Capitolo uno - Il funerale.

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"Oggi, fratelli miei, siamo qui riuniti per celebrare il funerale di un nostro caro amico: Zayn Malik"
Niall ascoltò distrattamente le parole del parroco, guardandosi intorno e fissando le lacrime che, calde, solcavano le guance pallide di Trisha, la mamma di Zayn.
In realtà, sperava che fosse tutto uno stupido scherzo; Niall lo sapeva: ben presto il suo migliore amico sarebbe sbucato da dietro una delle tante lapidi piantate per terra e gli avrebbe dato una pacca sulla spalla, ridendo e prendendolo in giro per il suo essere così credulone.
Ma, purtroppo, non successe nulla del genere. Anzi, il sacerdote continuò a parlare e tutti i presenti ad ascoltare tra le lacrime. Perciò, si impose di seguire il loro esempio, anche se, in quel momento, l'unica cosa che gli andava di fare era buttarsi sul letto e piangere.
"...Non siate tristi, perché se Dio ha deciso di prenderlo con sé, allora ritiene che sia degno di entrare nella sua città celeste. Voi tutti sapete benissimo chi era Zayn: un bravo ragazzo, sempre educato e presente nel momento del bisogno..."
A questo punto, Niall non potette trattenersi dal ridere, attirando l'attenzione di parecchia gente. Sua madre Maura, per prima, gli rifilò un'occhiataccia e gli diede una bella gomitata in mezzo alle costole. Come giustificazione, il ragazzo appena quattordicenne si limitò ad alzare le spalle: non era mica colpa sua se il parroco, con le sue battute, lo faceva tanto divertire.
Nessuno conosceva Zayn Malik meglio di Niall Horan. Di certo, il suo amico non era mai stato un bravo ragazzo: si ficcava una volta si e l'altra pure nei guai e faceva sempre disperare i suoi genitori. Ma a Niall piaceva immaginare che dietro l'apparente corazza di Zayn ci fosse qualcosa di più profondo: solo lui aveva scoperto cosa si nascondeva dentro il suo cuore, solo lui e nessun altro.
Quando, ancora una volta, il sacerdote ringraziò Zayn per la sua sincerità e la sua benevolenza ed esortò tutti i presenti a rivolgergli una preghiera, Niall decise che le sue orecchie avevano sentito abbastanza. Si allontanò di qualche passo dalla calca di gente raggruppata attorno alla tomba nuova di zecca e fece scorrere le mani sul suo viso stanco e più pallido del solito. Continuò a far muovere gli occhi da una parte all'altra, alla ricerca di una figura familiare tra tutte quelle che gli si presentavano davanti.
E poi, eccola finalmente: Beth, nel suo abitino nero, stava piangendo sul petto del papà facendogli restringere il cuore di tristezza. Era quasi impossibile riconoscerla: nei loro sei anni di amicizia, Niall e Zayn erano sempre stati abituati a vederla col sorriso dipinto sulle labbra e i vestiti colorati. Nel corso del tempo, i tre ragazzi avevano instaurato un rapporto così intimo che sarebbero potuti sembrare persino fratelli. Tantissime persone li avevano invidiati per il loro essere così stretti, ma quel giorno - il giorno del funerale di Zayn -,vederla con le occhiaie e i lacrimoni ad appannarle la vista era stato qualcosa di troppo straziante per gli occhi di Niall.
Perciò, decise semplicemente di girarsi e uscire dal cimitero, per sfuggire alla triste realtà e rifugiarsi nei ricordi.

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