Capitolo 18

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Marty
Lo guardai negli occhi,sorridendo.
Sembrava sollevato della mia reazione,forse pensava di aver osato troppo.
Appoggiai la mia testa alla sua spalla.
-forse dovremmo tornare ,ora.- sussurró.
Alzai la testa,annuendo.
Quanto tornammo,non vidi Emma nel suo giaciglio,e neanche Ruke.
Cazzo.
Scossi Newt,indicando i "letti" vuoti di Ruke ed Emma,con le dita tremolanti.
Lui prese il suo bastone,e corremmo nella foresta.
C'era segno di chi aveva trascinato con la forza qualcuno.
Mi tremavano le mani,Ruke le aveva fatto del male. Sicuramente.
Mi sentivo stupida ad averla abbandonata.
Seguii le orme lasciate dal corpo di Emma,fin quando non me la ritrovai davanti,con gli occhi spenti,e una grossa botta alla testa,che gocciolava ancora di sangue.
Gridai d'istinto.
-Emma...- sussurrai. Lei giró la testa verso sinistra,sempre con gli occhi assenti.
C'era Ruke,a terra,senza sensi.
Newt corse da lui,mentre Emma si giró a riguardarmi:-Queste sono le conseguenze del tuo comportamento. C.A.T.T.I.V.O non ha mai voluto questo. C.A.T.T.I.V.O è buono.- la sua voce era meccanica,raggelante,e poi lei crolló al suolo.
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-ORA STIAMO ESAGERANDO!-
Gally era furibondo,rosso in volto,i pugni stretti.
-PUÓ ANCHE ANDARE CHE ENTRINO NEL LABIRINTO,E SE LA CAVINO,MA CHE UCCIDANO UN RADURAIO...OH NO,QUESTO NON VA,CASPIO!-
Mi alzai:-ve l'ho detto,non era lei!-
Eravamo in una stanza,c'erano quasi tutti i radurai. Newt era in un angolo,la testa abbassata.
Non capiva che ero in difficoltà,Emma era ancora dai medicanti,non si era più risvegliata dopo quella frase.
-Ha parlato della C.A.T.T.I.V.O.,Non ricordo bene cosa sia...-
Gally si avvicinó a me:-io invece credo proprio che tu te lo ricordi.-
-Smettila,Gally.- Minho si alzó,affiancandomi.
Gally alzó gli occhi:-oh,dio. Io sono tuo compagno da anni,tuo amico! Si puó sapere perchè difendi...lei.-
-perchè prima di raggiungere a soluzioni affrettate,c'è da capire cosa è successo realmente.-
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Emma
Mi svegliai di soprassalto.
-Dove sono?- urlai guardandomi attorno.
Mi stesi nuovamente, appoggiando la testa al cuscino, ero dai medicanti.
Un dolore atroce alla testa mi fece stringere i denti, per soffocare in qualche modo il dolore.
-Fa ancora male?-
-Tu che dici?- non sapevo perché mi sentivo così dannatamente nervosa, ma sapevo che qualcosa stava per succedere.
-Stai attento o uccide pure te- disse all'improvviso un ragazzo con cui non avevo mai legato molto entrando di scatto nella stanza.
"Cosa?" Pensai.
Mi lesse qualcosa in faccia.
-Fai la finta tonta? Ci penseranno Gally e Newt- detto questo uscì come se nulla fosse.
Cercai di alzarmi ma i giramenti di testa mi fecero rimanere seduta.
-Credo dovresti aspettare-
-Vai all'inferno- dissi spingendo di lato il mendicante e cominciando a zoppicare verso la porta.
Solo in quel momento mi accorsi che non solo la testa mi stava uccidendo ma anche tutto il corpo, che a poco sarebbe ceduto.
Attraversai la radura con gli occhi di tutti puntati addosso, solo io non sapevo che avevo fatto.
Spalancai la porta della Tana e mi ritrovai davanti Gally, Newt, Martina. Dove diavolo era Thomas?
-Qualcuno può spiegarmi che diavolo sta succedendo?- dissi cercando il più velocemente possibile una sedia, ma una stretta presa mi bloccò da dietro, stringendomi le mani.
-Gally potrei vomitarti addosso-
Quel silenzio altrui mi stava innervosendo ancora di più.
-MI DITE QUAL'È IL VOSTRO PROBLEMA?- tirai una gomitata in pancia a Gally e cercai di uscire, ma le gambe cedettero e il cervello si spense, facendomi cadere a terra a peso morto.

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