CAPITOLO 1 - KALIF

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Finalmente orario di lavoro terminato per oggi.

 Esco velocemente dall'ufficio e vado direttamente a casa. Grazie al cielo questa settimana quasi è finita, sono distrutta. Stasera devo uscire. Per forza.

 Ho perso una scommessa con il mio caro amico e coinquilino Harry e devo pagarla, quindi pagherò.

"Sei a casa?Harreeee!" chiedo,

"Si si sto qui"  mi risponde con la bocca impastata dal dentifricio,

 "Dammi mezzora e sono pronta."

 Mi rinfresco al volo. Metto dei jeans neri, una canotta anche quella nera, giaccone di pelle e sono pronta. Usciamo destinazione Kalif, il club più famoso e peggio frequentato della città. Chissà quale varia gentaglia ci troveremo.

Prendiamo un taxi, non è mai conveniente passare dal Kalif e dover guidare per tornare a casa. Non si sa mai quanto si beve in quel posto e soprattutto cosa si beve.

 Il locale è di proprietà di una nobile famiglia di Stregoni Antalion, gente amante delle debolezze altrui, soprattutto quelle del genere umano.  Le sfruttano per fare soldi a palate, ingabbiando le loro vittime in incantesimi crudeli. Per liberarsene  le vittime devono pagare in denaro o spesso con la servitù a vita.

Entriamo. Il club è bellissimo, bianco e grigio con fiori dai colori vivaci ovunque. I tavoli sono lontani gli uni dagli altri in modo da garantire la privacy degli avventori.

 Da un lato si entra nei locali adibiti a discoteca dall'altro in una specie di casinò per ricconi annoiati. Dice ci sia anche un bordello nascosto dietro una qualche parete, ma onestamente non mi va di scoprirlo. Qui vengono tutti: imprenditori, sportivi, pop stars, politici, gente comune attratta dal luccichio del posto.

Ci dirigiamo verso la discoteca, beviamo un drink, balliamo, facciamo amicizia con non si sa bene con chi e facciamo anche conoscenza con il barista.

 Belloccio, non troppo alto, magrolino, non umano, chiaramente gay. Porta al collo una catenina con un W, facile intuire che significa werewolf. Harry decide di aspettare che finisca il turno, per esplorare nuove razze come dice lui o, come dico, io per mettersi nei guai. Una di queste sere me lo riporteranno in una bara. Io decido di tornare a casa.

Esco in strada e aspetto il taxi. Nell'attesa scurioso su facebook e muovendomi, vado a sbattere contro qualcuno

"Mio Dio, scusi, non volevo..."

"Di nulla giovane fanciulla, di nulla. E lasci perdere il suo dio, in questo mondo non esiste."

 Si china per prendere la mia mano per un elegante baciamano e si allontana ridendo con i suoi accompagnatori. Al suo passaggio decine di flash illuminano a giorno l'ingresso del club. I paparazzi si stanno guadagnando da vivere con questo tipo.

 Sicuramente non è umano. Sicuramente è persona famosa.

Rientro in casa. Vado a letto.

 Un senso di inquietudine mi pervade. L'unica cosa che riesco a ricordare sono due enormi occhi verdi, bellissimi, ammalianti, crudeli.






BLOOD AND LOVETempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang