Capitolo 37

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(Marco)

Suono di nuovo alla porta e stavolta mi apre Francesca: -Marco, mi dispiace tantissimo, ma non ti posso far entrare. Cri ha detto che ha bisogno di stare sola, senza vederti... - la sua faccia lascia trasparire un'espressione dispiaciuta per la situazione che si è venuta a creare, -Ma non mi ha fatto spiegare, stiamo parlando di una cosa che non è mai successa!- esclamo impaziente, poi aggiungo: -Fra, per favore, fammi entrare! - - Marco... Le serve del tempo...- dice cercando di convincermi: -Lo sai che non me ne vado da qui, vero? - dico io sicuro. Dopo un po' di tentativi, lei sorride scuotendo la testa: -Vai! È in camera sua...! - esclama lasciandomi passare. 

Busso alla porta e Cri, pensando che sia Francesca, mi lascia entrare: piange ancora. Quando mi vede, la sua espressione si fa infastidita: -Marco ti prego, vattene! - esclama coprendosi il volto con le mani -Tu hai detto quello che volevi, adesso sta a me, devo spiegarti... -  dico deciso prendendo una sedia, lei non risponde e continua a piangere: - È vero: io e Claudia ci siamo visti, ma non per quello che pensi tu... Lei è venuta per congratularsi con me del nostro fidanzamento - dico io indicando prima lei e poi me, - Sai bene che io e lei siamo rimasti in buoni rapporti, ma per me è soltanto un'amica, io amo solo te e non mi sogno nemmeno lontanamente di lasciarti. - prendo fiato e cerco di capire le sue espressioni: sospira e con un filo di voce mi chiede: -E il bacio? - sembra insicura, come se volesse e allo stesso tempo non volesse saperlo, io sorrido dolcemente: -Me lo chiedi anche? - domando replicando, -Non fare lo splendido... rispondi e basta! - dice in tono arrabbiato, ma i suoi occhi sembrano più rilassati, annuisco: -Claudia mi ha baciato, e io lì per lì non ho fatto niente per impedirglielo, ma mi sono allontanato subito mettendo in chiaro il nostro rapporto e ricordandole per quale motivo fosse venuta qui... Ha risposto dicendo che mi ha trovato più maturo e sicuro di me, ed ha aggiunto che vuole conoscerti! - finisco di spiegare. Cri alza lo sguardo su di me, si morde un labbro e indecisa mi chiede: - È la verità? - le prendo le mani gelide: -Ti ho mai dato prova di dubitare di me? - chiedo sorridendo, sicuro della risposta, lei scuote la testa e piano piano il suo sguardo recupera vivacità: -Scusa...- dice affondando la testa nel mio petto, io la stringo: -Mi sono comportata da egoista e non ho pensato minimamente di chiedere spiegazioni a te... - aggiunge -Sh... Va tutto bene, non ti preoccupare! - -Perdonami, mi sento un mostro...! -  continua, -Ei! - dico io alzandole il mento per farmi guardare negli occhi: -Stai tranquilla! È naturale che tu abbia reagito così! - lei mi accarezza una guancia e sussurra: -Non sai quanto ti amo! - sorrido: -Anche io Cri, anche io! -

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