Capitolo 18.

20.4K 1K 130
                                    

ALEXANDER'S P.O.V.

''...Alex,capisco che tu non voglia chiedere aiuto ad alti branchi,ma devi fare qualcosa.Il tuo branco sta cadendo a pezzi''.Mio padre disse,in tono di avviso.Lo guardai.Sembrava fosse più vecchio,i suoi capelli più grigi,ma nonostante ciò era più muscoloso di prima.Probabilmente,vedendo i suoi capelli brizzolati,aveva deciso di tenere in forma il corpo.Ci guardammo per un paio di secondi,poi lasciò il mio ufficio,suo fino a due anni fa.

Sospirai,e mi sedetti sulla sedia.Chiamai la mia assistente:Clara.

''Sì,signor Knight?''.Chiese attraverso il cellulare.

''Portami una bottiglia di vodka''.Dissi,chiudendo poi la linea e rilassandomi.

Accidenti,tutto era un disastro.Non avevamo attacchi da canaglie da molto tempo ormai,ma sempre più spesso,durante la notte,alcuni membri del branco sparivano.Questo era troppo strano.Tutto ciò era iniziato quattro mesi fa,ed ero talmente arrabbiato che i membri del branco non mi si avvicinavano per paura che io li aggredissi.Sapevo,però,chi erano i colpevoli:i vampiri.

Cercavo,in primo luogo,di capire come arrivavano,ma era difficile,dal momento che non riuscivamo nemmeno ad avvertire il loro odore.Dovevano aver preso qualcosa,per forza.

Le miei mani si strinsero in un pugno,e il mio lupo ringhiò.''Quei bastardi.Non hanno neanche il coraggio di mostrarsi''.

''Lo so,vorrei poter strappare le loro fottute teste''.Risposi.

Da quando Annabel se n'era andata,tutto aveva iniziato ad andare a pezzi.

Erano passati sei anni,e questo mi spaventava un po'.Voglio dire,sei anni?Non avevo mai saputo di una persona che,improvvisamente,decide di andarsene e di scomparire per così tanti anni.

Il mio lupo la brama ancora,e talvolta non riesco nemmeno a concentrarmi sulla più semplice delle cose,talmente la mia mente è occupata a pensare a lei e a chiedere solo e soltanto lei.

Era doloroso pensare a lei:sentivo un dolore nel petto,e il mio lupo continuava ad ululare per la scomparsa del suo compagno,ma era inevitabile per me pensare a lei.

Dire che il mio compagno era Chelsea davanti a tutti mi uccideva.Mio padre e il mio branco erano sospettosi,non mi credevano,in quanto,dopo tutti questi anni,non l'avevo ancora segnata.

E' strano per un licantropo,in particolare un Alpha,non segnare la propria compagna appena la si vede.

Ma,nella mia situazione,non potevo assolutamente permettermi di marcarla.Chelsea non era la mia compagna,anche se lei non lo sapeva,e non lo sarà mai.

L'unica cosa che non mi faceva impazzire era che sapevo che la mia lei era ancora viva.Se lei fosse morta,l'avrei avvertito tramite il collegamento fra compagni.Questo mi rallegrava,mi dava una speranza...

Tutti si comportavano in maniera insolita:Jimmy,mio Beta e Direttore Generale,non parlava molto,anche se penso fosse qualcosa riguardo sua sorella.Sua sorella,che era una ragioniera nell'azienda,non era più sé stessa da quando Annabel aveva preso la decisione di andarsene.Ma io,come il resto del branco,non potevamo certamente darle torto.Mia mamma non parlava più con me,mia nonna stava semplicemente a casa a leggere-e ciò non era proprio da lei-e io e mio padre ci parlavamo soltanto per le questioni riguardanti l'azienda.A volte,andiamo a prendere un caffè insieme in fondo alla via dove si trova casa mia,ma questo capita solo raramente.

''Signor Knight?''.Mi voltai,per vedere la mia assistente:Clara.Aveva i capelli corti,ed era poco più grande di me.Beh,nove anni più grandi di me,con un compagno e due bambini.

Abandoned Mate|Italian TranslationTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang