La signorina sempre-no parte 3

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Quando,sbarcando dalla nave , aveva visto Mrs. Medlock aveva provato un'incontenibile senso di rigetto: non le era assolutamente piaciuto quella faccia da luna piena, quel suo enorme cappello e quel modo di fare così aristocratico!
La mattina dopo quando erano andate alla stazione a prendere il treno che le portava nello Yorkshire, Mary aveva camminato tutta impettita e sola sotto la pensilina tenendosi il più lontana da quella donna.
Mrs. Medlock pur osservando il comportamento di Mary, non faceva una piega. Secondo lei 'non di ci deve preoccupare dei pensieri dei giovani '. A parte questo era abbastanza seccata per conto suo per aver dovuta fare quel viaggio a Londra, proprio nei giorni in cui si sposava la figlia di sua sorella...
Lanció un occhiata a Mary che s'era accomodata in un sedile d'angolo dello scompartimento nel quale erano salite e se ne stava immobile e immusonita.
"Guarda quante arie su da quella pettegola" penso fra sè e sè Mrs. Medlock. Non le era mai capitata di vedere una bambina starsene così ferma senza fare o dire niente. La guardò qualche minuto senza parlare, ma poi non ne potè più di quel silenzio e le rivolse la parola in modo brusco:
"Penso sia meglio che io ti dica qualcosa del posto dove stiamo andando. Per cominciare sai niente di tuo zio?"
"No" rispose Mary.
"Tuo padre e tua madre non ti hanno mai parlato di lui?"
"Noo" ripeté Mary lanciando un'occhiataccia.
Quell'insistenza di Mrs Medlock la irritava perché le faceva ricordare che lei non aveva mai parlato di niente con i suoi genitori.
"Humor!" Sbuffó la donna. Non poté fare a meno di guardare il visino di Mary era triste che nascondeva però la sua tristezza con una maschera di fredda arroganza.
"Penso sia meglio che ti dica qualcosa io allora, per prepararti. Il posto dove andiamo è un po', come dire? Diverso dagli altri posti.." Disse Mrs Medlock, poi continuò "bhe prima di tutto è un posto molto grande... Ma tristissimo; a Mr. Craven piace,perché in un certo gli somiglia, anche lui è sempre triste. Il castello è stato costruito seicento anni fa, è in mezzo a una brughiera... Ci sono circa cento stanza anche se la maggior parte sono chiuse. Ci sono tanti quadri e mobili antichi e c'è un grande parco tutt'atyorni e i giardini"
Tacque un secondo e concluse d'un fiato: "E basta. Non c'è altro"
Senza volerlo Mary aveva iniziato ad ascoltare quello che la donna stava dicendo; provava un' attrazione speciale per tutto ma non voleva farlo a vedere alla sua accompagnatrice. Così rimase muta senza fare domande.
" a cosa pensi ?" Chiede Mrs. Medlock.
"A niente. Non mi interessa questa roba" rispose.
Mrs. Medlock scoppiò in una risata nervosa : " mha, hai proprio un modo di fare da vecchia! Una di quelle a cui non interessa niente di niente!"
" non fa nessuna differenza se mi interessa o no"
"Bhe in questo hai ragione... Non so proprio perché abbiamo deciso di farti venire nel castello. Lui non si occuperà di te, lui se ne infischia di tutto e di tutti." Disse la donna. Poi continuò: " sai, ha una spalla.. Bhe è gobbo ecco e credo che questo gli abbia reso la vita infelice... Poi si è sposato..."
Mary incuriosita alzó la testa e malgrado non voleva dare a vedere il suo interesse questa storia iniziava a piacergli.
Mrs. Medlock si accorse dell'interesse suscitato bella bambina, e siccome era una gran chiacchierona continuo: " la signora era una creatura dolce, delicata, buona e lui avrebbe fatto il giro del mondo a piedi solo per portarle un fiore. Nessuno pensava che lo avrebbe sposato , invece lo sposò. La gente disse che lo aveva fatto per soldi ma non è vero!... Poi lei è morta.."
Senza accorgersene Mary sussultò:" oh lei è morta?" Questa storia le ricordó una storia che la sua ayah le aveva letto; parlava di una principessa che si era innamorata di un gobbo, e a quel pensiero provó un attimo di pena per Archibald Craven.
"Si è morta e lui è diventato ancora più triste di prima, non ha voluto vedere più nessuno. Si rinchiude nell'ala del castello di Misselthwaite è solo pitcher, il suo fidato cameriere , può accedere alle sue stanze" disse la donna.
Tutto questo sembrava un romanzo, ma non uno di quelli allegri , e Mary si sentiva a disagio.
Mary si morse le labbra , volendo uno sguardo verso il finestrino , era cominciato a piovere. Forse la moglie di Mr. Craven assomigliava a sua madre pensó Mary. Se fosse stata ancora viva avrebbe rallegrato quella casa desolata con delle feste, avrebbe avuto dei vestiti pieni di merletti, avrebbe suonato e cantato... ma non c'era più neanche lei.
" non aspettarti di vederlo quando arriviamo. E non aspettarti che ci sia qualcun'altro ad accoglierti. Starai per conto tuo d'ora in poi : giocherai e terrai in ordine le tue cose . Ti sarà detto in quali stanze potrai andare . Ci sono tanti bei giardini , potrai andarci , ma in cas non andare a curiosare di qua e di là!"
" io non sono mai andata a curiosare " replicò Mary.
Volse di nuovo lo sguardo verso il finestrino bagnato dalle gocce che continuavano a cadere e davanti a quello spettacolo Mary piano piano chiuse gli occhi e si addormentò.

Angolo autrice
Ecco come richiesto il continuo della secondo capitolo . Presto aggiornerò il terzo. Vi ricordo che io divido i capitoli in tre parti perché se no sarebbero troppo lunghi e noiosi . Vi mando tanti baci continuate a votare e commentare❤️❤️

Il giardino segretoWhere stories live. Discover now