CAPITOLO 18 - ADDII

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La notizia della inutile morte di Louis mi ha talmente sconvolta, che Alex ha lasciato che tornassi a casa con Harry.
Non senza protestare ovviamente.
Ero talmente decisa a mettere della distanza fra lui e me che non ha osato ribellarsi più di tanto.

Oggi è il giorno del funerale di Louis.

Tutta la comunità dei licantropi della città, si stringe intorno ad Harry. Entrambi sappiamo che nessuno di loro a la minima colpa dell'accaduto, ma ognuna di quelle creature si sente colpevole.

Seth Dredford, l'Alpha del branco a cui apparteneva Lou ci offre tutto il suo aiuto per ogni cosa. Anche se sappiamo che sarà impossibile riuscire a far incriminare Desmond ed Alex per l'omicidio.

La cerimonia è semplice e veloce. Un rito civile. Nessuno parla, il silenzio è agghiacciante. La sua tomba è semplice. Una lastra di bianchissimo marmo con scritto nome e date in azzurro, il colore dei suoi occhi. Harry è inconsolabile. Sua sorella lo accompagna a casa.

Io devo fare una cosa. Passo dall'ufficio postale a spedire una lettera e poi vado alla spiaggia.

Oggi si celebra anche l'insediamento del Senatore Canottieri, che è stato nuovamente eletto grazie all'aiuto di Alex.

Tutta la famiglia Balianu e gli alti ranghi degli stregoni Antalion sono andati nella capitale per presenziare alla cerimonia,  per far capire a tutti chi realmente comanda nella regione.

L'omicidio di Louis ha smosso dentro di me un odio che non riesco più a tenere. Talmente forte da contrastare in parte l'asservimento.

E 'necessario fermare Alex e solo io posso farlo. Dovrò lottare con me stessa. Sfuggire a questo dannato sentimento impostomi e agire ora che è lontano.

La capitale dista parecchie centinaia di miglia da Sheffold. La distanza affievolisce il potere che il vampiro ha su di me. Devo sfruttarlo per forza.

Oggi o mai più.

Lascio l'auto in un parcheggio deserto. Nessuno viene in spiaggia in tardo autunno. E' freddo e si preannuncia burrasca. Il mare è leggermente agitato. Scendo la scala nella scogliera e arrivo giù. Una spiaggia di sabbia finissima color nocciola mi accoglie, è compatta per l'umidità dell'aria.

Ho spedito una lettera ad Harry.

Capirà.

Mi siedo sul bagnasciuga. L'acqua è fredda. Non importa io posso fermarlo e lo farò.

Apro il coltellino che ho con me. La capitale è lontana.

Anche se percepirà cosa sta succedendo non arriverà in tempo.

Con una buona dose di coraggio, affondo la lama nel mio polso sinistro. Il sangue comincia a zampillare.

Anche se fa male recido anche l'altra vena sul polso destro.

Mi distendo con le braccia lungo i fianchi. Il sangue esce a fiotti. Si mescola all'acqua del mare, le onde lavano la sabbia vermiglia.

Non sarà in alcun modo possibile recuperarne neanche una goccia.

Solo io posso fermarlo e lo sto facendo.

Comincio ad avere freddo. Rido felice. Sono tornata padrona di me stessa ma soprattutto posso fermarlo.

Si è reso conto di quel che ho fatto. Lo sento, è terrorizzato. Non arriverà in tempo.

Ho tanto freddo, ma sono felice.

E' disperato. Non si da pace. Il dolore lo soffoca.

Io ho fermato Alex. Harry capirà.

Ho tanto freddo ma l'ho fermato...

Harry p.o.v.

Il corpo di Angheta è stato trovato poco dopo la sua morte. Mi ha lasciato solo. Ma io ho capito. Ha vendicato me, Louis, se stessa e tutte le centinaia di morti lasciati per strada da Alex nella sua vita.

Il vampiro è devastato. Ha immediatamente ordinato che fosse preparato un incanto per rendere il corpo di Anghe incorruttibile.

Poi l'ha deposta in una bara di cristallo. Si è fatto rinchiudere con essa nella gabbia, dopo aver distrutto tutte le sacche del suo sangue. Comincia a dare i primi cenni di squilibrio da astinenza.

Alcuni mesi orsono, quando Angheta tornò a casa da me dopo lo stupro, la convinsi a darmi un po' del suo sangue e lo ho conservato nel frigo apposito nella cantina di casa. Proverò a farlo ragionare.

Entro nella stanza, Alex ha ancora dei barlumi di lucidità e mi riconosce.

Vomita odio verso me e verso gli umani ma alla fine mi ascolta. Beve le ultime gocce di sangue e mi consegna Angheta.

La vedo per la prima volta da quel suo ultimo giorno, sembra che dorma. Ha l'aria serena. L'incanto le ha donato un'incarnato luccicante come fosse ricoperta di pagliuzze dorate. Indossa una veste bianca. I lunghi capelli neri le circondano il viso. Le labbra sembrano più rosse che mai. Non riesco a trattenere le lacrime.

La deponiamo vicino a Louis.

Siamo solo io e Alex.

Mentre la bara in cristallo scende sul fondo della fossa Alex piange disperato. Sa che non la vedrà più. Sa che se lei è morta è solo colpa sua e non riesce a farsene una ragione. Non riesce a restare quando la terra comincia lentamente a ricoprire la bara.

Se ne è andato. Si è diretto alla cripta dove riposa Ismedora. Ha preso un paletto di frassino e se lo è piantato nel cuore, ponendo fine alla sua inutile vita. Sua madre ha deciso di cremarne il corpo, in modo da rendere impossibile ogni magico tentativo di riportarlo in vita.

Esco dal cimitero ho perso tutti, ma lui è morto.

Una ragazza mi corre dietro e mi chiama, è Lenori la sorella di Alex, mi abbraccia e fra le lacrime mi sussurra

"Perdonaci tutti se puoi."

BLOOD AND LOVEWhere stories live. Discover now