Angry Heart

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Salii le scale di corsa, aprendo subito dopo la porta, spalancandola facendola addirittura sbattere forte al muro.

Ero furiosa, questo era il prezzo da pagare se mi si lasciava pensare troppo. Rabbia, perché riflettevo, riflettevo molto bene, e più lo facevo e più non capivo cosa pensasse.

«Ma che cazzo fai?!» sbottò alzandosi dalla scrivania, dove – evidentemente - stava studiando.

«Sei sparito da giorni! Che cazzo di fine hai fatto, mh?!» mi avvicinai di più per potergli parlare faccia a faccia.

«Calmati» m'intimò.

«E tu spiegami perché non ti sei fatto più vivo!» mi alterai «Sono stata così pessima da farti cambiare sponda ed ora sei incasinato perché non sai come dirlo?!» gli urlai contro, facendomi ancora più in avanti, vedendolo indietreggiare.

«Ellen-...» cominciò ma non ne ebbe il tempo.

«Tra pochissimi giorni farò gli anni e tu te ne stai qui a studiare della merda!» urlai ancora, indicando riluttante i libri dietro di lui, ancora aperti e sparpagliati come gli appunti scritti a mano su fogli volanti.

«Ellen, io-....»

«Valgo così poco?! Hai idea di come ci sia rimasta male?! Puoi almeno rispondermi?!?!» urlai ancora più forte, solo che mentre urlavo non capivo nemmeno io cosa stessi dicendo, mi sembrava di essere la classica fidanzata assassina psicopatica, ed io non ero nemmeno sua amica, anche se si ostinava a dirmi di sì.

«Porca miseria, Ellen!» sbottò infine, sbarrando gli occhi, fissandomi intensamente incazzato «Ce la fai a stare zitta due secondi?! Solo due, così mi dai il tempo di parlare, Cristo Santo!» continuò, portandosi una mano sulla testa, trascinando alcuni ciuffi di capelli - sfuggiti dall'elastico - al loro posto «Mi dispiace non essermi fatto sentire ieri-...» continuò.

«Non solo ieri! Hai iniziato dalla sera della tempesta e tu-....» mi mise una mano sulla bocca tappandomela bruscamente.

«Sta. Zitta!» scandì bene le parole «Non ti ho chiamata o cercata perché non me la sentivo! Avevo bisogno di pensare. Questa cosa è molto più difficile da sopportare di quanto pensassi» ammise, levando finalmente le mani addosso a me, rimettendole lungo i fianchi.

«Lo è anche per me» m'indicai, per fargli capire che non c'era solo lui «Forse lo è più per me, che per te. Tu hai avuto molte esperienze ed io le sto facendo per la prima volta con te. Avevi detto che mi avresti aiutata, ma quello che stai facendo è non terminare il tuo lavoro che hai portato a metà. Mi hai praticamente mollata a metà dell'opera» dissi allibita sentendomelo dire ad alta voce, perché lo rendeva vero, dannatamente vero.

«Non ti ho mollata. Non ho detto che mi sarei tirato indietro» continuò «Ho solo detto che mi serviva del tempo, Ellen» mi guardò dritto negli occhi.

«Per fare cosa?! Il tempo per cosa?!» sbottai scocciata.

«Per riordinare le idee!» disse ovvio, senza perdere del tutto la ragione.

«Ti prego, dimmi che cosa cazzo è successo nella mia stanza quella notte, perché io non ho ben capito il tuo comportamento. Sì, ero completamente imbarazzata alla fine, ma poi no, perciò spiegami perché tu sì» dissi sinceramente, tornando a parlare normalmente.

«Perché mi hai messo le mani sul cazzo, Ellen! Tu, la mia migliore amica, quella che ho visto scorrazzare per casa con un tutù in testa e le scarpe della madre sulle mani! Hai idea del trauma!?» a quel punto la vena sul collo era ben visibile.

«Continui a pensare solo a te stesso! Sembra che c'eri solo te lì!» mi alterai nuovamente «Pensi che per me è stato poco imbarazzante?! Eh?!»

«Non ho detto questo! Sto solo dicendo di rispettare i miei spazi» tornò calmo, apparentemente.

«Il che vuol dire che ti rifarai vivo quando vorrai tu, non è vero?» lo scrutai per bene, raddrizzandomi meglio con la schiena «E' sempre stato così, hai sempre fatto come dicevi tu. Vaffanculo, Harry» conclusi andandomene via.

«Ellen...Respira....Non è successo nulla» cercò di tranquillizzarmi per telefono, mentre io iniziai a rannicchiarmi nel mio letto, sperando di smettere di piangere e singhiozzare «Perché, però, pensi che non sia tuo amico?» mi domandò interessato, sentendo la voce della televisione abbassarsi; essendo tardi doveva essere a casa a prepararsi la cena, da vero scapolo che era.

«Perché Karen e Gemma si sono scelte, io e lui abbiamo sempre dovuto sottostare alle decisione degli altri...E per quieto vivere abbiamo provato sempre a collaborare....» mi si spezzò la voce riprendendo a piangere, singhiozzando sommessamente, sapendo che mia madre aveva i radar, e sentiva tutto.

«Ellen, tu pensi troppo. Quello che hai detto è così stupido che mi stupisce essere uscito dal tuo cervello» quasi mi rimproverò per la mia momentanea stupidità «Ascoltami...Cerca di stare tranquilla, non rovinarti questi giorni, in fin dei conti non è colpa di nessuno dei due, le cose sono andate così. Sì, magari potevate evitare fin da subito di mettervi in mezzo ai guai, ma ora cerchiamo di stare calmi» aveva la voce calma, rassicurante, mi piaceva, mi faceva sentire più calma e sicura.

«Okay...Scusa se ti ho chiamato a quest'ora» tirai su col naso.

«Non ti preoccupare...Ora vai a cena e riposati. Ti chiamo domani. Buona notte, tesoro» mi salutò, così riattaccai, non volendo replicare perché di nuovo il groppo in gola tornò facendomi male.

Ero un'asociale di merda, e il fatto che nemmeno sapevo riconoscere i miei amici come tali mi faceva sentire una tale cretina che avrei voluto molto volentieri prendermi a schiaffi da sola.


-Spazio a me-

Buonsalve, ragazze!

Avrei dovuto aggiornare ieri, ma poi non l'ho fatto, non so nemmeno io il perchè...So solo che avevo il capitolo pronto e poi mi sono ritrovata la notifica del tweet di Harry ed ho visto il video "History", perciò poi ho chiuso tutto e mi sono messa a piangere in una angolino...Già...

Comunque! Il capitolo è di passaggio, fidatevi, è di passaggio...Qui ancora non si capisce molto del perchè, effettivamente, Harry è sparito dopo l'accaduto *strizza l'occhio come una pervertita*.

Come al solito lasciate un commento e votate, vorrei veramente sapere -con tutto il cuore- cosa ne pensate. Lo so, sono consapevole del fatto che è una trama trisa e ritrisa, ma ho lo stesso impiegato tempo per scriverla .-.

Baci tristi

CaterinaXx

PS: Per chi non lo sapesse, sto scrivendo anche un'altra storia, sempre su Harry, ma diversa :) Si chiama "Too Late", mi raccomando, passate a leggere :D

S-e-x || Harry StylesWhere stories live. Discover now