Prima volta... di nuovo

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<< Herm... >>
Sentii una voce pronunciare il mio nome.
<< Hermione svegliati. >>
Aprii gli occhi a fatica cercando di mettere a fuoco con scarsi risultati.
<< Hai avuto un'altro incubo. >>
Mi puntallai sui gomiti sospirando.
<< Stai bene? >>
<< Si. >>
<< Vuoi qualcosa? >>
<< No, sono a posto. Grazie per avermi svegliato. >>
<< Figurati. >>
L'abbracciai. >>
<< Prova a dormire di nuovo. >>
Si alzò dopo avermi baciato la fronte.
<< Resta qua. >>
Gli accarezzai una mano.
<< Ti prego. >>
<< Va bene. >>
Si sdraiò dall'altro lato del letto accarezzò Michael e mi strinse una mano.
La mattina mi svegliò lui.
<< Wow. >>
M stiracchiai.
<< Colazione a letto, che lusso! >>
<< Tutto per la mia ragazza. >>
Sorrisi.
<< Ti ho preparato il caffè, Michael è gia sveglio... fin troppo. >>
<< Grazie mille. >>
Si sedette vicino a me mentre io feci colazione con quello che mi aveva portato.
<< Mama! >>
Michael entrò in camera e saltò sul letto poi mi abbracciò.
<< Ciao Tesoro. >>
Guardai Draco.
<< Che fai oggi? >>
<< Tu? >>
<< Devo pulire casa. >>
<< Un colpo di bacchetta e avresti fatto. O un elfo. Posso prenderne uno dal Manor e... >>
<< No Draco! Michael vai a guardare un po' di televisione. >>
Il bambino capì subito che dovevamo parlare così scese di corsa dal letto a sparì.
<< Ho allontanato la magia dalla mia vita. >>
<< Beh... potresti chiamare Dobby qualche volta. >>
<< Draco... Dobby e morto. >>
<< Cosa?! Come... quando? >>
<< Quando siamo scappati dal Manor Bellatrix lanciò il suo pugnale che venne smaterializzato insieme a noi colpendo Dobby. Non potei fare niente. Mi... mi dispiace Draco. >>
<< Dispiace anche a me, ero affezzionato a quell'elfo. >>
L'abbracciai.
<< Beh, dai finisci di fare colazione che poi puliamo casa. >>
<< D'accordo. >>
Mi aiutò a lavare i pavimenti, fare le lavatrici e togliere la polvere.
Finimmo per ora di cena.
<< Wow. Abbiamo fatto un sacco. Grazie Draco. >>
<< E di che? Sono tre settimane che abito qua. Mi sembra doveroso dare una mano. >>
<< Caspita! E' tardi! Preparo da mangiare. >>
<< No Herm, tranquilla! Tu fatti una doccia, io ordino delle pizze. >>
<< Va bene. >>
Entrai in bagno e buttai i vestiti a terra senza preoccuparmene ed entrai nella doccia.
Ne avevo bisogno, lasciai che l'acqua atterrasse sui capelli per poi scendere e colare lungo la schiena, le gambe e finire nello scarico.
Quando aprii la doccia trovai Draco davanti a me.
<< Draco! >>
<< Dannazione! Hermione scusa! >>
Si coprì gli occhi.
<< Non volevo! >>
<< Passami l'asciugamano. >>
<< Subito! >>
Andò a tastoni facendo cadere un paio di flaconi.
<< Draco apri gli occhi! >>
Lo afferrò passandomelo ad occhi di nuovo chiusi.
Mi coprii e uscii.
<< Che diavolo ci fai qua? >>
<< Eri sotto la doccia da quaranta minuti ma stavo preoccupando. >>
<< Così tanto? >>
<< Si... >>
<< Mi dispiace, mi sono rilassata. >>
<< Le pizze sono arrivate. >>
<< Mi vesto e vengo. >>
<< Okay. >>
Mi baciò la fronte.
La sera Michael crollò nel sonno presto ma quando mi alzai per portarlo nel letto il biondo mi bloccò.
<< Senti Herm... mi chiedevo se ti andasse di provarci. >>
<< I-io... >>
<< Posso immaginare le difficoltà ma sai che sono al tuo fianco, per qualunque cosa. >>
<< Va bene. >>
<< Solo se ne sei sicura, non voglio costringerti. >>
<< Si Draco, abbastanza sicura. >>
Mi prese per mano e sorridendo mi accompagnò in camera.
Socchiuse la porta e mi si avvicinò intrecciando le dita di entrambe le mani con le mie.
Lo baciai castamente, fu lui a staccarsi per accarezzarmi una guancia poi si sederre sul letto appoggiando le mani sui miei fianchi mentre io le misi sulle sue spalle sorridendo.
Mi slaccò i pantaloni e me li fece scivolare lentamente lungo le gambe per lasciarli sul pavimento e farmi sedere sulle sue gambe.
Draco non era cambiato, più adulto si, il fisico meturato ma era sempre e semplicemente lui. il suo tocco non era cambiato, fuoco sulla pelle.
Spostai inconsciamente lo sguardo sul suo braccio sinistro senza trovare la macchia che invece i miei occhi si aspettavano.
Gli presi il polso osservandolo.
<< E' sparito! >>
Lo vidi sorridere.
<< Si Hermione. E' sparito. >>
Accarezzai la cicatrice pallida e irriconoscibile.
<< Non hai più il Marchio... >>
Sussurrai incredula più a me stessa che a lui.
<< Non c'è l'ho più. >>

