Capitolo 10

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La stanza della musica.
La stanza di casa mia e di Harry in cui non vado da molto tempo. E' sempre stata la mia stanza preferita.
Ha pareti bianche e il pavimento in legno scuro; c'è qualche chitarra, anche se né io né Harry sappiamo suonarle- qualche foglio di carta con le note, una radio, blocchi per scrivere, un registratore e , al centro della stanza, un pianoforte nero.
Mi è sempre piaciuto suonare il pianoforte, ma non sono molto bravo. Me la cavo.
Mi sono seduto e ho preso a fissare i tasti; dopo aver preso un profondo respiro ho cominciato a suonare una melodia casuale, che si è trasformata ben presto in una canzone.
L'ho riconosciuta come "How to save a life" dei The Fray. Una delle mie canzoni preferite in assoluto.
Le mie dita danzano sui tasti e mi sento libero.
Libero dallo stress, dalla stampa, dall'odio e da qualsiasi cosa possa farmi del male.
Ora siamo solo la musica ed io.

"Where di I go wrong I lost a friend somewhere along in the biterness and I could have stayed up with you all night had I know how to save a life"

La mia mente è proprio qui ed è così rilassante; neanche una cosa di cui preoccuparmi. Solo io e la musica.
La canzone ha poi raggiunto una fine e allora ho sospirato. Questo è quello che amo fare. Musica.
Ma ultimamente la mia mente ha pensato ha qualsiasi cosa tranne che alle musica, è stata ovunque tranne che dalla musica.
Questo è il motivo per cui ho fatto l'audizione ad X-Factor. Per poter fare quello che amo. Musica.
Per cantare e vivere con la musica in ogni passo che faccio.
Ma la vita prende nuove direzioni e non si può sapere cosa accadrà alla prossima svolta.
Si spera che la prossima svolta nella mia vita sia una felice. Ho avuto abbastanza cose tristi, deprimenti e dolorose per quest'anno. Ho bisogno di qualcosa di felice per andare avanti.
Qualcosa di nuovo.
Qualcosa di buono.
Una vacanza. Per allontanarmi da tutto e tutti.
Solo io e un piano da qualche parte nei boschi.
Sarebbe fantastico. O una vacanza per incontrare la mia famiglia a Doncaster, festeggiando il mio compleanno e il Natale in pace.
Nessun problema più grave di qualche cibo bruciato.
Nessuna preoccupazione.
Niente pianti.
Niente dolore.
Solo felicità e risate. Veri sorrisi e l'eco di risate allegre. Qualcosa di felice. Un nuovo capitolo.
Un capitolo più vicino alla fine. Un capitolo più in profondità nella storia.
Una nuova trama. Più lontano dal dolore, o un passo più vicino ad esso. Indeciso.
Qualsiasi cosa può succedere, nessuno lo sa per certo. Nemmeno lo scrittore.
Ho sospirato e mi sono stiracchiato. Da dove vengono questi pensieri? Come li ha formulati il mio cervello?
Smette mai di ottenere nuove idee o sa sempre cosa pensare dopo?
Sono uscito dalla stanza e ho aperto la porta rivelando un Harry in piedi che ascoltava avidamente.
"Da quanto tempo sei lì in piedi?" ho chiesto sorpreso.
Mi ha sentito suonare e cantare?
"Abbastanza." ha detto scrollando le spalle.
"Okay.." ho detto insicuro e ho cominciato a farmi strada verso camera mia.
"Stai bene?" mi ha chiesto Harry, che era dietro di me.
Mi sono girato e ho alzato un sopracciglio.
"Si, e tu?" gli ho chiesto confuso.
Mi ha davvero appena chiesto se sto bene?
"Si, grazie."
"Per cosa?" sono così confuso adesso.
"Per avermelo chiesto!?" mi ha detto Harry anche se sembra molto di più una domanda.
"Oh, prego..immagino." ho detto prima di andare verso camera mia.
Perché è così gentile nei miei confronti?


E' questa la nuova svolta della mia vita?

Worthless||Larry Stylinson[Italian]Where stories live. Discover now