il vero Draco

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Capitolo 3

Quella notte anche Draco non riuscì a dormire bene. Non riusciva a scacciare il pensiero di Hermione che le dava ripetizioni, già non riusciva a stare attento quando spiegavano i professori, come poteva pensare di stare attento quando la sua insegnante era la sua principale distrazione... forse era per questo che la McGranit lo aveva affidato ad Hermione... che la McGranit si fosse accorta del suo comportamento... Non riuscendo a smettere di pensare, Draco finalmente riuscì a prendere sonno.
Era l'alba, ed Hermione era appoggiata al davanzale della finestra, guardava fuori dalla finestra con lo sguardo fisso all'orizzonte, persa nei suoi pensieri. Il suo viso era illuminato dalle flebili luci dell'alba e nella stanza non un rumore osava disturbare quel silenzio infinito. Erano ormai le 7:30 ed Hermione non sapendo più come distrarsi, si vestì e scese a fare colazione ... scelta non fu mai più sbagliata... era entrata in Sala Grande e il suo sguardo incontrò quello dell'unica persona che non avrebbe voluto vedere quel giorno. Draco Malfoy era seduto al suo solito tavolo, con la solita compagnia e il solito ghigno compiaciuto sulle labbra. Quell'immagine le faceva venire il voltastomaco. Per calmarsi prese la sua solita tazza di tè, si sedette al tavolo Grifondoro leggendo La Gazzetta del Profeta. Accanto a lei era seduto Nevil con il quale non aveva avuto spesso una conversazione, ma in quel momento non avendo la solita compagnia di Harry, Ron e Ginny decise di rivolgergli la parola. Nevil cominciò a parlare di Erbologia, della professoressa Sprite e di come la aiutasse nella serra della scuola. Hermione continuava ad annuire annoiata e intanto si era nuovamente immersa nei suoi pensieri. Era cominciata la lezione di Pozioni con il professor Piton, che durante le "ferie" del professor Lumacorno lo sostituiva. Stava consegnando i compiti della settimana scorsa
-Andiamo di male il peggio... vero signorina Granger?- disse quel quella voce monotona con una nota di rimprovero e ironia. Hermione era nel panico, era il terzo 4 di seguito quel mese e sapeva che non sarebbe stato facile recuperare
-Lo stesso non si può dire di lei, Signor Malfoy! Complimenti ottimo lavoro- disse Piton
-Grazie professore, è stato un gioco da ragazzi, vero Granger?- disse Draco sventolandole un 10 e lode davanti il viso già rosso di rabbia. Decise di mantenere la calma , fece dei respiri profondi e si rimise sui libri di Pozioni. Ascoltava distrattamente il discorso di Piton, quando le arrivò un elegante bigliettino, reso a forma di piccola rondine con la magia. Hermione aprì lentamente il biglietto appena appoggiatosi sul suo banco in modo che Piton non se ne accorgesse. Lesse il biglietto:
Ci vediamo nella Stanza delle Necessità alle 16:00. Non tardare,a meno che tu non voglia farmi arrabbiare.
D.L.M.
Aveva intenzione di rispondere a quel messaggio, ma non lo fece. Si limitò, invece, a guardarlo per qualche secondo facendogli un piccolo cenno di approvazione prima di rigirarsi verso la cattedra. Alla fine delle lezioni Hermione si diresse al suo dormitorio per prepararsi "all'incontro" con Malfoy. Entrata in camera, trovò Ginny che si stava preparando per uscire con Harry, indossava una gonnellina nera plissettata non troppo corta, una camicetta bianca con il colletto in pizzo nero e un paio di ballerine anch'esse nere. Hermione era affascinata nel vedere Ginny tutta in tiro per il suo appuntamento. Ginny si accorse subito di Hermione
- Hey, Herm, come mai ti stai preparando? Devi uscire con qualcuno?- disse lei fingendo disinteressata
-No Ginny, devo dare ripetizioni a Malfoy, ma questo lo sai già- disse amareggiata
-Ok, allora ti serve una missione restailing-
-No, non pensarci nemmeno non mi vestirò da bambolina per quell'idiota-
-Hermione ti ricordo che stiamo parlando di Malfoy, e se vuoi che ti ascolti e migliori devi attirare la sua attenzione-
-Lo so ma...-
-Niente ma... fallo per i crediti scolastici così potrai recuperare i voti di Pozioni - Hermione a quelle parole si convinse e si vece aiutare da Ginny. Le aveva raccolto i capelli in un'elegante chignon , con qualche ciocca di capelli che le scivolava lungo il viso, indossava la sua divisa da Grifondoro perfettamente stirata e leggermente modificata con un incantesimo. La gonna era stata accorciata di 15cm, la camicetta era stata resa più attillata e i primi 2 bottoni slacciati mettevano in mostra un po' il decolté di Hermione,la cravatta era legata con un nodo abbastanza largo. Mancavano solo le scarpe, così Ginny aprì il suo baule e ne uscì un paio di decolté nere
