Pt.1

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Il sole che entra dalla finestra mi sveglia, un altro giorno è cominciato, apro prima un occhio e poi l'altro, mi stiracchio, mi volto dall'altro lato, avverto un profumo strano, dolce, mi giro e urto qualcosa, o qualcuno.
Ah si! È la ragazza di ieri sera...non ricordo il suo nome, ero troppo sbronzo.

-Buongiorno.
Mi dice accarezzandomi la guancia.
-Mh...Buongiorno.

Dico cercando di ricordare qualcosa, ma ricordo solo di aver bevuto tanto, di aver rimorchiato questa ragazza e di averla portata a letto, punto.

-Ma chi sei?...
Chiesi
-Non ti ricordi?
-No, per questo te lo chiedo.

Dico facendo un sorriso falso.
Ma che domande.
Queste ragazze che porto a letto solo buone solo a fare sesso, per il resto, niente, non sono come Anne...
Anne, la ragazza di cui sono innamorato.

Lei si che è bella, dolce, gentile, allegra, almeno e quello che vedo quando è con le sue amiche, quando mi avvicino per parlarle, diventa rossa e scappa via per l'imbarazzo, è una ragazza molto timida, le ho parlato solo 5 minuti quando abbiamo fatto un esperimento di chimica a coppie, mi avevano messo vicino a lei.
Chissà se prova qualcosa per me...

-Ehii! Mi ascolti!
La ragazza dal nome sconosciuto mi sta sventolando una mano sulla faccia.

-Mi ascolti?!
-Scusa...stavi dicendo?
Dico.
-Ho detto che mi chiamo Hyuna! Ti sto raccontando delle cose ma tu non mi ascolti.
-Scusami, stavo pensando.
-A cosa?

Mi chiese accarezzandomi i capelli.
Non mi piace quando me li toccano, solo Anne può toccarli, una volta lo ha fatto! Avevo una cosa nei capelli.
Se li tocca qualcun'altra mi sembra di canellare il suo tocco e non voglio.
Gli scosto la mano infastidito e mi alzo.

-Non pensarci. Vado a lavarmi, prima che esco vai via, fai finta che non ci siamo mai visti.
Dissi
-Ma come! Mi abbandoni così?
-Non ti abbandono, ma non potrà mai funzionare tra noi.
-E perché?
-A me piace un'altra.

Rimase a bocca aperta prese i vestiti e scappò via.
Mi dispiace per lei, ma è meglio essere chiari da subito, sennò la gente si fa i film in testa.

Dopo aver fatto una doccia, mi vesto e vado a scuola.
Entro i classe, eccola li, seduta nel banco...Anne!
Come è bella.
Ha lunghi capelli neri che gli ricadono davanti fino ad arrivare all'ombelico, occhi grandi e scuri, un viso così angelico, non si trucca, è al naturale.

-Buongiorno Anne!
Dico abbandomi alla sua altezza.
-B..buong...buongiorno.
-Come stai?
Le chiedo.

Ho già detto che non ha trucco?
Beh sembra che ce l'ha perché quando le parlo le sue guancie si colorano di una leggera sfumatura rosea.

-Non arrossire.
Le dico sorridendo, le sue amiche ridono, Anne sembra arrabbiata si gira dal lato opposto al mio e fa finta che non esisto, l'ho messa in imbarazzo?
Ma che ho detto di male uff...

Mi siedo nel mio banco sbuffando.

-Buongiorno ragazzi! Allora...Oggi cambiamo i posti.

È la prof che parla.
Spero davvero che mi faccia sedere con Anne, sono l'unico ragazzo che non ha ancora avuto il piacere di sedersi accanto a lei...

Anche questa volta non mi è andata bene! Ma almeno si è seduta davanti a me.

Non voglio parlarle, non voglio rovinarle la giornata.
Però quanto vorrei vederla ridere A causa mia e non del suo compagno di banco...quanto lo invidio!

          ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

È ora di pranzo.

Tutti escono.
Mentre sto per uscire anch'io mi accorgo che Anne è ancora in classe a sistemare i suoi libri nella cartella, mi avvicino a lei. Appena guarda, gli cade un libro, corro verso di lei e glielo raccolgo.

-Tieni.

Gli dico porgendogli il libro, lo prende e abbassa il capo come per dire "grazie".

-Scusami se stamattina ti ho messo in imbarazzo davanti alle tue amiche.
-Non...preoccuparti.
-Menomale! Pensavo che non mi avresti rivolto più la parola.
-Ma, io...non ti parlo mai, sei tu che prendi l'iniziativa.
-Beh, solo se mi rispondi mi fa piacere... Senti, ti va di uscire con me stasera? Magari andiamo a mangiare un gelato.
Dico torturandomi le mani dall'imbarazzo.

Diventa rossa. Di nuovo. Aww.

-Ehm...ho...impegni.
-Cosa devi fare?
-Studiare.
-Vuoi che ti aiuti?
-Non...ce bisogno.

Esce dalla classe di corsa e io rimango da solo.
Forse sono stanto troppo avventato? Forse le ho dato fastidio? Cazzo! Ora sì che non mi parlerà e penserà che sono un ragazzo assillante. Uff...

Torno a casa e mi butto sul letto con la faccia nel cuscino.

-Signirino. Non si butti sul letto con la diviva scolastica, è sporca, si vada a cambiare.

È la mia cameriera, beh io la definisco "seconda mamma", i miei genitori non ci sono mai ed è lei che si prende cura di me.

-Okay, scusami Carmen!
-Si, la perdono signorino.
Sorride.

Mi da sempre del "lei" per rispetto.
È una signora dalla grossa corporatura, molto gentile e accomodante, è anche una brava ascoltatrice, quando sono giù parlo con lei.
Dovrei parlarle di è successo oggi con Anne? Non lo so.
Per ora è meglio di no.
Sono confuso e vorrei conquistarla senza consigli altrui.

Mi vado a lavare, mi metto dei vestiti più comodi e vado a studiare.

AISH! Non ci riesco, non faccio altro che pensare a Anne.
Che figura.
Mi devo distrarre.

Decido di massaggiare il mio amico Jimin.

-HEI Hyung!

-Kookie!


-Stasera usciamo?
Ci andiamo a divertire, ho bisogno di sfogarmi.


-Non ti è bastata la scopata di ieri?


-Hyung, non fare domande!


-Okkay! Stasera alle 20:00 ti vengo a prendere.

Sorrido, metto il telefono in carica e cerco di rimettermi a studiare.

Play BoyWhere stories live. Discover now