Capitolo 21

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Emma      
Rumori metallici attirarono l'attenzione di tutti, ruggiti e continui striduli di metallo contro il cemento fecero impazzire i Radurai. Io e Martina ci scambiammo uno sguardo preoccupato. Eravamo già nella merda nel labirinto, da sole. Ora eravamo nella radura, senza copertura delle mura e un completo popolo da proteggere.                                                            -Armatevi e nascondetevi! Forza!. la mi voce ruppe il momento di paura che stava paralizzando tutti e senza nessuna voce contrastante tutti i ragazzi corsero a fare quello che avevo detto loro.                           Afferrai Marty per un braccio e la avvicinai a me, abbracciandola, forse non era il momento adatto ma ne avevo bisogno, dopo tutto quello che stavamo passando.    -Qualche idea per sopravvivere alla notte?- domandai rivolgendomi anche a Thomas e Newt che erano coraggiosamente rimasti insieme a me e alla mia amica. Nessuna risposta. "Perfetto".                    
-Beh ragazzi, mi dispiace dirvelo, ma siamo un po' nella sploff se non formuliamo al più presto un piano che possa funzionare- Martina cominciò a dire qualcosa, velocemente senza farsi capire.              
-Direi che per adesso la cosa migliore da fare è procurarci delle armi o qualcosa che possa aiutarci a difenderci da quell'insieme di ferraglia mobile- 
Tutti mi seguirono dentro la Tana e recuperammo dei bastoni appuntiti, simili a quelli che Alby e gli altri avevano usato per cacciare dentro al labirinto Klaus.            -Per quanto possano essere pericolosi per noi, non pensano facciano mlto effetto sui dolenti-                      
-Esprimi molta positività Thomas- eravamo pronti in qualche modo, ad affrontare quello che ci aspettava là fuori.
Marty
Guardai Emma,mi guardó negli occhi,e annuì.
Mi girai,cercando Newt,e me lo ritrovai davanti.
Sapevo che i miei occhi erano pieni di paura,non la nascondevo,tutti avevamo timore.
Newt mi guardó,con gli occhi languidi,e mi posó un bacio sulle labbra.
Ero pronta.
-ehy piccioncini,non vorrei interrompere il momento,ma qui i dolenti arrivano.-
Emma tiró una gomitata a Thomas,facendo ridere tutti,più per paura che per divertimento.
Impugnai bene la lancia che mi aveva lanciato Emma,e mi buttai tra i dolenti,con lei al mio fianco.
Sentivo i battiti rimbombarmi nelle orecchie,le mani e i piedi formicolare.
Scivolai vicino ad un dolente,cercando di colpirlo,ma era protetto da una spessa corazza di metallo.
Doveva esserci qualcosa.
Ad un certo punto sentii un ruggito da parte del dolente. Punto giusto. Avevo infilato la lancia in una parte viscida vicino al collo del dolente,e questo aveva smesso di muoversi.
-RAGAZZI VICINO AL COLLO! MUOIONO!-
A quanto pare qualcun'altro aveva individuato il punto.
Quando i dolenti erano troppi,e le urla non si sopportavano più,corsi con Emma,Gally e Thomas verso la scatola,dove potevamo rifugiarci.
Entrarono Emma,Thomas ed infine Gally,che la chiuse alle sue spalle.
-GALLY FAMMI ENTRARE!- gli gridai,mentre un dolente mi intercettava attraverso le fiamme della ex cucina della radura.
-È COLPA TUA,PAGANE LE CONSEGUENZE.- Gally non apriva la gabbia,sentivo Emma cercare di aprirla da dentro,mentre un dolore acuto si irradió dal mio fianco,e poi tutto fu buio.

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