- Ecco queste sono perfette- disse Ginny mentre teneva le scarpe in mano
-Stai scherzando Ginny, non metterò quei trampoli, potrei rompermi un caviglia! -
-Sta tranquilla Herm, farò un incantesimo alle scarpe, ti sembrerà di indossare le tue convers-
-Ok se lo dici tu- Ormai mancava solo il trucco, Ginny le aveva fatto un trucco naturale, con un ombretto dorato e una sottile linea di eye-liner. Hermione era ormai pronta così prese alcuni libri, la bacchetta e si diresse al settimo piano. Mentre camminava per il corridoio si sentiva fiera, sicura di se e anche comoda su quelle scarpe, grazie anche all'incantesimo di Ginny. In poco tempo si trovò davanti il portone della Stanza delle Necessità, guardò l'orologio ed erano le 16:00, era in perfetto orario e decise di entrare. Davanti ai suoi occhi apparve una stanza accogliente dove vi erano una scrivania, due comode poltrone e alcuni libri, tutto era perfetto. Hermione si sedette su di una poltrona mentre aspettava Malfoy.
Erano le 16:20 quando Draco aprì il portone, Hermione si alzò di scatto
- Menomale che ero io a non dover essere in ritardo,cosa hai da dire a tua discolpa?- era infuriata così tanto da cruciarlo - Hey che caratterino Mezzosangue, ho avuto un "imprevisto"-
- se per imprevisto intendi una delle solite sgualdrine che ti stanno intorno ok, ma non prediamo tempo e mettiamoci al lavoro- disse tornando a sedersi sulla poltrona. Draco l'aveva seguita e si era seduto accanto a lei e prendendo un libro entrambi cominciarono a studiare. In quella stanza regnava il silenzio totale quando la voce di Draco lo interruppe
- Hey Granger,perché hai cambiato abbigliamento?-
- Non posso cambiare il mio look, Malfoy?-
-Certo anzi penso che ti stia moooolto bene! Ma la gonna non è troppo corta e la camicetta troppo scollata?!- disse lui guardandola dalla testa ai piedi con uno sguardo malizioso
- No anzi sono perfette e comunque SEI UN PORCO! Non ti premettere, io non sono ina delle tue solite sgualdrine, non come le altre-
- Infatti! Tu sei diversa, sei meglio di loro- Hermione sentì le gote arrossare e non riuscì più a dire una parola Era tornato un silenzio totale quando la chiusura di un libro lo interruppe nuovamente
- Basta non ci capisco niente di questo stupido libro- Draco era stanco di leggere quella roba e si era alzato a fare un giro per la stanza - Draco, smettila di fare il bambino dobbiamo studiare-
- No, Hermione non ne avresti bisogno, tu sei già la migliore in tutte le materie... scusa dovrei dire quasi tutte... in pozioni fai letteralmente schifo- disse con tono ironico cercando di istigarla inutilmente
- E da quando mi chiami Hermione?- disse lei usando un tono ironico e sorpreso
- Da quanto tu mi chiami Draco!- rispose lui velocemente Hermione non si era nemmeno accorta di averlo chiamato per nome così credendo che a lui desse ffastidio
-Scusa Malfoy!- si scusò
- No non scusarti, mi piace sentire il mio nome pronunciato dalle tue labbra- Draco si era fatto stranamente triste
- E ora che ti prende, Malf... Draco?-
-Niente sono triste perché già so che non appena usciremo da questa stanza per te tornerò ad essere Malfoy, arrogante, antipatico e senza cuore- disse voltandogli le spalle Hermione si avvicinò lentamente a Draco, gli mise una mano sulla spalla cercando di consolarlo
-Non per forza deve accadere, se tu non lo vuoi...- Draco si girò, i occhi loro occhi si incontrarono e una tempesta di emozioni si scatenò nei loro cuori. Hermione stringeva le spalle di Draco e lui le cingeva i fianchi con le braccia. Una lacrima sfuggita al suo controllo stava rigando la guancia di Draco ed Hermione sentendosi quasi in colpa, posò una mano sul suo viso asciugandogli la lacrima. Draco sentendo la dolcezza con qui quella mano gli accarezzava il viso, strinse Hermione tra le braccia che lei ricambiò. Le braccia di Hermione ormai cingevano il collo di Draco e le braccia di lui la stringevano forte, come se avesse bisogno di lei aveva bisogno della sua comprensione ... della sua presenza ... ma soprattutto del suo affetto.

All Of Me _ DramioneWhere stories live. Discover now