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Dopo minuti che sembravano infiniti, ci alziamo.

Faccio un cenno a Audrey per dire che sarei uscita un'attimo.

Appena fuori dalla porta mi assicuro che nelle vicinanze non ci sia nessuno per poi calare in un pianto profondo, ancora.

Justin mi manca, forse ho fatto male ad andarmene via così.
Non so, ma ho la sensazione di dovermi sentire colpevole dell'accaduto.

Dopo un veloce sfogo di sollievo torno dentro vendendo Kendall e Audrey parlare in soggiorno.
Gli lancio un sorriso a stampo per poi dirigermi alla ricerca di Liam.

Cammino lungo i corridoi della nuova casa ancora tutta da scoprire, ma Liam non si fa vivo.
Arresa, vado al piano di sotto per chiedere informazioni a Audrey e Kendall.
"Ragazze avete visto Liam?"
"Ha detto che sarebbe tornato con un amico" risponde Audrey lanciandomi un'occhiatina delle sue.

"Aggiungiti a noi" dice Kendall spostandosi più in là di modo da farmi sedere vicino a loro.

Annuisco e stanca mi getto sul divano.
Rimango ad occhi chiusi per un po', quando Audrey e la sua voce sgargiante mi invitano a prendere vita.

"Intraprendi delle scuole?" Mi chiede Kendall.
"No, in questo momento sono disoccupata in tutti i sensi"

Rimane in sospeso un silenzio tranquillo, interrotto ancora da Audrey.
"Che ne dite di fare un salto in città?"
"Bell'idea!" Risponde Kendall alzandosi dal divano eccitata.

Pronte per uscire ci appropriamo della macchina di Kendall.
Musica a tutto volume, capelli all'aria e cantare a squarciagola come se non ci fosse un domani.
Questa si che è vita.
Trascorrendo il resto del tempo così, arriviamo davanti a queste vetrine enormi piene di sogni che presto si impossesseranno di me.

"Ragazze vado a prendere qualcosa da sorseggiare" Accenna Ken.

"Noi ti aspettiamo qui dentro" diciamo in coro indicando con gli occhi a cuoricini una vetrina intrigante.

Annuisce e noi corriamo a gara per chi trova il vestito più bello.
Sorrisi e risate a più non posso, divertimento indimenticabile.

Mentre aspetto Audrey e il vestito che lei definisce da urlo, controllo i vari scompartimenti e noto una magnifica minigonna bordò a vita alta.
Pensando già alle possibili abbinazioni, vado alla ricerca di una cannotta nera leggermente scollata.

Sono davanti ai camerini quando improvvisamente alle mie spalle riconosco la voce di Audrey. Immagino sia per far sapere a tutto il negozio con un urlo che ha appena finito di provarsi un bellissimo abito.
"Shhhhhh!" Grido guardandomi intorno e mettendogli la mano davanti alla bocca.

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