Capitolo 50

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Devo dire che le due settimane sono passate veloci, quasi quanto speravamo; oggi Marco e la Crew ritornano e Francesca ed io siamo più felici che mai! "Partiamo alle 08:00 di mattina (ora italiana)" mi aveva detto Marco ieri.

È sabato; io ho la giornata libera, e Francesca non va all'università, così decidiamo di fare shopping per svagarci. Torniamo a casa per pranzo e dopo aver mangiato io vado in camera mia. 

Dopo un po'di tempo Francesca bussa alla mia porta, e il mio entusiasmo si spegne quando entrando dice piangendo: -Sembra che l'aereo abbia avuto un problema: c'è stata un'avaria e ha preso fuoco -. Mi cade il mondo addosso: NO! Non può finire così! NO! Mi metto le mani sulla bocca e le prime lacrime mi rigano il volto: –Siamo sicure che è il loro aereo? – chiedo cercando di pensare positivo, lei annuisce stringendo gli occhi, -L'aereo che partiva da Los Angeles per Milano, decollato alle otto di stamani...-, io chiudo gli occhi e comincio a piangere forte, Franci si siede per terra con la schiena al muro, il telefono vicino, sperando che qualcuno della Crew possa chiamarla e dirle che stanno bene, che stanno tornando: che non ci hanno abbandonato e che gli manchiamo. Mi vengono in mente tutti i momenti passati insieme da quando ci conosciamo, siamo un gruppo meraviglioso: penso a Marta, a Iaia, a Davide, a Gianluca, a Peter, ma soprattutto a lui: Marco. Mi ritrovo in ginocchio per terra, con la faccia sul pavimento, a sussurrare tra me e me il suo nome, sperando che sia ancora vivo, che stia bene... Rimaniamo così, immobili, nelle nostre posizioni, piangendo tutte le lacrime a nostra disposizione, in rigoroso silenzio, un silenzio carico di tensione, che non riesco a sopportare.

Dopo minuti infiniti di silenzio, Francesca si alza ed esce per un attimo da camera mia: rimango da sola e grido a pieni polmoni il nome di Marco. 

Fra miliardi di persone ho visto solo te...Donde viven las historias. Descúbrelo ahora