Ventiquattresima Parte..

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Quella sera dopo mangiato andai in stanza.
Mi misi sul letto e incominciai a piangere. Il motivo preciso non lo so. Forse mi mancava Leo ma non volevo farlo notare perché anche se mi mancava non lo volevo vedere e ne sentirlo. Si..è molto difficile stare con me. Molti pensano che Io sia facile. Ma solo a guardarmi perché sono difficilissima. Però le persone che mi capiscono e mi vogliono bene mi accettano per quello che sono e così deve andare. Mentre pensavo tra me e me, si apre la porta ed entra Lorenzo. Che quando mi vide così si catapultò sul letto con me ad abbracciarmi.
Intanto da Leo..
Tiziana:Ti rendi conto di quello che hai fatto?*alzando la voce*
Leo:Io non ho fatto un cazzo!*alzando la voce*
Ernesto:Voleva più attenzioni!
Leo:Ok.. Si.. Ho sbagliato. Va bene? Ho sbagliato! Ma adesso che lo ho ammesso cosa risolvo? Tanto lei non mi vuole vedere più.
Tiziana:Adesso la lasci da sola.. Crescere tua figlia. Leo tu lo sai che Suo Padre non voleva farla tenere questa bambina? E lei l'ha convinto dicendogli che l'avresti aiutata standogli accanto?!.. Tu non stai facendo niente di tutto questo. Tra 4 mesi si avvicina il parto e la sono problemi!*sedendosi a tavola*
Leo:Lo so Mamma! Ma purtroppo sono uno stronzo. Cosa ci posso fare?
Squilla il telefono di Leo.
Tutti si azzittirono per vedere se nel caso ero io. Ma non ero io. Era Rebecca.
Tiziana:Chi è? Vale?
Leo:No..
Ernesto:Chi?
Leo:Rebecca..
Tiziana si mise le mani in faccia..
Leo rispose..
Rebecca*Ciao Leo!! Ti va se stasera usciamo insieme? Se vuoi puoi portare anche quella!*
Leo*Rebecca.. Vaffanculo!*
Chiuse la telefonata.
Tiziana:Cosa voleva?
Leo:Uscire insieme..*abbassando lo sguardo*
Ernesto:Non ti meravigliare che poi Vale non ti faccia vedere la bambina..*alzandosi da tavola e andando sul divano*
Tiziana:Con tutto quello che lei ha fatto per tenersi questa bambina adesso la crescerà anche da sola.
Leo:Non sarà da sola. Ci sarò io.
Tiziana:Lei non vuole vederti. Lo sai benissimo.*alzandosi per andare a lavare i piatti*
Leo andò in camera si mise sul letto e iniziò a piangere.. Iniziò a pensare a tantissime cose. Era talmente pentito. Ma ormai nessuno poteva fare nulla. Io avevo preso la mia decisione.
Entrò Davide nella stanza di Leo..
Da:Hey.. Posso entrare?*aprendo delicatamente la porta della camera*
Leo non rispose continuava a piangere..
Da:Sai.. È la prima volta che ti vedo piangere.. È la prima volta che ti vedo piangere per una ragazza. Non ti avevo mai visto così.
Leo non aveva intenzione di girarsi.
Da:Leo.. Lo so. Fa male.. Tutti nella vita possiamo sbagliare. Sai benissimo che non mi piace vederti star male.. Fa star male anche me.
È la prima volta che ti vedo soffrire. Leo.. Tu sei un uomo forte! Un uomo che se vuole le cose le ottiene! Non ti far mettere i piedi in testa! Lotta! Lotta! Non puoi fermarti. Non puoi arrenderti! Devi continuare a lottare! Hai lottato per 18 anni non mi sembra il caso fermarti di lottare soprattutto adesso. Dai Grande Leo!*scuotendogli la spalla*
Anche se Leo aveva vergogna di mostrare le proprie debolezze a qualcuno, oggi l'ha dimostrato. Oggi, ha deciso di far vedere che quel Leo non é solo un ragazzo stronzo, arrogante e presuntuoso. Ma anche un ragazzo dolce e sensibile che non smette di lottare.
Leo si girò dalla parte di Davide e lo abbracciò ed iniziò a piangere tra le sue braccia facendo sì che la maglietta si bagnasse.
Intanto da me..
Lory:Vale.. Vale basta.. Non piangere. Ti ho già spiegato come comportarti. Non puoi abbatterti adesso. Adesso che dentro di te c'è la GIOIA più grande della tua vita! Sta crescendo una vita dentro di te. Non puoi piangere ed essere triste e pensare sempre cose negative. Devi guardare al futuro. Tra 4 mesi avrai Gioia tra le tue braccia. La potrai vedere.. Toccare.. Potrai giocarci.. E da lì spero di vedere un sorriso sul tuo volto quello che nessuno ti può togliere mai. Anche perché se sorridi sei bellissima. E scommetto che anche Gioia non vuole vederti così.. Adesso non può vederti ma può sentirti.. E secondo me non vuole vedere la sua Mamma piangere e stare male. Quindi.. Smetti di piangere e se non vuoi farlo per te, e per me.. Fallo per Gioia. Che lei ne ha più bisogno.
Lo abbracciai ancora più forte e lui mi abbracciò ancora più forte di come lo stavo abbracciando Io. Mi accarezzò la schiena e i capelli per riassicurarmi.
Quella sera passò così.. I rapporti con i nostri fratelli si stavano rafforzando sempre di più. È questa era la cosa più bella che c'era.

Continuo..

16 Anni E Incinta..Where stories live. Discover now