La signorina sempre-no parte 2

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"Mai sentito nominare" replicò aggressivamente Mary.
"Eh lo so che tu non sai niente! Tu non sai mai niente. Le ragazze non sanno mai niente. Io ho sentito da mamma e papà dire che vive un grande, immensa e desolata vecchia casa in mezzo alla campagna... Nessuno va mai a trovarlo.. Lui è sempre di cattivo umore e non vuol vedere nessuno... Ma tanto non c'è pericolo che qualcuno voglia andare a trovarlo! È storpio e gobbo ecco com'è!"
" non credo a una sola parola di quello che hai detto!" Urló Mary e se ne andò correndo.
Ma per tutto il giorno continuó a pensare a quelle parole. E quando la sera a tavola la signora Crawford, madre di Basil, le disse che fra pochi giorni sarebbe andata a vivere con lo zio Archibald Craven nel castello di Misselthwaite, Mary si mostrò così fredda e d'interesseta che la signora rimase veramente male a quella reazione.
Tutto loro,comunque cercarono di essere carini con lei quando l'accompagnarono al porto per prendere la nave; per tutta risposta lei giro la testa dall'altra parte quando la signora cercò di darle un bacio d'addio.
"Che bambina poco graziosa" commentó la signora. "E pensare che sia madre era così bella e gentile.. Mary ha un modo di fare che non ho mai visto in nessun ragazzino.."
"Forse la sua mamma così bella e gentile come dici tu, avesse vissuto vicino la sua bambina, anche Mary avrebbe potuto essere bella e gentile"
"Hai ragione " sospiró la signora "pensa cosa dev'essere stata in quella casa , una volta morti i padroni.. Il colonnello McGrew mi ha detto che non credeva ai suoi occhi quando aprì quella porta e vide quello spettro di bambina rutto un mezzo a quella stanza!"

Per compiere il lungo viaggio verso l'Inghilterra , Mary fu affidata alle cure della moglie di un ufficiale che 'tornava a casa' per accompagnare i suoi figli in collegio.
La signora era così indaffarata a star dietro al suo bambino e alla sua bambina che non si occupó molto della piccola estranea e dette un vero e proprio sospiro di sollievo quando, sbarcata dalla nave a Londra, trovò ad attenderla la signora che Mr. Craven aveva mandato a incontrarla.
Questa donna era la capo-cameriera del castello di Misselthwaite e si chiamava Mrs. Medlock: era un donnine grande e grosso, con due guance paffute e rubiconde, e aveva due occhietti neri vivaci e sempre attenti a tutto. Indossava un vestito color viola carico e un mantello di seta nera con dei ricami di perline e sulla testa portava un cappello nero tutto pieno di fiori di velluto viola. Mary la giudicó antipatica e orribile. D'altra parte Mrs. Medlock non fece il minimo sforzo per essere cordiale e simpatica.
"Mio dio è proprio una cosa da niente e pensare che di sua madre non si fa che dire che era una bellezza! Si vede che ha preso tutto dal padre, vero?" Disse Mrs. Medlock.
" beh forse migliorerà crescendo" rispose con dolcezza l'altra " se non fosse così scontrosa e avesse un'espressione più felice sarebbe proprio bellina"
"Questa non dovrebbe cambiare tanto ma tantissimo! E non vedo cosa potrebbe farle cambiare in meglio l'espressione a Misselthwaite, un posto poco adatto ai bambini" borbottò Mrs. Medlock.
Pensavano che Mary non le udisse perché la piccola stava abbastanza da loro, invece lei sentì tutto ma non le interessavano tanto i commenti sul suo conto, quanto i particolari che riguardavo il posto dove sarebbe andata ad abitare . Le tornavano in mente le parole di Basil: " tuo zio vive in una fada desolata, immensa... Tuo zio è un gobbo!" Che cos'era un gobbo? Lei non ne aveva mai visto uno.
Da un po' di tempo, cioè da quando non aveva più una casa sua e vive a casa degli altri , senza un ayah che si prendeva cura di lei, Mary aveva cominciato a sentire dentro di sé una strana sensazione alla quale non sapeva dare un nome. Si rendeva conto di non essere come gli altri bambini che hanno un padre e una madre. Sentiva di non appartenere a nessuno e riandando indietro con la mente agli anni passati si chiedeva come mai, anche quando i suoi genitori erano vivi , lei fosse stata sempre così sola. Non le era mancato niente : aveva servi, cibo , vestiti , giocattoli... Ma non c'era stato nessuno che le parlasse con interesse , che stesso volentieri con lei...
Perché ? Mari non riusciva allora nemmeno a pensare che in parte fosse colpa sua: era stata sempre una bambina scostante e prepotente. Non era tutta colpa sua : nessuno le aveva mai fatto notare il suo egoismo e la sua prepotenza ; non si era mai confrontata con altri bambini e lei era convinta, in buona fede, che antipatici fissero gli altri e che non valesse la pena perder tempo con loro.

Angolo autrice
Ciao a tutti ❤️ sono contenta che a molti di voi la storia piace anche se ancora siamo pochini per me è un piccolo traguardo! Vi ricordo di lasciare un voto , non vi voglio scocciare però non vi costa nulla lasciarlo. Vi mando tanti saluti ci vediamo al prossimo aggiornamento❤️❤️

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