Regali sorpendenti

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Leggerete che Logan fa 23 anni. So che non è la sua età attuale:') ma nella storia sì... Buona lettura!

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Il suono fastidioso del telefono mi sveglia all'improvviso, facendomi scivolare giù dal letto. Senza rendermene conto l'aggeggio diabolico è già fra le mie mani, così accetto la chiamata e nel sentire la sua voce tutto migliora.

L: Buongiorno bellissima, ti ho svegliato?

Sorrido, forse senza accorgermene, ma torno in me e appoggio la schiena al letto.

V: No, tranquillo. Comunque buongiorno anche a te bellissimo.

Sentire la sua risata alle dieci del mattino è la sensazione migliore che potessi avere. Aspetta un attimo, che giorno è? Il quattordici!

V: Auguri amore mio! Oggi fai ventitré anni, come ci si sente?

L: Bene, bene. Un po' vecchio, ma bene.

Per qualche secondo non parla nessuno dei due, ma poi la mia voce riecheggia nella cornetta del telefono.

V: Ho in serbo per te una sorpresa. Ti piacciono le sorprese, vero?

L: Dipende.

V: Da cosa?

L: Se la sorpresa sei tu, allora sì. Amo le sorprese.

Il secondo sorriso della giornata in meno di dieci minuti ed è solo merito suo.
La mia mano passa fra i capelli, come per cercare in qualche modo di tranquillizzare il mio spirito invaghito da quest'uomo.

V: Diciamo che nella sorpresa ci sono anch'io.

L: Oh, mi va benissimo piccola.

V: Rimarrei a parlare con te molto volentieri, ma ora devo andare a preparare tutto.

Sento un lamento provenire dalla sua voce e quando torna a parlare, sembra triste. Non saprei dire se lo fa apposta o è serio.

L: Mh, okay. Se devi proprio.

V: Sì, mi spiace Logie bear ma devo andare.

L: Oddio Vale non chiamarmi così, mi fai arrossire.

Ed ecco arrivare il terzo sorriso, questa volta per il divertimento. Penso che lo riempirò di baci appena lo vedrò.

V: Lo so Logan, lo so. Ci vediamo dopo, ciao festeggiato.

L: Puoi contarci.

Stacco la chiamata e inizio a fissare il telefono per non so quale strano motivo. Mi piace da impazzire come sta iniziando questo giorno.
Torno in piedi ed esco dalla camera con ancora addosso il pigiama, che alla fine consiste in dei pantaloni lunghi di una tuta viola e una maglietta bianca con su scritto "Sing". Dopo essere andata in bagno, scendo in cucina dove trovo Kendall indaffarato a fare chissà cosa ai fornelli.

V: Buongiorno.

K: Oh, ciao Vale.

Devo averlo colto di sorpresa, perché per poco non fa un salto alto due metri dallo spavento. Torna a guardare le sue pentole, mentre io prendo il latte dal frigo. Riempo una tazza e dopo averla messa nel microonde per venti secondi, la tiro fuori. Mi siedo al tavolo con dei cereali al miele e mentre mangio torno a fissare Kendall.

V: Si può sapere chi stai cercando di avvelenare?

K: Cosa? Oh, molto divertente Valentina. Sto solo facendo delle uova comunque.

Stupida notte||Logan HendersonWhere stories live. Discover now