sulla mia pelle.

Ancora devo capire perché lo fece. Forse per una parola detta male o qualcosa del genere. Fatto sta che mi ha marcata a vita.

Eppure non riesco ad arrabbiarmi con lui. No,non ci riesco affatto. Non riesco a provare neanche un minimo di rancore !

Sarà perché lo amo alla follia,sarà perché per me esiste solo lui,non lo so. Fatto sta che non provo altro che amore,verso i suoi confronti.

Prendo la borsa e dico a mia madre che vado a comprare il latte,essendo è finito.

È anche una scusa per fare una passeggiata.

Questa cittadina è piccola quindi ci metto veramente poco ad arrivare fino all'alimentari.

-'Sera...- Dico gentilmente alla commessa che non mi risponde,forse troppo distratta perché sta mettendo a posto i vari biscotti nel loro ripiano.

Vado in cerca del latte,senza lattosio,essendo mia madre è intollerante.

Quando lo trovo mi complimenti mentalmente perché è l'ultimo.

Vado alla cassa e la commessa è sparita.

-Ehm,scusi ?- Alzo un po' la voce in modo che mi senta.

-Arrivo !- Dice la donna dietro a quello che credo sia il loro sgabuzzino.

Eppure questa voce mi sembra familiare...

"Attenta !"

Ma nemmeno il tempo di sentirlo che svengo all'istante.

Quando apro gli occhi sono in un posto lugubre e sono legata.

Tento di dimenarmi ma le corde non fanno altro che stringere ancora di più la mia carne.

-'Fanculo...- Sussurro,più a me,per la mia innata capacità a mettermi nei guai,che a chiunque fosse stato a legarmi in quel modo.

Anche se ho la mia teoria...

Questa si conferma appena la donna che credevo era una commessa entra dalla porta di fronte a me.

-Non volevo arrivare a questo,ma sei davvero una spina nel fianco.- Sussurra mentre si avvicina.

-Io non sto facendo assolutamente niente,anzi, è lui che continua a cercarmi contro la mia volontà.- La guardo dritta negli occhi.

-Lo so. Ed è per questo che ti devi togliere di mezzo.- Questa cammina sotto a un piccolo spiraglio di luce e la vedo meglio.

Marie.

-Vorresti uccidermi ?- La guardo male.

-No,per la miseria !- Sbotta questa alzando le mani. -Se ti uccido l'equilibrio andrebbe a farsi benedire. E non chiedermi il perché. Non lo so.-commenta,sedendosi a terra.

-Ah...- mugolo. -Quindi,tu credi che se io rimango qui,lui tornerà da te ?- Alzo un sopracciglio.

-Ovvio. Deve solo capire che sono io quella giusta per lui,come lo hai capito tu.- Dice con semplicità.

Il Maledetto. Donde viven las historias. Descúbrelo ahora