P.O.V. Draco
Le tolsi la camicia e guardai la sua cicatrice.
<< Anche a te è sparita. >>
Annuì poco convinta.
<< Non è così? >>
<< E' qua. >>
Si puntò un dito alla tempia.
<< Tutto è lì come tutto a qui. >>
Dissi appoggiandole una mano sul cuore.
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
La ammirai accarezzandole il ventre piatto sovrastato da una terza fiera.
Hermione era cresciuta, non era più il corpo della ragazzina che aveva perso la verginità con me ma era diventata una donna in tutto e per tutto.
<< Sei cambiata Hermione. >>
La guardai negli occhi vedendola tesa ed impaurita.
<< E sei bellissima. >>
Mi passò una mano tra i capelli.
<< Ti starò sembrando alla nostra prima volta, impacciata e... >>
La zittì.
<< Non so come te la ricordi tu la nostra prima volta ma io ti ricordo meravigliosa con le guance rosse per l'imbarazzo. >>
Lei rise stringendosi al mio collo mentre io mi slacciai i pantaloni.
<< Sopra o sotto? >>
<< Eh? >>
<< Vuoi stare sopra o sotto? >>
<< Sopra. >>
Mi sdraiai sul materasso seguito da lei a cavalcioni su di me.
Mi baciò appoggiando le mani sul mio torace, io feci scorrere le mie sulla sue schiena e giocai un po' con i gancetti del reggiseno prima di sganciarli.
Non smise di baciarmi nemmeno per togliermi i boxer.
I suoi capelli mi solleticavano il profilo del viso.
Mi baciò ancora e io affondai entrambe le mani nei suoi ricci.
Sentii le sue labbra scorrere, percorrere la mandibola e arrivare al collo doveincominciò a lasciare dei piccoli baci umidi.
Dovevo prenderla o sarei impazzita lei invece sembrava divertirsi.
Le sfilai gli slip gettandoli a lato del letto e la guardai arrossire poi capovolsi la situazione mentre lei lanciò un urletto spaventato.
Sorrisi togliendole alcuni ciuffi di capelli che le erano finiti sul viso, le accarezzai il ventre scendendo sempre di più fino ad arrivare tra le cosce sentandola sussultare ad ogni mio tocco.
<< Draco. >>
La baciai penetrandola con le dita, mi morse il labbro talmente forte da ferirmi.
<< Cazzo! >>
Mi staccai passandomi la lingua sulla ferita.
<< Oh mio dio! Draco! Mi dispiace. >>
Disse ridendo.
<< Non ti preoccupare. So che ti farai perdonare. >>
Ghignai prima di baciarla con foga.
Mi portai una sua gamba sul fianco ed entrai in lei.
Fu come se il mondo di fosse fermato, fusi come un'unico corpo, gli occhi incatenati, ambra e argento, gli sguardi complici.
Fu un secondo poi tutto tornò normale, due corpi e anime invase dal desiderio, quel fosse desiderio di appartenersi, quello che ti divora da dentro, che nasce dallo stomaco e arriva al cuore poi alla mente e poi...
Poi?
Poi sei fottuto! Sei letteralmente fottuto.
Erano passate sette anni, sette dannati anni e io ero rimasto a torturarmi per quello che avevo fatto, per averla lasciata. Perchè non ero andato a cercala?
Non l'avevo fatto perchè qualcosa mi aveva bloccato. Era stato un errore, un gigantesco errore ma in quel momento era lì, sotto di me, mia.
Avevo iniziato ad uscire nel mondo babbano poi quella dannata polvere era entrata nella mia vita.
Quando vidi Hermione davanti a me al Manor pensai di essere impazzito invece era lì, reale, materiale.
Non riuscivo veramente a crederci.
Le presi le mani e incominciai a spingere.
Portò da sola l'altra gamba sul mio bacino chiudendole per aiutarsi ad assecondarmi.
Si inarcò gemendo e fu una fisione magnifica, le pupille dilatate, le labbra rosse e gonfie.
Durammo una mezz'oretta poi mi accasciai al suo fianco.
Recuperai il fiato poi la guardai accarezzandole il viso.
<< Com'è? >>
<< Bene... stanca. >>
Sorrisi abbracciandola.
<< Ti sei sbloccata? >>
<< Secondo te? >>
<< A me sei sembrata a tuo agio. >>
<< Si... lo ero. >>
Mi accarezzò il labbro ridendo.
<< Non volevo. >>
Le presi il polso e feci per parlare ma lei mi interruppe.
<< Mi farò perdonare. Ci facciamo una doccia? >>
<< Ottima idea. >>
Dopo essersi asciugata indossò una canottiera e delle coulottes e mi baciò.
<< Vado a prendere Michael. >>
<< Vado io. >>
<< Draco non è il caso. >>
<< Shh... >>
Poggiai un dito sulle sue labbra.
<< Vado io. >>
<< Okay. >>
Alzò le mani n segno di resa ridacchiando.
Scesi trovando il piccolo sul divano, profondamente addormentato.

Destroy myself MudbloodDonde viven las historias. Descúbrelo ahora